Neanche il tempo di analizzare la sconfitta casalinga contro il Real Madrid che già per l’Olimpia è ora di tornare in campo contro l’Olympiacos in questa Eurolega da vivere tutta d’un fiato.
Trasferta assai difficile al cospetto di una squadra che è partita con il piede giusto nonostante i tanti cambiamenti apportati al roster questa estate. Nella prima giornata distrutto il Khimky a domicilio e solo due giorni fa vittoria d’autorità contro il Baskonia sempre in trasferta in un campo dove non molte vinceranno: questo il cammino fino qui della squadra di Blatt, tornato in Eurolega dopo gli anni nella NBA. Ma andiamo a scoprire come è cambiata la composizione del roster Olympiacos.
Come da tradizione la spina dorsale della squadra che tante soddisfazioni ha dato in questi anni è stata confermata: quindi ovviamente il lider maximo Spanoulis, il braccio armato Printezis, gli scudieri Mantzaris e Papanikolaou coadiuvati dagli ottimi Strelnieks e Milutinov. Tutto il resto è cambiato e stiamo parlando di 6 elementi, cioè metà squadra.
Nel reparto guardie dopo aver salutato Brian Roberts e l’ex senese Bobby Brown e’ arrivato a dar manforte Nigel Williams Goss, seconda scelta (pick 55) Nba reduce da un ottima annata al Partizan Belgrado. Classica combo di 193cm ha buona capacità realizzativa e sa costruirsi un tiro da solo dal palleggio, pare essersi integrato molto bene con Spanoulis e Mantzaris.
In ala invece sono arrivati dal Baskonia il lettone Timma e il francese Toupane dallo Zalgiris. Sono due giocatori diversi per caratteristiche fisiche e tecniche; combattente il primo che è dotato di buon tiro da 3 a cui bisognerà prestare molta attenzione, atleta strepitoso il secondo che in questi anni ha affinato la sua tecnica,tempo fa aspetto scadente del suo gioco che gli ha impedito di trovare posto in pianta stabile nella NBA. Ottimo difensore sarà una brutta gatta da pelare per Micov perchè potrebbe metterlo in difficoltà con il suo atletismo.
Altri arrivi in casa Olympiacos sono il russo Vezenkov preso dal Barcellona e Zach Leday proveniente dall’Hapoel Gilboa, arrivati in sostituzione di Hollis Thompson e Kim Tillie (ma anche di Papapetrou e dell’ex milanese Mclean).
Vezenkov è un giocatore su cui i dirigenti ateniesi hanno scommesso forte. Dotato di gran fisico (206 cm x oltre 100kg), ha doti tecniche non indifferenti: buon tiro da fuori e tecnica di base non disprezzabile per un ala pivot. Sa giocare sia fronte che spalle a canestro e ha discreto atletismo. In Catalogna non è riuscito ad emergere, ha scontato forse troppo le difficoltà gestionali del Barcellona di queste ultime stagioni e anche grazie al passaporto greco eccolo qua pronto ad una nuova avventura.
LeDay invece e’ giocatore sconosciuto ai più, classica ala americana di 204 cm dal buon talento offensivo che si dovrà adattare in fretta all’Eurolega visto che in carriera ha sempre giocato a livelli più bassi. Uscito da un college non certo di primo piano come Virginia Tech è approdato in Israele dove ha disputato una buona stagione facendosi notare dall’Olympiacos a cui storicamente piace molto scandagliare il mercato europeo in cerca di giocatori da lanciare a livelli più alti. Alle volte va bene (vedi Kyle Hines ad esempio), altre meno come Wiltjer lo scorso anno.
Per ora non sta incantando ma sappiamo che bisogna dargli tempo, specie nel sistema del nuovo coach: e Milano farà bene a non sottovalutarlo perché rimane un giocatore di talento fisico ed atletico ma anche tecnico.
Ed eccoci alla novità più importante in casa Olympiacos: l’ingaggio di coach Blatt. Chi vi scrive lo reputa uno dei migliori coach in circolazione e non mi limito all’Europa….anche considerando il mondo Usa, da cui ha imparato molto e a cui ha lasciato qualcosa in eredità. E’ ovvio che un insegnante come lui possa fare fatica in una lega dove il potere è in mano ai giocatori e al coach non rimane che gestire il personale, e forse per questo ha deciso di tornare alla vecchia cara Europa.
In queste prime uscite ha già messo una piccola impronta velocizzando un po’ il gioco degli ateniesi e usando tutta la panchina come a Vitoria facendo sentire tutti coinvolti e facendo risparmiare energie preziose che potrebbero venire utili contro i biancorossi milanesi. Non sembra però aver toccato i meccanismi difensivi che tante soddisfazioni hanno dato in questi anni, vedremo se la tendenza sarà confermata.
Tirando le somme sarà una trasferta quasi proibitiva per la Milano di Pianigiani: per riuscire nell’impresa sarà necessario tirare bene da fuori e non farsi schiacciare dalla pressione difensiva specie sugli esterni che Blatt vuole sempre applicare e che ha trovato in Mantzaris ,Papanikolaou e Toupane ottimi interpreti e che ha come finalità scatenare il gioco in campo aperto e in transizione.
Bisognerà controllare il ritmo prendendosi in attacco conclusioni non forzate, tali da non sbilanciare la transizione difensiva. Un bell’esame per Mike James. Inoltre servirà un contributo diverso da parte dei centri perché proprio li si annida il principale punto debole dell’Olympiacos. Attaccare Milutinov scommetto che sarà circolettato in rosso sul gameplan redatto dallo staff tecnico.
Garbin Cristiano
@garbo75