Desio (MB), 20 settembre 2018 – Nel primo match del Qualification Round1 tra la Red October Cantù e gli ungheresi del Szolnoki Olaj vincono i biancoblu di Evgeny Pashutin ma di un solo punto, 69-68 ed ora il match di ritorno previsto sabato 22 settembre sera in Ungheria sarà vietata ai deboli di cuore.
Era logico che la nuova Cantù trovasse delle difficoltà nell’affrontare una squadra come il Szolnoki Olaj, due volte consecutive campione d’Ungheria, quindi un team abituato mentalmente a reggere la pressione di gare come questa, seppure sempre con il doppio scontro diretto. Era naturale quindi che la Red October Cantù pagasse dazio essendo una squadra in divenire, con certi automatismi assolutamente nuovi di zecca e tutti da oliare contro invece un’impalcatura consolidata, solida com’è apparsa il team di ungherese.
Ad accentuare poi certe logiche difficoltà della Cantù di questa sera ha anche dato una buona mano un Tony Mitchell decisamente poco incisivo, con uno score personale non all’altezza di quello che potrebbe e dovrebbe portare in dotazione alla causa: 5 p.ti in quasi 24′ di gioco con un eloquente 2/10 al tiro dal campo (2/9 da due), raccogliendo comunque 6 rimbalzi e consegnando 3 assist, il tutto partendo dalla panchina. E quando le rotazioni sono ad 8 uomini, è facile comprendere che se aggiungiamo un Jonathan Tavernari da 0 p.ti dare un largo scarto agli avversari diventa non impossibile ma complesso.
“Fortunatamente” per Cantù, i restanti 6 giocatori scesi in campo sono stati quasi tutti in doppia cifra se si considera che Omar Calhoun e l’MVP Ike Udanoh han segnato 9.pti a testa, con il centro che però ha anche raccolto ben 12 rimbalzi (doppia doppia sfiorata e 20 di valutazione). La parte restante del roster biancoblu vede Shaheed Davis con 11 p.ti, un buonissimo Gerry Blakes con 16 p.ti ed il top scorer Frank Gaines, ultimo arrivato nel roster, con 19 p.ti, l’ancora di salvataggio al quale stasera i brianzoli si sono aggrappati nei momenti difficili.
La gara si è decisa nel risultato come spesso capita nel quarto periodo, dal 53-45 della fine del terzo periodo, il Szolnoki Olaj ha difeso in modo più agguerrito costringendo Cantù ad un parziale di periodo da 16-23 in cui gli ungheresi, guidati da quel David Vojvoda in stato di grazia come nel match di lunedì 17 scorso tra l’Italbasket e l’Ungheria (22 p.ti finali) e coadiuvato da Strahinja Milosevic (17 p.ti), hanno anche trovato la forza di mettere il naso avanti nel punteggio più di una volta. Ma un Frank Gaines da 2/2 da tre nei possessi conclusivi ha indirizzato la gara sul 69-68, nonostante Tavernari abbia fallito un tiro da tre nell’ultimo possesso canturino ed il solito Vojvoda addirittura il tiro da due a 9″ dalla fine che avrebbe consegnato la vittoria al Szolnoki Olaj.
Ora testa e cuore alla gara di ritorno di sabato 22 con la speranza che, ad esempio, Tony Mitchell possa offrire di più dei 5 p.ti di questa sera, la difesa ha retto bene ma in attacco serve dare di più.
Sala Stampa
Dragan Aleksic
«Congratulazioni per la vittoria, è stata una bella partita. Sapevamo che sarebbe stato difficile imporre il nostro gioco in transizione e che, invece, ci sarebbero stati tanti uno contro uno e così è stato. Non è facile giocare in un campo del genere, conosciuto da tutti per il calore del pubblico. Sabato ci aspetta un’altra partita difficile in casa nostra – ha concluso il coach dello Szolnoki – ma saremo pronti per questo appuntamento così importante».
Evgeny Pashutin
«Congratulazioni alla nostra squadra. Non era facile perché lo Szolnoki ha un roster forte e molto fisico, con dei giocatori come Milosevic fisicamente temibili, alti e grossi. Non siamo stati bravi ad arginare Vojvoda, sapevamo che sarebbe stato il loro leader in campo ma non lo abbiamo limitato. Gli abbiamo concesso troppi tiri, pur sapendo che anche contro la Nazionale italiana aveva segnato molti punti. Nella gara di ritorno dovremo essere più concentrati su questo giocatore ed, in generale, più concentrati in difesa. Questa è stata solo la prima partita, sappiamo che per qualificarci dobbiamo combattere ma, soprattutto, resettare. Sabato partiremo da zero a zero. Dovremo giocare di testa, in maniera intelligente. Adesso correggiamo i nostri errori e pensiamo ad andare avanti così in difesa. Questa sera abbiamo centrato il nostro obiettivo, ovvero stare sotto i 70 punti. Se si vuole giocare a basket ad alto livello bisogna lavorare bene in difesa».
Red October Cantù – Szolnoki Olaj 69-68
Parziali: 17-18; 17-14; 19-13; 16-23