La Red October Cantù, dopo aver disputato una splendida Coppa Italia in quel di Firenze, ritrova il sorriso anche in campionato battendo la capolista Sidigas Avellino 83 a 82. I biancoblù allenati da coach Marco Sodini tornano ad assaporare il gusto della vittoria in Serie A dopo tre sconfitte consecutive contro Cremona, Varese e Trento. L’ultima, in casa contro la Dinamo Sassari, risaliva al 21 gennaio scorso. Questo con i campani si tratta di un successo pesante per Cantù che riesce ad acciuffare i due punti all’ultimo respiro grazie ai tiri liberi di Randy Culpepper, per lui 11 punti e 4 assist al rientro. La prima della classe si arrende al “PalaBancoDesio” sotto i colpi di Jaime Smith (20) e Charles Thomas (16), caldissimi dall’arco con 8 triple realizzate su 11 tentativi. Alla formazione di coach Stefano Sacripanti – uno dei tanti ex dell’incontro – non bastano invece i 18 punti di Jason Rich, miglior marcatore del campionato con 20 punti di media.
La Cronaca
Avellino parte a sorpresa con Fesenko in quintetto, dato da molti alla vigilia come il grande assente del match. Cantù invece risponde con Culpepper nello starting five, tornato in campo dopo quasi un mese di stop per un infortunio al mignolo della mano destra. Il derby con Varese, il 5 febbraio scorso, la sua ultima partita. I primi punti dell’incontro li segna Wells, dopo oltre un minuto e mezzo di confusione sia da una parte che dall’altra. Lo stesso Culpepper, poco più tardi, decide saggiamente di appoggiare al tabellone anziché tentare in campo aperto la sua tradizionale schiacciata, il pubblico apprezza ugualmente, capendone il motivo. Sotto canestro, invece, Burns e l’ex biancoblù Leunen non si risparmiano, gran duello, molto fisico. Il primo della partita lo vince il lungo di cittadinanza italiana che la spunta con maggiore astuzia e caparbietà. Si scalda anche Thomas, sua la tripla dell’8 a 6 che porta avanti Cantù al 5’. Da registrare, a 03’:53’’ dal termine della prima frazione, l’esordio in maglia Red October di Perry Ellis, al debutto assoluto anche in Europa. Il neo acquisto di Cantù sostituisce proprio Thomas, uscito per rifiatare in panchina qualche minuto. Nei secondi finali di primo quarto una tripla di Parrillo illude il pubblico di casa, con gli ospiti che riescono a chiudere avanti 19 a 18 al 10’ grazie al 2/2 dalla lunetta di Zerini su una chiamata arbitrale discutibile per un fallo dubbio di Burns.
Ancora Zerini, in apertura di secondo quarto, protagonista in fase realizzativa con la tripla del 22 a 20 per Avellino. Thomas al 13’ ricambia con la “bomba” del 27 a 24, riportando in vantaggio i biancoblù. La risposta degli irpini non tarda ad arrivare con una schiacciata perentoria di Fesenko, altro ex canturino presente nel roster della Sidigas. Ma la Red October, da tre, viaggia che è un piacere con Cournooh che al 15’ manda a bersaglio la tripla del 30 a 26. Cantù continua a “bombardare”, da oltre l’arco Smith infila due triple consecutive che valgono alla formazione di coach Sodini il +7 (37-30). Culpepper, a due minuti e mezzo dall’intervallo, allunga sul +9 , divertendo e divertendosi. Smith è ancora “on fire”, suo il canestro del 42 a 30 che scava il primo solco del match. Tuttavia, nel finale gli ospiti riescono ad accorciare le distanze: 43-35 alla pausa.
Al rientro dagli spogliatoi, Thomas e Smith ridanno a Cantù la doppia cifra di vantaggio con due “bombe” pesanti, facendo scivolare la Scandone sul -10 (49-39). Al festival delle triple si iscrivono anche Culpepper e capitan Chappell, respingendo il tentativo di ritorno della Sidigas, dando nuovamente alla Red October un vantaggio rassicurante (55-44). Ma Avellino non molla, la squadra di coach Sacripanti riesce a ribaltare tutto nel giro di pochi minuti, mettendo la testa avanti al 27’ (57-58). Reazione canturina affidata ad Ellis e, ancora una volta, alle sapienti mani di Smith, chirurgico dall’arco con la tripla del nuovo vantaggio (62-58). A fine quarto regna l’equilibrio, 64 pari a dieci minuti dal termine. Al 30’ spiccano i 20 punti di uno scatenato Smith, unico uomo in doppia cifra di coach Sodini. Diverso, invece, il discorso in casa Scandone, con i punti di squadra ben più distribuiti: 15 di Fesenko, 12 di Scrubb e 10 per il trio Rich-Filloy-Wells.
