Roma, 18 novembre 2018 – Una Virtus Roma in missione sempre più capolista e calata nel proprio ruolo, colleziona stasera la sua sesta vittoria consecutiva (record in categoria) in otto turni di questa LNP Serie A2 girone Ovest 2018-19 – che oggi conclude il suo primo quarto di stagione – battendo anche la 2B Control Trapani per 83-75 in un PalaLottomatica che finalmente si riempie di spettatori (quasi 2.800 i presenti), e consolida il primato solitario in classifica a 14 punti.
Non tragga però in inganno il risultato finale perché gli amaranto di coach Davide Parente, al momento sempre sconfitti in trasferta lontano dalle mura amiche (con questa sono 4 sconfitte su 4 gare), hanno fatto sudare le proverbiali sette camicie a questa Virtus Roma in missione, che ha giocato in modo poco esaltante ma che ha proceduto a sprazzi, con un incedere lento per tutti i 40’ di gioco ma che al termine si è rivelato redditizio, sfruttando alla fine di un quarto periodo iniziato sostanzialmente in parità (60-59 al 30’ per l’Urbe), la sua conclamata superiorità individuale in certi spot di ruolo e procedendo a volte anche più di nervi che di testa, certificando che qualora non si fosse capito, per batterla qualsiasi squadra avversaria debba compiere uno sforzo fuori dall’ordinario.
Ok, farà forse storcere il naso a volte per come questa sera abbia esagerato con il tiro da tre (complessivamente non bene il 23%), o per come abbia (mal) tirato la caterva di liberi procuratisi (72%), ma alla fine conta il risultato che arride ai padroni di casa per l’ennesima volta, l’ennesima vittoria arrivata con fatica e senza mai surclassare l’avversario ma comunque arrivata. Potrebbe anche non piacere come filosofia estetica ma se la Virtus Roma in missione desidera arrivare alla mèta, è ovvio che non bisogna stare a sottilizzare il particulare ma semmai cogliere ogni vittoria come un passo in meno dinanzi all’agognato traguardo.
Mastica un po’ amaro invece la 2B Control Trapani che, a dire il vero, ha fatto vedere tutto quanto già si conosceva di lei anzi, forse proprio questo suo essere troppo “scontata” alla fine non le ha dato ragione, impedendole quella zampata decisiva che avrebbe portato a se una vittoria che avrebbe probabilmente riscritto la storia del suo altalenante campionato. Squadra dotata di ottime geometrie, di un buon gioco con un’ottima solidità in area (41-40 la conta dei rimbalzi a favore dell’Urbe), la 2B Control Trapani del Presidentissimo Basciano non è riuscita però ad avere quella scintilla, quella prestazione dal singolo che avrebbe scompaginato i piani del solito Piero Bucchi, ottimo come al solito nello scoutizzare le squadre avversarie della Virtus Roma. A costo di sembrare noioso, ripeto che avere in panchina un coach come Piero Bucchi a queste latitudine fa la differenza, è notorio. E questa sera il coach emiliano è stato quasi diabolico per come sia riuscito a limitare la pericolosità di un Rotnei Clarke praticamente quasi mai lasciato da solo dai ragazzi in maglia bianca (forse nemmeno nello spogliatoio…), e che ha chiuso comunque la gara con 15 p.ti e 7 rimbalzi ma, attenzione attenzione, con un clamoroso 0/9 dalla linea dei sogni centrando però la retina in maniera perfetta dalla linea della carità (13/13)!
E non si può certo dire che Davide Parente non le abbia provate tutte per trovare valide alternative all’ex-VL Pesaro ma certamente la Virtus Roma in missione, avendo “messo il bavaglio” al pericolo pubblico numero uno, ha potuto giocare un po’ più rilassata in difesa, magari concedendo qualche tiro dalla lunga in più ai soliti Mollura, Miaschi o Pullazi che però hanno fatto peggio dei loro avversari, tirando di squadra con un pessimo 16%, non certo da squadra che ambisce a portare via da Roma la prima vittoria esterna dell’anno! Di questo trattamento ne ha invece giovato un ottimo Cameron Ayers, (20 p.ti), sino a ieri forse un po’ discusso nel clan amaranto ma che questa sera ha realmente tenuto in piedi la baracca, segnando molto e bene su azione insieme al sempiterno Andrea Renzi (14 p.ti e 5 rimbalzi), ed all’ex di turno in casa capitolina, un efficacissimo e cazzutissimo Rei Pullazi (14 p.ti e 11 rimbalzi, doppia doppia da applausi comunque out per 5 falli), che da giovanissimo si è spesso seduto in panchina in Lega A con la maglia della Virtus Roma. Peccato per lui che qualche tripla di troppo non gli abbia reso merito nei momenti cruciali del match (1/4) perché, al contrario, avremmo adesso potuto parlare di una prestazione monstre: ecco, proprio quella prestazione di quel singolo che doveva avere la 2B Control Trapani per vincere e che invece non ha avuto.
