Roma, 24 febbraio 2018 – In una brutta gara in un inconsueto anticipo di sabato pomeriggio, la Leonis Eurobasket Roma perde in un solo colpo in casa la gara e l’abbrivio per i Playoff al cospetto di una tosta, tosta, tosta Metextra Viola Reggio Calabria di Marco Calvani che prima la illude, poi la raggiunge ed infine la mata dall’alto di un’impostazione di squadra e di gioco non così smaccatamente superiore ma estremanente lucido nei momenti più importanti del match, certificando il perchè da questa sera è prossima alle zone nobilissime della classifica del girone Ovest della Serie A2.
E’ stata una gara brutta dicevo, si affrontavano le due miglior difese del girone ok ma troppi sono stati gli errori da parte di tutte le componenti della partita, abitri inclusi (stendiamo un velo pietoso su certe chiamate da parte di Mauro Moretti, coadiuvato non proprio bene da Marco Catani e Salvatore Nuara apparsi a dir poco imprecisi ed insicuri), i quali hanno avuto maggiore peso sull’andamento del match stesso ed anche alla fine sul risultato finale. E quando le gare sono brutte, vince chi fa meno errori ma sempre all’interno di un sistema e di un’idea di squadra.
A volte non è facile raccontare una gara di basket come potrebbe essere quella alla quale ho assistito poche ore fa, ci sono diversi aspetti che bisogna mettere a fuoco per provare a spiegare cosa possa accaduto, in particolar modo per chi non ha potuto assistere fisicamente alla sfida. Ebbene, osservando il primo periodo della gara, niente da dire su chi avesse interpretato non bene ma benissimo la partenza: padroni di casa della Leonis Eurobasket Roma quasi in controllo totale e Viola Reggio Calabria ad arrancare per larghissimi tratti dei primi 10′. La Viola era partita così molle e flaccida che coach Marco Calvani, dopo appena 2′ di gioco, chiamava subito un timeout per cercare di scuotere i suoi, abulici e poco ispirati con il solo Riccardo Rossato autore di 4 punti nei primi 8′ (18-4 all’8′ dopo il solo libero di Giulio Casale a segno con max vantaggio nel match per Roma, parleremo dopo dei liberi delle Leonis). Poi, nei restanti 2′ di gioco, il ragazzino che tanto promette sponda Reggio Calabria, Allen Agbogan – messosi già in evidenza a Gennaio vs la Virtus Roma – metteva dentro la prima tripla per i suoi evitando così una chiusura di passivo più pesante sul 22-13 in favore della Leonis.
Al rientro in campo, assenti ingiustificati gli attori più attesi come Moe Deloach per Roma e Chris Roberts più AJ Pacher per la Viola, salivano in cattedra le “seconde linee” del roster calabrese: Carnovali, Benvenuti ma soprattutto Patrick Baldassare che mettevano a segno punti importanti per riportare prima sotto la doppia cifra di svantaggio la Viola e, nel corso del periodo, anche sotto il singolo possesso di svantaggio gli ospiti. La Leonis lentamente si sfilacciava, la sicurezza in attacco del primo periodo veniva meno ma almeno la difesa teneva bene nelle singole sfide in un contesto zeppo di errori e strafalcioni tecnici, nei quali comunque la Viola riusciva a risalire la china facendo meno peggio, si chiudeva sul 38-34 e con la sensazione che nei secondi 20′ di gioco tutto potesse accadere.
Ed infatti, proprio come immaginato ed anche temuto, al rientro in campo la Leonis Roma stentava clamorosamente in attacco a causa di una circolazione di palla approssimativa e poco paziente – complice anche ben due chiamate arbitrali “creative” vs DeShawn Sims in attacco – ed i calabresi suonavano la carica, piazzando un parziale da 10-0 che ribaltava completamente la sfida nell’incredulità dei tifosi romani presenti sugli spalti. Con un Deloach pasticcione e confusionario più del solito, ci pensava però David Brkic, con le buone e con le cattive a rimettere la Leonis in linea di galleggiamento (7 p.ti sui 10 totali di squadra nel periodo), chiudendo il terzo parziale sul 48-49.
