Dopo due splendide vittorie tra le mura amiche del “PalaBancoDesio” contro Avellino e Pistoia, la Red October Cantù allenata da coach Marco Sodini è costretta ad arrendersi alla forza dei campioni d’Italia in carica dell’Umana Reyer Venezia. In casa della capolista, i biancoblù escono dal campo sconfitti 107 a 83, non riuscendo mai a spaventare la squadra di coach Walter De Raffaele, il quale festeggia la 150esima panchina in Serie A con la sesta vittoria consecutiva. Al “Taliercio” di Mestre, capitan Jeremy Chappell e compagni soffrono specialmente nel secondo tempo, quando i lagunari si scatenano dall’arco con una tripla dietro l’altra. Cosa che non riesce a Cantù: 6/24 da tre (25%), contro il discreto 11/29 degli orogranata (37.9%). L’Umana centra la sua diciassettesima vittoria in campionato e mantiene la vetta della classifica, per la Red October invece si tratta di una sconfitta dolorosa, l’undicesima in 22 giornate disputate. A pesare sul risultato finale le 16 palle perse dei brianzoli, contro le sole 5 dei padroni di casa. Per la formazione di Sodini il top scorer è Randy Culpepper, autore di 18 punti, mentre è opaca la prestazione offensiva di Christian Burns con 4 soli punti a referto (2/10 dal campo), comunque prezioso con 6 rimbalzi e 3 assist.
Coach De Raffaele – solito a cambiare spesso il proprio quintetto –parte un po’ a sorpresa con Haynes, Jenkins, Bramos, Daye e Watt, confermando dunque lo starting five visto nel turno precedente contro Torino, nel match vinto dalla Reyer fuori casa 92 a 82. Tra i titolari anche quell’Haynes che in settimana ha dovuto fare ritorno negli States per problemi familiari, riuscendo comunque a tornare in Italia in tempo per l’83esima sfida tra Venezia e Cantù (27-55 nei precedenti). Quintetto confermato anche per coach Sodini che ancora una volta deve rinunciare a Crosariol, ai box da un mese mezzo per un forte dolore alla schiena. I primi punti del match sono a firma di Thomas, subito risposti da Bramos, non al meglio fisicamente per una piccola contrattura muscolare. Pochi secondi dopo arriva anche il sorpasso dei padroni di casa, autore del 4-2 l’ex Jenkins, in Brianza nella stagione 2013-2014. Lo stesso Jenkins, poco più tardi, realizza il canestro del 12 a 4 su assist di Daye che al 5’ costringe coach Sodini al primo time out dell’incontro. Al rientro in campo, Burns e Thomas si caricano sulle proprie spalle l’attacco canturino, riportando la Red October a due soli possessi di distanza (14-9). Tuttavia, i lagunari rispondono con un contro parziale di 6 a 0 che fa scivolare Cantù sotto 20 a 9, Bramos protagonista con una “bomba” dall’angolo ben costruita. Culpepper scalda la mano, provando a guidare la reazione biancoblù che trova però sulla sua strada un ottimo De Nicolao, autore di quattro punti in fila molto importanti. Nel finale è ancora Bramos a colpire, 28-16 al 10’.