Si torna sul parquet per l’ultimo quarto con Cantù forte del suo 52% dall’arco (12/23), Avellino invece fatica dalla lunga distanza con un misero ed un inusuale 25% (4/16). Si resta in equilibrio, con Wells che al 34’ sigla il canestro del 68 pari. Da qui in avanti è una battaglia durissima, gli ospiti mettono la testa avanti ma Culpepper e Cournooh riportano il risultato in parità trovandosi alla perfezione. Il primo serve il secondo con un assist schiacciato geniale, l’esterno di origini ghanesi ex Siena, Brindisi e Pistoia non deve far altro che appoggiare al tabellone i punti del pareggio. 70-70 al 35’. Avellino risponde con la “bomba” di Leunen, time out Sodini. Al rientro in campo Thomas colpisce con due punti importanti, preziosissimi soprattutto a livello psicologico sia per se stesso che per i propri compagni di squadra. Rich e Wells, però, sono una sentenza: 80 a 77 per gli ospiti quando al termine mancano meno di 90’’, con quest’ultimo che vola sopra al ferro per schiacciare il +3 irpino. Nei minuti finali succede di tutto, Avellino – avanti 82 a 81 – getta al vento una rimessa probabilmente decisiva, con Filloy che fatica a trovare un compagno. Cantù recupera e, in contropiede, trova Culpepper che viene fallosamente atterrato in area. Gli ospiti rischiano un antisportivo ma la terna grazia Leunen, il quale abbandona comunque il campo per il quinto fallo personale. Dalla lunetta Culpepper è glaciale, 2/2 ai liberi e vittoria Cantù, una delle più belle di questa incredibile stagione.
Finisce 83-82 per gli uomini di coach Sodini. I biancoblù torneranno in campo domenica prossima contro la The Flexx Pistoia, sempre a Desio, alle ore 20:45.
Sala Stampa
Stefano Pino Sacripanti
“I primi due quarti sono stati molto brutti: abbiamo vissuto due settimane frenetiche, senza mai avere due numeri ‘5’ tra infortuni e chi tornava dalle Nazionali, dove abbiamo fatto forse solo un paio di allenamenti di squadra. Nei primi due quarti ci sono state troppe palle perse, abbiamo espresso una pallacanestro che non ci appartiene, senza fluidità nelle manovre, con poco movimento di palla e tanti passaggi sbagliati ma, soprattutto, abbiamo preso tanti canestri in contropiede in transizione. Negli ultimi due quarti le cose sono un po’ cambiate: abbiamo cominciato lentamente a coprire una buona transizione difensiva e ci siamo accoppiati abbastanza bene; anche in attacco siamo stati un po’ più fluidi e abbiamo giocato un po’ meglio: siamo andati sopra, disputando una buona partita negli ultimi 20’. Poi però abbiamo buttato via una rimessa dal fondo in cui Fesenko non era in campo perché non è un grande tiratore di liberi. Scrubb doveva dare una seconda linea di passaggio ma invece l’ha data Leunen: Filloy l’ha buttata sui piedi del difensore e purtroppo abbiamo perso in maniera beffarda. Il ritorno dalla pausa è stato molto difficoltoso, riprendere il ritmo gara contro una squadra come Cantù non è stato sicuramente semplice, invece negli ultimi due quarti la nostra zona è riuscita a contenere il grande impeto di Cantù e il suo gioco molto ‘leggero’, a costringerli a pensare e muovere di più la palla, oltre che a limitare il loro contropiede. Nel terzo e quarto periodo abbiamo espresso invece una buona pallacanestro. Dispiace, c’è molta rabbia per aver perso così: torniamo a casa senza i 2 punti ma con una buona prestazione negli ultimi due quarti contro una squadra frizzante e ben organizzata come Cantù. Ripartiremo da domani e penseremo la Coppa”.
Marco Sodini
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RED OCTOBER CANTÙ-SIDIGAS AVELLINO 83-82
Parziali: 18-19, 25-16, 21-29, 19-18