Non si può mai dire dopo una sconfitta all’allenatore della Virtus di questi tempi “Complimenti” perché se lui, Luca Bechi, ti guarda male e ti risponde con un vaffa ha ragione. Ma ci sarebbe da farlo questa volta, dopo la battuta d’arresto per 73 a 62, perché la squadra vista sul legno della Junior Casale Monferrato, prima della lista ad Ovest ma anche ad Est quanto a partite vinte, miglior difesa del campionato ecc.ecc., ci ha davvero provato per trentasette minuti.
Il limite e le responsabilità sono state nella panchina cortissima nel settore dei lunghi: 39 rimbalzi a 25 con la voce di quelli offensivi presi da Casale 13 a 4, che fa pendere troppo la bilancia a favore di Marcius, Martinoni, Bellan, Cattapan contro i soli Roberts e Landi. Perché Benetti, Filloy e Vedovato sono ancora fuori. Solito discorso sulla carta: chissà se con quei tre in campo o con uno solo la Virtus avrebbe vinto, forse no, però i numeri ogni tanto dicono una parte della verità.
Il campo ha detto che il primo quarto è stato dominato dalle difese attente delle due squadre e dalla paura di fere sforzi eccessivi visto che giocavno la terza gara in una settimana, cosa non usuale a queste latitudini di A2. Primi dieci minuti 15-12
Il campo ha detto che il secondo quarto è stato più vivace in attacco con la Virtus che ha trovato qualche soluzione migliore rispetto ai padroni di casa che però hanno viaggiato a marce ridotte rispetto al loro solito perché per esempio Blizzard che è solito metterne 11 di punti a gara, ieri ne ha piazzati solo 3 ed alla fine. E perché Roma ha difeso molto bene. Intervallo lungo sul 38-34
Il campo, sempre, ha detto che l’equilibrio ha regnato sovrano ancora nel terzo periodo, grazie alla stanchezza che ha assalito le due squadre ed alla conseguente paura che uno strappo nel punteggio potesse essere quello decisivo. Così quando prima Chessa ha messo il 40 pari, poi Landi addirittura il 42 a 43 si è pensato che si sarebbe arrivati a fine gara così, punto a punto. Perché anche la macchina offensiva perfetta di Casale ha perso qualche colpo non potendo contare sulla solita fluidità del gioco dentro-fuori a causa di qualche fallo dei suoi lunghi e di una certa imprecisione al tiro da tre – almeno fino a quel momento – che consigliava altre soluzioni più lunghe però e meno semplici da realizzare. Così le due triple consecutive di Jamarr Sanders, un pò fuori dai giochi e due liberi che hanno issato la Novipiù sul 52 a 44 con 1’44” da giocare hanno davvero spaccato la partita. Parziale risveglio di Roma che non ha mollato e ultimo riposo sul 54-49
Si parte per l’ultimo quarto e Parente non solo ha commesso un fallo inutile a nove metri dal suo canestro con 4 secondi per chiudere l’azione d’attacco di Casale ma si è anche preso un tecnico per le inutili proteste.Solo un libero il dazio pagato dalla Virtus ma subito dopo contro la zona schierata da coach Bechi, Casale ha trovato due canestri: prima Valentini dalla lunetta con un taglio flash, poi Bellan dall’angolo da tre – ma si era appena ripassati ad uomo – ed il punteggio è volato a 60-51. Molto da giocare, 5’30” ma con poca energia da tutte e due le partite. Ed un problema per Roma: Roberts fuori per una piccola botta al naso, quintetti con quattro esterni ed un lungo. Ma quello di Casale, Martinoni lungo lo è di fatto e di ruolo, quello di Roma, Landi è adattato. Così che la squadra piemontese ha avuto gioco facile ad appoggiare per due volte di seguito il pallone sotto canestro prima allo stesso Martinoni e poi al croato Marcius, 64-53 e quando Blizzard ha trovato i suoi unici tre punti, 67-53, si è capito che la partita era di Casale.
Dice, anzi ha detto, Luca Bechi, coach di Roma al termine della partita:
“Siamo riusciti a rompere l’attacco di Casale per larghi tratti della partita, ma ci è mancata l’energia. A fine partita era evidente come la nostra squadra facesse fatica, con una rotazione limitata, a stare al passo degli avversari che possono invece ruotare dieci uomini e hanno un sistema rodato con una squadra piena di entusiasmo. Ovviamente non ci fa piacere perdere ma noi dobbiamo ripartire dalle cose positive, con fiducia, perché non è Casale oggi la squadra che possiamo battere. Il campionato non ci aspetta e dobbiamo subito guardare avanti, penso che anche oggi l’attitudine e l’aggressività mentale siano state buone e dovremo riproporle con il nostro prossimo avversario, Napoli”.
Ed ha detto Marco Ramondino, coach della Novipiù Casale Monferrato:
“Siamo molto, molto contenti di questa vittoria in particolare. Perché è arrivata al termine di una settimana difficile, l’unica con tre impegni e perché alla fine di queto tour de force ci ha proposto una partita che dal punto di vista tecnico, tattico e strategico era difficile da leggere. Roma ha iniziato cambiando su tutti i p&r e ci ha respunto lontano dal canestro. Noi abbiamo fatto fatica a cpire come affrontare questi avversari ma poi azione dopo azione abbiamo compreso come potevamo giocare sia in attacco che in difesa. E questo ripeto al culmine di una settimana così faticosa dal punto di vista mentale e fisico mi fa dare un giudizio molto positivoi a questa partita“.
Eduardo Lubrano