La seconda frazione non inizia nel migliore dei modi per Cantù, con Biligha che sigla il canestro del +14 (32-18) prima di una palla persa a metà campo da parte del vice capitano Parrillo. Il neo acquisto Ellis prova da solo a ricucire lo strappo con due punti importanti e con, poco più tardi, una gran difesa su Peric, inducendo coach De Raffaele a chiamare time out. Ottima partenza per l’ultimo arrivato in casa Red Ocotber, grintoso su entrambi i lati del parquet. Ma proprio Peric, al rientro in campo, al 14’ allunga con la tripla del 35 a 22. La reazione d’orgoglio di Cantù arriva dalla panchina, con un ispiratissimo Cournooh che decide di buttarsi dentro l’area con cattiveria per due punti preziosi. L’esterno italiano di origini ghanesi batte Tonut in uno contro uno, conquistando anche il fallo per il possibile gioco da tre punti che Cournooh materializza dalla lunetta, completando una bella giocata. La Red Ocotber accorcia fino al -9 ma la coppia Sosa-Haynes castiga un Thomas un po’ troppo morbido a rimbalzo, con il primo che serve al secondo una gran palla per la tripla del nuovo +12 (38-26). Ma è ancora Cournooh a riportare la formazione di coach Sodini a due soli possessi di distanza (38-32), break di Cantù che fa ben sperare. Si tratta, tuttavia, di una breve illusione perché in un amen Venezia riporta il proprio vantaggio sulla doppia cifra. Di Watt il canestro del +10, protagonista poco dopo anche di una schiacciata perentoria su assist geniale di Haynes. Cantù si rifà sotto ma il -6 di Ellis dura pochissimo, scambio di triple con le prodezze di Ellis da una parte e Haynes dall’altra. Al 20’ la squadra campione d’Italia in carica conduce di undici lunghezze, 49 a 38. Alla pausa lunga spiccano le 9 palle perse della Red October, contro le sole 4 dei locali.
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Le due squadre rientrano dagli spogliatoi per il secondo tempo con delle pessime cifre dall’arco: per Venezia 4/12 da tre, ancor meno brillante Cantù con un inusuale 2/14.
Nel terzo quarto, invece, la musica cambia, con entrambe le formazioni molto calde al tiro da fuori. Haynes e Jenkins infiammano il “Taliercio” con due triple consecutive che portano l’Umana sul 57 a 43. Sempre dall’arco, Smith risponde presente, evitando alla sua Red October la doppia cifra si svantaggio. Mini parziale di 5 a 0 per i brianzoli, 57-48. Ad interrompere la striscia canturina ci pensa Bramos, ancora una volta chirurgico dai tre punti. Il festival delle triple prosegue anche pochi minuti dopo, con Jenkins che manda a bersaglio la “bomba” del 65 a 48. Nel finale della terza frazione, l’Umana sfiora più volte il +20, cosa che Biligha riesce a concretizzare dalla lunetta. Il 2/2 dell’ex Vanoli Cremona vale ai padroni di casa il 75 a 54, prima di un fallo antisportivo fischiato a Burns per un brutto fallo sullo stesso Biligha. Al 30’ lo score dice 79-56, con Peric che segna il canestro del +23 sulla sirena di fine terzo quarto.
La quarta ed ultima frazione è un po’ un’agonia per la Red Ocotber, scossa fin dai primi minuti nonostante un avvio positivo di Thomas e Culpepper: il primo protagonista in attacco, il secondo con una stoppata su De Nicolao lanciato in contropiede. La Reyer, però, è ancora affamata e Cantù non riesce a rientrare in scia, andando sotto di ventisette lunghezze con la schiacciata di Biligha su assist proprio di De Nicolao. I campioni d’Italia non si fermano, Peric e Tonut in campo aperto regalano all’Umana anche i 30 punti di vantaggio. 93-61 a sei minuti scarsi dalla fine, match chiuso con largo anticipo. I brianzoli subiscono il contraccolpo psicologico, favorendo un paio di sfuriate di Sosa che riesce a trovare i primi punti in maglia Reyer. Lo stesso Sosa, arrivato in laguna negli scorsi giorni per rinforzare l’organico di coach De Raffaele, realizza il centesimo punto di Venezia con una tripla letale. Alla festa delle triple si iscrive anche Cerella che dalla panchina trova un po’ di gioia nei minuti finali del match. A rendere il risultato finale meno amaro ci pensano Parrillo (da tre) e Smith (dalla lunetta), finisce 107 a 83 per la formazione orogranata.
I biancoblù torneranno in campo alle ore 18:00 di domenica prossima – 25 marzo – in casa contro la Fiat Torino, vincitrice della Coppa Italia.
Sala Stampa
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UMANA REYER VENEZIA-RED OCTOBER CANTÙ 107-83
Parziali: 28-16, 21-22, 30-18, 28-27