Eppure la 2B Control Trapani era partita molto bene, subito 0-4 per poi subire il logico ritorno della Virtus Roma che imponeva le sue incursioni in area per poi liberare un positivo Amar Alibegovic (11 p.ti e 3 rimbalzi), al tiro da tre. E quando Henry Sims prima stoppava un ingenuo Miaschi e dopo segnava il +7 per la Virtus Roma al 6’ (13-6), era logico che gli amaranto avrebbero passato una serata poco gradevole rebus sic stantibus. Ma questa sera Trapani aveva un Cameron Ayers decisamente voglioso di far vedere che averlo ingaggiato è stato un affare e che, perdurando le difficoltà di Rotnei Clarke a dir poco francobollato ora da Moore, poi da Chessa ed infine anche da Santiangeli, si prendeva sulle spalle l’attacco dei suoi, con Renzi in marcatura potente sul solito Henry Sims (alla fine altra serata da doppia doppia per lui con 15 p.ti ed 11 rimbalzi). Si chiudeva il primo periodo sul 19-15.
Secondo periodo, Roberto Marulli andava di tripla ma il grosso vantaggio per la Virtus Roma erano i 4 falli di squadra del team siciliano già al 13’ di gioco. Piero Bucchi ordinava di attaccare di più il ferro provocando spesso i falli degli avversari e di fatto l’Urbe si avvantaggiava tirando alla lunetta spesso (anche se non bene). Daniele Sandri (11 p.ti per lui), dava il 26-18 dopo un time-out di Parente e poco dopo Sims dava il primo +10 della sfida ai suoi (28-18 al 15’). Era Renzi in gancio a spezzare l’egemonia romana nell’inerzia del match ma la Virtus Roma prima con Alibegovic e dopo con l’MVP del match, un Nic Moore da 26 p.ti, 2 rimbalzi e 2 assist, guadagnava addirittura il +11 al 17’ (33-22). Poi però, improvvisamente, l’Urbe calava i giri del motore in difesa per rifiatare un po’ e dal 39-28 a 50” dalla fine, la 2B Control Trapani costruiva due giochi ottimi da 5 punti grazie ad un gelido Ayers, chiudendo il secondo periodo sotto solo di 6 punti sul 39-33: beh, un affare per come si era messa, avendo subito ben 12 falli contro!
Al rientro dalla pausa lunga, mentre ci si aspettava il riallungo romano forse “illuso” da un ottimo canestro di Sims che batteva Renzi per la prima volta da post basso, ecco che Trapani iniziava a carburare da fuori: prima Pullazi e dopo il gioiellino Miaschi dalla punta dell’arco consegnavano addirittura la parità ai suoi sul 43-43 al 23’. Bucchi chiamava tempo ma, al rientro sul parquet amico, Sandri bucava una tripla con spazio e, subito dopo, franava in difesa addosso a Clarke da tre: liberi per il letale realizzatore amaranto e Trapani avanti 43-46 in un amen al 24’. Pubblico romano preoccupato, festa grande per i tifosi arrivati dalla Sicilia! A questo punto la Virtus Roma calava l’asso Nic Moore che si metteva a fare il…Nic Moore! Inizialmente una gran difesa, percussioni e smistamento della palla che era un piacere, lentamente il nativo di Winona Lake prendeva per mano la squadra che però subiva il momento negativo del match. Infatti i romani non riuscivano a mettere dentro una tripla che fosse una da parte di un Aristide Landi non scintillante ma efficace (10 p.ti e 6 rimbalzi ma diversi errori al tiro). La tensione saliva, coach Piero Bucchi si beccava un tecnico quasi a voler un po’ scuotere compagni e pubblico e ci riusciva in parte. Renzi era adesso ottimo al vetro (50-54 al 28’), ma entrava in scena, in prima persona Nic Moore: due percussioni, due canestri e si andava sul 54-54. E non contento, tripla in transizione per lui con il PalaLottomatica in festa. Ma nel mentre si festeggiava, Landi pensava bene di battibeccare con un arbitro, tecnico per lui per fallo su Mollura mal digerito e Clark prima e Mollura dopo davano la nuova parità sul 57-57. Poi però, quasi a compensare, venivano dati tre liberi anche all’indemoniato Moore che metteva dentro solo due, un ulteriore libero di Alibegovic chiudeva i giochi al 30’ sul 60-59.
Quarto periodo e tifosi della Virtus Roma a vedere le streghe sullo 0/2 ai liberi di Amar Alibegovic ad iniziare. Ma l’Urbe piazzava l’allungo che risulterà alla fine decisivo con due triple pesantissime: prima Baldasso (che carattere il play di complemento romano!), e dopo Sandri smarcato alla grande dall’angolo da Sims, 65-59. Finita? No, perché Trapani si riportava sotto, dopo aver sbagliato alcune triple aperte grazie al solito Andrea Renzi e grazie ad alcuni extra-possessi meritatamente conquistati, gli amaranto con Ayers arrivavano sul 66-65 al 34’ ma consentivano ad Aristide Landi nel momento peggiore il suo primo rimbalzo offensivo e la Virtus Roma respirava sul 68-65. E quando Pullazi veniva sanzionato del 4° fallo, Nic Moore metteva la quinta e segnava con fallo in entrata, esaltando il pubblico romano. Parente chiamava tempo ma adesso la Virtus era tornata in controllo, Sims giganteggiava in area nonostante un tentativo nemmeno però troppo convinto di zona match-up siciliana, 73-65 e dopo la replica dell’indomito Renzi, 77-69 al 37’. La 2B Control Trapani ci provava con tutta se stessa ma ormai la gara era saldamente nelle mani dei romani che chiudevano ancora meglio dal perimetro e vincevano la sfida per 83-75.
