Difficile commentare la sconfitta dell’Eurobasket Roma Gas & Power a Reggio Calabria contro la Viola, 76 a 70 il punteggio. Difficile perché nonostante lo sport ed il basket in particolare sappiano regalare sempre delle sorprese straordinarie, e nonostante il fatto che la Viola abbia cambiato tanti giocatori da essere una squadra nuova che forse ha trovato la struttura giusta per cercare i punti necessari alla salvezza, tra le due squadre rimane un divario di forza, esperienza e qualità media complessiva a favore dei romani che rende complicato trovare una spiegazione logica.
Così per non far arrabbiare nessuno e non dare a nessuno la sensazione che si voglia prendere in giro, meglio limitarsi ad una nuda cronaca come diceva “Frengo e stop” alias Antonio Albanese ai tempi di Mai dire gol. E la cronaca racconta di una Viola partita bene con Lorenzo Caroti ed i suoi cinque punti del cinque a zero prima della sveglia dei romani suonata Fanti, Easley e Micevic, l’ex di turno più fresco. Però in agguato per i padroni di casa c’era l’ex della Virtus Roma, Alain Voskuil, giocatore sin qui abulico nella sua esperienza reggina ma capace di accendersi per una striscia più o meno lunga. I suoi sei punti di seguito issano la Viola sul 14 a 13 ma intanto Fanti ha preso a martellare, anche lui da tre, il canestro del Pala Calafiore prima da destra – dell’attacco romano – e poi da sinistra. Micevic la mette da tre, Giampaoli segna due liberi e Caroti prende un tecnico per proteste che non costa punti alla Viola ma spegne per un attimo la concentrazione della sua squadra che in un attimo si trova sotto di 7 alla fine del primo quarto, 17-24
I secondi dieci minuti vedono la ripartenza della Viola con i canestri di Gilbert, ex di Ferentino, e di Guariglia che da sotto mette in imbarazzo prima Easley e poi Iannilli, molto nervoso. Ci pensano i due grandi vecchi di Roma, Righetti e Malaventura con due tiri da tre a rimettere avanti la squadra ospite, 32 a 28, ma qui l’attacco della formazione di Bonora si ferma mentre entrano in azione Baldassarre e la sua grinta con Gilbert che firma la tripla sul finire del quarto con un parziale di 21 a 12 per Reggio che vuol dire tutti al riposo lungo sul 38 a 36.
I primi 5 minuti del terzo quarto sono stati uno spettacolo: canestri da tre a ripetizione da una parte e dall’altra. Tre volte Fabi per i padroni di casa, due volte Deloach per Roma, con l’americano costretto a fare spesso il playmaker per i falli e l’inconsistenza di Stanic. Non solo da due però perché fino al 50 pari del 25° Viola ed Eurobasket hanno fatto una gara di bravura offensiva. Poi si sono fermate, hanno accusato la fatica dello sprint specie l’Eurobasket che è sembrata aver meno cattiveria sportiva dei calabresi molto decisi a lottare su ogni pallone anche per colmare il gap di qualità con gli avversari. Il quarto si è chiuso sul 59 a 57 con tutte le opportunità aperte per la vittoria finale.
Ma la Viola ha continuato la sua gara di lavorio ai fianchi nel quarto periodo e prima ha provato l’allungo sul 63 a 59 con Gilberto, poi in un lampo e sempre con lo stesso americano è arrivata al massimo vantaggio con due triple mal difese: 68-59 con 6’34” per chiudere la partita. Tutto finito? No perché i finali dell’Eurobasket sono famosi e difatti in un minuto Deloach ed Easley la riportano a contatto, 68-63 e 5 minuti e 15 secondi. Qui non segna più nessuno per oltre due minuti fino a quando Alain Voskuil ributtato in campo come una preghiera non ha messo la tripla del 71 a 65. Subito dopo Fanti, proprio il migliore in campo, ha consegnato stranamente una palla alla difesa reggina e ancora Voskuil l’ha messa da tre, 74 a 65 ad 1’36”. Ora sì partita finita e per la Viola è stato solo il momento di controllare.
Qui il tabellino della partita
Eduardo Lubrano