Inutile ripetersi, questa Unicusano Bum Bum Virtus Roma non smette più di stupire. Nel 22^ turno della serie A2 girone Ovest supera infatti a domicilio Agropoli senza mai smettere di dominare, vincendo per 73-85 pur essendo in inferiorità numerica viste le assenze di Benetti e Chessa.
E’ vero che avevamo scritto proprio ieri, in sede di presentazione, che l’avversaria (non certamente imbattibile), avrebbe certamente fatto di tutto per fermare la striscia negativa di ben 10 L consecutive ed in effetti questa sera coach Alessandro Finelli le ha realmente tentate tutte, insieme ai suoi ragazzi, prima di ammainare bandiera al cospetto della solita Virtus puntuale nel suo gioco arrembante e, da diverse giornate a questa parte, forte anche di una difesa rocciosa ed intensa.
Un bell’andare, niente da dire. In testa sin dal primo pallone e dopo aver toccato anche i 20 punti di scarto in almeno tre fasi del match, la Unicusano Bum Bum Virtus Roma ha giostrato a proprio piacimento limitando sbavature ed errori, imprimendo alla gara il proprio incedere con un ottimo Anthony Raffa che griffa una prestazione da ben 25 p.ti finali (60% dalla lunga, 3 assist e 5 rimbalzi, 31 di valutazione!). Una crescita oramai decisa del paisà in questa fase di stagione, così veemente che in certe fasi dell’incontro di questa sera al PalaCilento è anche sembrato addirittura aggraziato e stiloso!
Ma scherzi a parte, è stata l’ennesima prova di un collettivo che giostra alla perfezione e che sa bene cosa prendersi dalla gara, un pò come Beep Beep che semina letteralmente Willy il Coyote nel momento in cui decide di accellerare facendogli mangiare la polvere. Anche questa sera la partenza al fulmicotone dei ragazzi di Fabio Corbani è stata raggelante per i padroni di casa, reattivi solo in Kevin Langford che ne metterà alla fine 32 di punti a referto. E che questa Virtus Roma sia diventata a tutti gli effetti una squadra con la “S” maiuscola, con i suoi meccanismi sincronizzati, lo dice un altro numero: Aristide Landi che prende 8 rimbalzi vs i “soli” 6 di Sua Maestà John Brown. E non lasciatevi ingannare dai 15 p.ti dell’ala lucana vs i 19 del centro americano, in fin dei conti anche questo è squadra.
Ottima prova anche del baby Tommaso Baldasso, questo ragazzo cresce a dismisura per come tiene il campo nonostante abbia ancora qualche fastidio alla spalla infortunatasi vs Biella, 32′ di gioco per lui stasera e 4 assist, addirittura uno in più di Raffa. Una squadra autentica, in cui Capitan Maresca recita la sua parte in maniera diligente sulla strada del recupero fisico ed in cui Daniele Sandri si mette a disposizione del team come quel pischello di Jacopo Vedovato, accettando il proprio ruolo senza fiatare.
Una gran bella Virtus Roma dunque che domenica spera tanto di potersi prendere un’altra soddisfazione in casa battendo la TWS Legnano. E forse rientra anche Massimo Chessa…
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto
Cronaca by Ufficio Stampa Virtus Roma
Parte subito forte la Virtus (1-7) guidata dall’ottima vena offensiva di Raffa (10 nel quarto per lui), ma anche da una difesa molto consistente, sia a uomo che a zona, che pur concedendo qualche fallo di troppo fa un ottimo lavoro contro l’attacco dei padroni di casa, che riescono ad avere continuità solo da Langford (8) sotto canestro. Roma prende fiducia dalla difesa per trovare ritmo in attacco, trovando il +15 (9-24) a 3’ dalla fine del periodo. Cinque punti di Delas negli ultimi due minuti non riescono comunque a far riavvicinare gli uomini di Finelli oltre il 16-28 di fine quarto. Il punteggio si abbassa notevolmente nel secondo periodo: la gara si fa più dura, ragionata, Langford sale a quota 14 ma la Virtus si dimostra a proprio agio anche in questa situazione. Dopo il 23-33 di metà quarto, infatti, una tripla di Landi e una di Raffa (la sua quarta) fanno trovare a Roma il massimo vantaggio sul 28-44 a 1:30 dalla fine del primo tempo. Massimo vantaggio che viene ritoccato da Tommaso Baldasso che con una splendida tripla sulla sirena manda le squadre al riposo sul 31-49.
Di ritorno dagli spogliatoi coach Finelli prova a giocare la carta della zona, ma Landi e Brown portano subito Roma sul 31-53. Agropoli non riesce comunque ad alzare il ritmo come le servirebbe, facendo così il gioco di Roma, che pure soffre un abbassamento delle percentuali intorno alla metà del quarto. Due triple di Carenza riavvicinano i padroni di casa sul 50-64 prima degli ultimi 2’, ma ci pensa ancora Anthony Raffa che segna a sua volta altre due triple in fila che fanno chiudere il terzo parziale sul 52-70. La Virtus inizia bene l’ultima frazione andando avanti 54-74, mantenendo gli avversari a distanza di sicurezza nonostante qualche palla persa e un Langford da altri 9 punti nel quarto (chiuderà a 31). Lo svantaggio che non si colma mai in maniera incisiva sembra far perdere convinzione nella rimonta ai padroni di casa, mentre una tripla di Landi a 2:36 dalla fine riporta Roma sul +20, 64-84, chiudendo virtualmente il match. Gli ultimi minuti di gara servono solamente per fissare il parziale sul finale 73-85.
Sala Stampa
Fabio Corbani
«Per noi è una grande vittoria, in una partita complessa come lo saranno tutte da qui alla fine per via delle nostre rotazioni ridotte. Ci stiamo adattando a giocare facendo cose completamente diverse sia in attacco che in difesa rispetto a inizio anno; voglio fare i complimenti ai ragazzi perché arrivavamo dalla gara di Latina dove meritavamo di vincere ma abbiamo poi lasciato i due punti. Oggi abbiamo vinto sul campo di una squadra alla quale faccio un in bocca al lupo per il finale di stagione, e questa è una vittoria importante perché ci fa muovere la classifica: noi con il rispetto di tutte le avversarie vogliamo continuare a sognare di correre per i playoff, di fare un girone di ritorno provandoci sempre, anche in queste condizioni. Ora abbiamo Legnano e poi la Final Eight che i ragazzi si sono guadagnati in modo splendido, e vogliamo come sempre provare a giocarcela. Ribadisco la bravura della squadra nell’adattarsi a giocare in modo diametralmente opposto rispetto a quello che abbiamo fatto per quattro mesi, ma loro ascoltano sempre e stanno dando fondo a tutte le loro energie».