Cosa dire alla fine? Per la Virtus Roma l’ennesima dimostrazione di una capacità di tenere il campo nel suo complesso decisamente sopra la media. Non strappa mai le partite questa squadra ma difficilmente fa respirare o compiacere l’avversario di turno, giocando sì, di nervi anche ma con una freddezza a volte disarmante. Battere questa Trapani non era affatto facile per come si erano messe le cose, eppure eccoci qui a lodare ed a decantare le gesta dei romani, da questa sera ancora di più primi solitari in classifica, con alle spalle la sola Azimut Bergamo Basket, guarda caso di un altro coach importante come Sandro Dell’Agnello. Ora testa ad un match molto importante come la trasferta contro una delle designate alla vittoria finale, la Bertram Tortona al PalaVoghera, sarà un vero e proprio crash test per questa squadra che comunque sta iniziando a far innamorare i propri tifosi ritrovati, dopo mille sofferenze.
Trapani invece si lecca le ferite e potrebbe rammaricarsi di questa sconfitta ma a nostro modesto avviso la strada che sta percorrendo è quella giusta. La squadra è apparsa con una propria anima, con una propria identità ma soprattutto con la voglia di non arrendersi mai, fattore non da poco in un torneo così equilibrato. Inoltre avere tanti giovani in squadra a volte può essere un fattore positivo, al momento le promesse come Miaschi e Czumbel lasciano intravedere un grande potenziale, specialmente nell’ala ex-Reyer, ma occorre avere continuità nelle prestazioni e soprattutto sfatare al più presto questo muro invalicato della vittoria in trasferta. Intanto domenica al PalaConad arriva la vice-capolista Bergamo, quindi occorre resettare e battere questa vera e propria sorpresa del torneo, dopodicchè andare a Treviglio al PalaFacchetti con la decisa intenzione di portare a casa la vittoria, senza “se” e senza “ma”. Il campionato è ancora lungo è Trapani ha tutte le armi in regola per puntare ad una post-season di vertice, forse non da promozione ma da vertice sicuramente.
Sala Stampa
Piero Bucchi
«Temevo fosse una partita emotiva perché, come ho detto tante volte alla squadra, la cosa più difficile è restare concentrati ed essere costanti nell’approccio alla partita. Trapani è una buona squadra e siamo riusciti a limitare parzialmente Clarke che nonostante non abbia segnato da tre, ha realizzato 15 punti. Nel complesso la squadra ha fatto una buona partita, anche se a sprazzi, ma l’importante era portare a casa questa vittoria giocata a tratti molto bene e a tratti meno. Emotivamente non era semplice continuare a confermarsi nelle vittorie, quindi faccio i complimenti ai miei ragazzi che sono una squadra “nuova” e che non ha un vissuto di questo tipo. Dietro c’è un lavoro che facciamo settimanalmente con Valerio Spinelli, per parlare con i giocatori e tenerli sempre pronti, loro lavorano bene ed è un piacere allenarli. Con le motivazioni giuste partiamo per Tortona, consapevole della squadra che siamo e che non dovrò cercare di motivarli; è chiaro che veniamo da un momento positivo ma sappiamo bene che non sarà semplice vincere».
Henry Sims
«Io e i miei compagni abbiamo imparato a conoscerci, dall’inizio della stagione fino ad ora, e a giocare da squadra. Sto facendo molti assist perché gli avversari spesso mi raddoppiano e mi trovo nelle condizioni di passare la palla ai miei compagni e di farli segnare; questa è la cosa che adesso mi piace di più perché riesco a dare un supporto anche agli altri. Vedo grande potenzialità nella nostra squadra, ogni settimana ci alleniamo duramente e abbiamo tutti lo stesso obiettivo».
Virtus Roma – 2B Control Trapani 83-75
Parziali: 19-15; 20-18; 21-26; 23-16
Progressione: 19-15; 39-33; 60-59; 83-75
MVP: Nic Moore? No, Gimme Moore come si usava dire di una famosa attrice americana negli ’80, alle cronache per la sua straordinaria dote di amatrice nonchè mangiatrice di uomini!! Comunque sia, questa sera Nic Moore è stato superlativo: ha difeso, ha lottato, ha impostato, ha segnato, mancava solo che chiudesse il PalaLottomatica!
WVP: Roberto Marulli non incanta. Mette sì una buona tripla ma poi si perde nel trash talkin’, provocando. Nulla di più. Da un uomo con la sua esperienza mi sarei atteso molto di più.
Fabrizio Noto/FRED