Ad inizio ultimo periodo finalmente l’unica tripla di tutta la gara di Moe Deloach ridava il vantaggio alla Leonis, 51-49 al 31′ ma la Metextra non si scomponeva mentre i biancoblu iniziavano forse con largo anticipo a cercare “il risolutore” di turno, dando così una grossa mano a quella vecchia volpe di Marco Calvani il quale, non aspettando altro, ordinava il pressing sin dalla rimessa dal fondo dei romani e, soprattutto, il raddoppio sistematico sui principali terminali offensivi biancoblu aumentando l’entropia offensiva della manovra casalinga. Ma la Leonis ha un cuore che batte forte, senza dubbio. Prima un gran Capitan Bonessio in difesa assieme ad un Alessandro Piazza abile come sempre a rubare la palla, consegnavano quello slancio per il nuovo vantaggio al 35′ sul 59-53. Ma quando tutto sembrava volgere al meglio per la Leonis, all’interno della sua scarsa fluidità in attacco, su di un errore incredibile su di un libero sbagliato da Pacher, Baldassarre metteva dentro due punti pesantissimi per il 59-56, Sims bucava due liberi che gridano ancora vendetta e Chris Roberts, silente come non mai, metteva dentro l’unica sua tripla della gara ridando il vantaggio alla Viola sul 60-61 al 38′. Equilibrio perdurante sino al 64-63 a 78″ dal termine per la Leonis che da squadra comunque di gran carattere, grazie anche ad un Deloach freddo come il marmo dalla lunetta, teneva viva la fiammella dell’ennesimo finale vietato ai cardiopatici. Ma quando Roberts stavolta mandava il cuoio a sbattere sul ferro, Capitan Fabi riprendeva possesso della sfera sul rimbalzo lungo e sullo sviluppo dell’azione Marco Venuto spediva in lunetta Caroti che non “tradiva”, 64-65 a 40″ dal termine. Quì veniva fuori l’esperienza e la capacità di Marco Calvani di leggere come la Leonis avrebbe rimesso la palla in gioco dopo il tempo voluto da Andrea Turchetto: palla a Deloach. Ed infatti, al rientro in campo da Piazza a Deloach il quale, all’interno di una prestazione non certamente degna della sua fama e della sua stagione, andava a chiudersi come un topo nella gabbia nel raddoppio molto ben eseguito da Fabi e Caroti. Risultato palla persa, possesso di nuovo ai calabresi ed altro, nuovo marchiano errore in difesa dei padroni di casa che spedivano in lunetta il glaciale Patrick Baldassarre dopo avergli aperto l’area alla comoda penetrazione centrale, 65-67 e nuovo, ultimo disperato tentativo della Leonis di rimettere a posto le cose. Ma Calvani ordinava il fallo su Deloach, ok il primo per lui ma il secondo libero lanciato sul secondo ferro non tornava in mano ai romani che si dovevano quindi arrendere proprio sul 65-67.
Dunque una vittoria pesantissima per una Metextra Reggio Calabria che si conferma squadra a dir poco rognosa e che merita gli elogi e gli applausi da parte del sottoscritto e del suo esigente e competente pubblico, capace anche stasera di assieparsi su di un intero pezzo del Palazzetto dello sport. In questo torneo dove regna l’equilibrio, dove la tenacia e la consistenza caratteriale sono attributi essenziali, questo pomeriggio gli arancioneri hanno dimostrato di potersela giocare sino in fondo anche per i posti più nobili della post-season. Eh sì perchè se in una sera come questa le cose non vanno come dovrebbero in attacco – però con tutti gli uomini scesi in campo a segno – ed in cui il baby play Lorenzo Caroti stenta a carburare, ecco allora venir fuori i Riccardo Rossato da 10 punti e ben 7 rimbalzi ed il Patrick Baldassarre freddo dalla lunetta e dalla linea dei sogni, dando per scontato l’apporto della coppia Roberts-Pacher, bravi ma non eccelsi come al solito. Eppoi, inutile rimarcare che se sulla panchina siede uno come Marco Calvani, che non rilascia dichiarazioni ispirate a quanto più oggi vada di moda ma che sa bene quello che vuole quando lo si mette nelle migliori condizioni di poter lavorare in pace, i risultati poi vengono quasi da soli. E non mi stupirebbe affatto, ripeto, se tra qualche gara la Viola attaccasse anche il quarto se non il terzo posto in classifica, vincere oggi in questa bruttissima gara e dopo essere partita non male ma peggio contro un avversario in salute vale il doppio della normale vittoria da due punti.
Si mastica amaro invece in casa Leonis Eurobasket. Ultimamente ci si era ben abituati alle vittorie in volata ma perdere così fa male, la vittoria di oggi era troppo importante sia per avere realmente una svolta per il torneo sperando di agganciare il treno Playoff, sia per avere quella fiducia necessaria alla vigilia del doppio turno in Lombardia alla ripresa del campionato vs Treviglio e Legnano (la prima molto ma molto delicata), dopo la Coppa Italia della LNP di Jesi della settimana prossima. Poca lucidità questa volta, poca freddezza nella gestione della gara anche dalla panchina, appellarsi al 20/30 ai liberi in una gara così tirata, brutta e sporca è logico ma diverse cose non son piaciute questa sera. Ad esempio, perchè rinunciare a Luca Cesana per quasi tutto il quarto periodo quando l’ex-Treviglio aveva fatto il suo contro Roberts nel primo periodo, mettendogli di fatto anche la museruola? E che dire della prevedibile ultima palla affidata ad un non ispiratissimo Deloach che questa sera ha stentato a trovare ritmo e tempi di gioco? Perchè questa squadra, composta da uomini di comprovata esperienza, non riesce ad eseguire come dovrebbe alcuni giochi quando servirebbe andare sul sicuro e non affidarsi al colored come invece spesso capita? Serve più personalità e più freddezza coach Turchetto, doti che poi questi ragazzi hanno nelle proprie corde e dispiace dover scrivere questo perchè con questa sconfitta adesso tocca riguardarsi indietro perchè la Mens Sana ha anche lei 20 punti in classifica questa sera, avendo espugnato Cagliari, e “sperando” che Treviglio non batta a domicilio Napoli l’11 aprile prossimo, ammesso che Napoli possa ancora dire qualcosa di serio in quella data e non sia già retrocessa matematicamente.
Sala Stampa
Leonis Eurobasket Roma – Metextra Viola Reggio Calabria 65-67
Parziali: 22-13; 16-21; 11-15; 17-18
Progressione: 22-13; 38-34; 48-49; 65-67
MVP: i numeri direbbero DeShawn Sims, 16 p.ti per lui ma i due liberi errati che pesano, allora sale in cattedra un Patrick Baldassarre che mette tiri pesanti.
WVP: Marco Venuto, se nelle prove vs Siena e Latina aveva ben fatto, oggi è stato solo bravo in difesa, in attacco non pervenuto.
Fabrizio Noto/FRED