Roma, 27 giugno 2018 – Il primo “colpo” di mercato della nuova Virtus Roma 2018-19, quella del riscatto e quella che dovrebbe ri-accendere la passione sopita da tempo da parte di migliaia di tifosi delusi ed amareggiati dopo le cocentissime ultime stagioni, in realtà è un ritorno.
Trattasi di Daniele “Rio” Sandri, milanese al 100% nato nel novembre del ’90 nel capoluogo meneghino, ruolo di base ala piccola ma, nello specifico, direi più difensore che attaccante: più collante difensivo spalle a canestro che arma letale offensivamente parlando ma comunque sempre ben disposto a facilitare magari il canestro di un compagno che non tanto finalizzare in primis una propria azione. Un giocatore che, dicevo, ha già indossato la casacca dell’Urbe in due circostanze: la prima, stagione 2014-15 (che sarebbe l’ultima in Lega A della Virtus Roma), Daniele “Rio” Sandri la disputa sotto la guida di Luca Dalmonte. Parte bene, anzi, molto bene sia in campionato che in Eurocup ma alla fine si spegne nelle prestazioni, riducendo complessivamente numeri e minutaggio anche a causa di un infortunio che lo taglia quasi fuori dai giochi.
Forse per questa ragione se ne torna l’anno dopo al pais, o meglio, rieccolo allora all’Assigeco Casalpusterlengo in Serie A2 e Daniele “Rio” Sandri proprio nella fase iniziale di quella stagione, mata la Virtus Roma al Palazzetto crivellando dalla lunga il canestro dell’Urbe e contribuendo a sconfiggere la Virtus Roma di Guido Saibene. Ma chiuderà la stagione con numeri normali, dove in 28 gare tiene una media di 28,14 minuti, segnando 8,5 punti e raccattando 4,5 rimbalzi e Casalpusterlengo si salva ma senza mai brillare.
Ecco poi successivamente, nella stagione 2016-17, il primo ritorno nell’Urbe, sotto il comando di Fabio Corbani e facente parte della più bella Virtus Roma del tristissimo triennio ’15-’18, voluto nello specifico dal GM Simone Giofrè che vede in lui quello su cui puntellare una squadra un pò troppo sbilanciata in attacco. L’apporto di Daniele “Rio” Sandri è utile per trascinare la Virtus ai Playoff, anche se poi maldestramente persi al primo turno vs Ravenna, ma i suoi numeri sono migliori rispetto all’anno passato a Casalpusterlengo: 10,5 punti, 5,1 rimbalzi e 3,2 assist con quest’ultimo parametro in deciso aumento. In una squadra votata al tiro al bersaglio ma con esiti spesso positivi, Daniele “Rio” Sandri è l’unico caposaldo difensivo certo insieme a Capitan Giuliano Maresca. Da sottolineare però, in negativo, alcuni suoi ultimi tiri sbagliati che avrebbero potuto dare almeno 3 vittorie in più alla Virtus Roma.
Ma la tifoseria lo apprezza: si sbatte, sgomita a rimbalzo, a volte piazza anche qualche tripla lui, che non è esattamente un tiratore naturale, per questa ragione la tifoseria resta delusa quando sa che, l’anno scorso, Daniele “Rio” Sandri approda a luglio all’avversario di sempre, cioè alla Mens Sana 1871. Ma le cose non vanno per nulla bene per il team toscano che avrebbe dovuto dominare la scena del girone Ovest della Serie A2, Siena si salva infatti a stento prima dell’ultimo match di regular season offrendo spesso prestazioni sconcertanti e Daniele “Rio” Sandri almeno mantiene la barra a dritta, confermando nel bene e nel male quanto si dice di lui ma specialmente quello che è riuscito a costruire tecnicamente in carriera sino ad oggi.
Ed è proprio di oggi la notizia del suo secondo ritorno in maglia Virtus, tecnicamente per la terza volta ma se si parla di ritorni, sono due. Cosa dire a riguardo? Con la solita trasparente sincerità scriverò che mi auguro che possa essere un puntello, un sesto uomo di lusso ma non un caposaldo della squadra che dovrebbe riprendersi un posto in Lega A. Daniele “Rio” Sandri è di certo nel pieno della sua maturità psico-atletica dall’alto dei suoi 28 anni da compiere il 19 novembre prossimo ma non è certamente un vincente. Può essere valido, molto valido per costituire un gruppo che punta alla vittoria ma la sua carriera dimostra che non ha grande dimestichezza con le vittorie. Per puntare in alto serve un gruppo solido, sicuro, ma anche giocatori italiani che sappiano fare la differenza (oltre che una coppia americana da almeno 15 p.ti di media, a testa, a stagione), e Daniele “Rio” Sandri ad oggi non offre quelle garanzie realizzative che occorrono per vincere un campionato di A2 che sarà, anche questa stagione, una vera tonnara.
Sotto il profilo dell’esperienza nulla da dire, anzi, ma dalla Nuova Virtus Roma che ritorna dopo anni al PalaLottomatica ci si attende di più.
Comunque sia, bentornato a Roma, ecco intanto le prime parole di coach Piero Bucchi dopo la notizia del suo arrivo:
«Il ritorno di Sandri mi rende molto contento perché è un ragazzo che, oltre a essere un buon giocatore, ha dalle qualità umane straordinarie. Queste sono caratteristiche che in un gruppo diventano molto importanti perché con la sua positività e la sua esperienza sa essere un punto di riferimento nello spogliatoio. Tecnicamente Daniele è un giocatore versatile, che può giocare da “3” e da “4” in attacco, e che ha grandi qualità anche difensive che, sempre grazie al suo temperamento, ne fanno un combattente».
Invece ecco le prime parole di Daniele “Rio” Sandri che commenta il suo secondo ritorno alla Virtus:
«Sono molto contento del mio ritorno, a Roma sto bene e andare via mi era dispiaciuto, tornare è una gioia e un motivo di orgoglio. Dalla prossima stagione mi aspetto tanto, con l’obiettivo di portare più gente possibile al PalaLottomatica con i nostri risultati. Non vedo l’ora di giocare in quel Palazzo, è un palcoscenico incredibile. Ho parlato con coach Bucchi che mi ha trasmesso molto entusiasmo, era contento fossi il primo a firmare e mi ha prospettato l’idea di fare molto bene con la squadra la prossima stagione».
Fabrizio Noto/FRED