Sarà la Reyer Venezia neo campione d’Italia a contendere a Milano la Supercoppa Italiana 2017. Gli uomini di Walter De Raffaele hanno sconfitto la Dinamo Sassari in una partita godibile e dal punteggio elevato. Anche qui, come nella prima gara di giornata, successo abbastanza netto, nonostante il punteggio non si sia mai troppo squilibrato (vantaggi reyerini sempre nell’ordine dei 5/7 punti).
I lagunari hanno sofferto solo in avvio, dove il ritmo alto di Sassari ha colto di sorpresa gli scudettati, finiti sotto 15-5, con Polonara e Shawn Jones a suonare la carica. Poi, però la partita è girata rapidamente nel momento in cui in campo sono entrati Hrvoje Peric (21 punti e 5 rimbalzi in 18’, +20 di plus/minus) e Andrea De Nicolao (10 punti in 17’, +22 plus/minus). L’insolito duo ha rimesso ordine nell’attacco veneziano, costruendo con le proprie giocate un pesantissimo 20-2 di parziale che ha incanalato la gara sui binari che portavano sul Canal Grande.
La Reyer non ha mai rifiutato i ritmi elevati imposti da Sassari, ma con De Nicolao e Peric al timone li ha gestiti meglio, finendo per travolgere gli avversari con la loro stessa arma migliore. L’ex Reggio Emilia è stato chirurgico, prima segnando e poi amministrando il gioco. Peric, invece, ha segnato in tutti i modi, senza che nessun sassarese riuscisse mai a trovare un antidoto.
Messa la partita in discesa, poi, Venezia ha potuto far vedere tutto il talento di cui gode quest’anno. Bramos si è innescato sulle uscite pianificate per lui, chiudendo con 15 punti a referto, Dominique Johnson e Mitchell Watt sono andati a sprazzi, ma hanno mostrato quello di ottimo che possono portare alla causa, Ress ha avuto cinque minuti di dominio puro nel corso del terzo periodo e nel finale anche Haynes ha messo una triple di peso specifico notevole.
Segnali contrastanti da Orelik, che ha confermato di essere giocatore di enorme qualità, ma ha finito per perdersi nelle pieghe dell’incontro, spesso sorpreso dall’atletismo degli avversari. Rimandato Biligha, sprecone in un paio di occasioni, idem per Jenkins che andrà rivalutato più avanti.
Sassari, dal canto suo, perde avendo sicuro da recriminare. Le assenze di Bamforth e Hatcher sono macigni che hanno tolto alla squadra i due ball handler principali, lasciando il peso del gioco interamente sulle spalle di un Rok Stipcevic arrivato in fondo stremato (comunque 17 punti e 5 assists in 36’). Dalla panchina, infatti, Spissu nei 12’ di impiego non ha lasciato il segno.
In generale, però, la Dinamo, ha dato l’idea di una squadra ancora senza un ordine preciso. L’idea, come preventivabile, è quella di alzare i ritmi e correre, sfruttando giocatori atipici come Pierre (molto bene, 14, 6 rimbalzi e 6 falli subiti) e Shawn Jones (doppia doppia da 13+10), ma il campo oggi ha mostrato una squadra che l’ha fatto in maniera abbastanza casuale. E la difesa, poi, è stata il vero tallone d’Achille, con dei vuoti preoccupanti.
Achille Polonara in attacco ha giocato una signora gara (23 e 8 rimbalzi, con 9/14 al tiro), ma in difesa ha avuto delle mancanze a tratti spiazzanti, soffrendo poi tremendamente l’uno contro uno di Peric. Altro punto debole, ma qui è stata anche una causa di forza maggiore, è stata la panchina, che non ha dato alcun contributo, stante anche la serata no di Darko Planinic. Il centro croato davvero negativo nei soli 11’ di impiego, dove tra tiri sbagliati e mancate rotazioni ha avuto modo di farsi notare sostanzialmente solo in negativo.
Domani alle 18, dunque, sarà Venezia-Milano per il trofeo, mentre Sassari ha i primi appunti della stagione su cui riflettere. Aspettando di potersi giudicare al completo.
UMANA REYER VENEZIA – BANCO DI SARDEGNA SASSARI 86-79
Parziali: 15-15; 23-16; 25-26; 23-22.
Progressione: 15-15; 38-31; 63-57; 86-79.
MVP: Hrvoje Peric.
WVP: Darko Planinic.
Nicolò Fiumi