In effetti è strano trovare una squadra di serie A già così pronta e fatta come se dovesse iniziare il campionato domani, al 6 luglio. Eppure la Dinamo Sassari è così ed il suo coach-general manager Federico Pasquini ne ha spiegato le ragioni a Nicola Apicella in una intervista sulla Repubblica di oggi mercoledì 5 luglio:
“Va di corsa, la Dinamo, prima squadra di serie A ad aver chiuso il roster. Balla solo il ritorno di Spissu, che preferirebbe restare alla Virtus Bologna per avere maggiore spazio – e poi la nuova Sassari sarà cosa fatta. Una squadra rivoluzionata, con ben sette volti nuovi. Una via di mezzo tra scelta e necessità. Il motivo lo spiega Federico Pasquini, che della Dinamo è allenatore e general manager. “Inizialmente l’idea era di ripartire da uno zoccolo duro, di tenere qualche pezzo importante e costruirci sopra il nuovo gruppo. A fine campionato però abbiamo capito che era una strada difficile da percorrere”.
Perché?
“Perché Lacey, il giocatore chiave nell’idea di squadra che avevamo in mente, ci ha fatto capire che avrebbe fatto scelte diverse. E non solo lui. Anche Sacchetti ci ha chiesto di andare via, a quel punto andare avanti su quella strada avrebbe avuto poco senso”.
Via quindi alla rivoluzione.
“Negli ultimi due anni abbiamo avuto due tipi di problematiche. Dopo lo scudetto siamo andati sul mercato a metà luglio facendo fatica a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati perché i costi sono lievitati. Lo scorso anno invece abbiamo aspettato un giocatore per più di un mese e questo anello mancante ha fatto sì che la squadra all’inizio non fosse bilanciata. Per questo stavolta abbiamo voluto aggredire il mercato, per evitare di prendere gli scarti o gente non motivata a venire da noi. Avendo un’idea abbastanza chiara su quello che volevamo abbiamo scelto di muoverci subito“.
Qui l’intervista completa