Cremona, 7 novembre 2018 – Una partenza incredibile, come mai accaduto nella seppur lunga storia della Vanoli Cremona. Protagonista indiscusso coach Meo Sacchetti ma principalmente la sua banda di giocatori allegri, spensierati ma terribili, maledettamente terribili sul campo. Difficile però fare una categoria di chi ha più o meno meriti, ne abbiamo parlato con Giulio Gazzotti proprio per avere le idee un pò più chiare, o quantomeno provarci:
“Abbiamo iniziato sicuramente bene la stagione, ma se non restiamo concentrati può capitare di perdere anche a Pistoia”.
Il lungo bolognese ha le idee chiare ma vuole tenere alto il livello di guardia suo ma anche della stessa Vanoli Cremona, protagonista appunto della miglior partenza della propria storia in Serie A, con 4 vittorie nelle prime 5 gare.
Ospite nella trasmissione “Basket&Co. di Cremona 1“, Giulio Gazzotti ha continuato ad esprimere al meglio il suo pensiero sulla prossima trasferta che attende la Vanoli Cremona, dall’apparenza facile ma che non devesi sottovalutare:
“Pistoia forse non ha un roster lunghissimo, ma il quintetto è di buon livello, per cui non va sottovalutata. Può succedere a tutti di iniziare male, ma il PalaCarrara rimane un campo difficile da espugnare e loro si giocano molto. Noi ci giochiamo un altro mattoncino nella corsa salvezza”.
Non è un personaggio Giulio Gazzotti bensì un ragazzo schivo ma molto determinato, che conosce bene come il lavoro, solo il lavoro possa farlo migliorare. Protagonista nel successo casalingo contro Sassari con un plus/minus di +12 in soli 14 minuti, il lungo bolognese s’è fatto trovare pronto nel momento del bisogno ed è molto contento per questo:
“Bisogna saper accettare il proprio ruolo. Io ho preferito far parte di una squadra che le idee chiare e di un ambiente dove si può lavorare bene piuttosto che inseguire minuti in più”.
E’ alla sua terza stagione in biancoblu, la seconda consecutiva, Giulio Gazzotti torna sul pensiero comune nel paragone con la squadra che l’anno scorso conquisto i playoff all’ultima giornata assecondando il “Sacchetti-pensiero”:
“Quello che dice coach Meo è vero, senza nulla togliere ai miei attuali compagni, non abbiamo forse giocatori individualmente molto forti com’erano Johnson-Odom o Martin, ma la sensazione è che la squadra sia più coesa e portata a giocare insieme. C’è una buona empatia tra di noi, voglia di stare insieme, lo si vede in partita ma anche in settimana durante gli allenamenti. E questo ci porta ad andare oltre i nostri limiti”.
Ed andando ad analizzare, ad esempio, un fattore che lo riguarda da vicino, si scopre che a rimbalzo Cremona va forte, dove la Vanoli dopo 5 gare è la terza squadra del torneo con 41 rimbalzi catturati di media, dietro solo a Sassari e Cantù.
“A volte si tende a dare la definizione di leggeri guardando banalmente peso e altezza dei giocatori, ma quando sei un po’ più piccolo della media come possiamo essere io, Ricci e Aldridge, sei portato a fare quel qualcosa in più che può fare la differenza. Mathiang invece può reggere il confronto con tutti”.
Ufficio stampa Vanoli Cremoa – Redazione All-Around.net