Ferentino (FR), 24 novembre 2018 – Quinta vittoria casalinga per la Leonis Roma che, nel 9° turno della Serie A2 girone Ovest, règola la Edilnol Biella per 71-62 e si stacca al momento dal denso gruppone di 7 squadre ad 8 punti, lasciandoci invece i piemontesi ed issandosi momentaneamente in quarta posizione, a quota 10, insieme a Casale Monferrato, Agrigento e Latina, a sua volta vittoriosa questa sera nel derby vs Cassino al PalaBianchini.
Festeggiano a fine gara i tantissimi tifosi biancoblu accorsi al Pala Ponte Grande di Ferentino e ne hanno ben donde perchè ormai questo palazzo, per la Leonis Roma, sta diventando un vero e proprio fortino inespugnabile, quasi un amuleto dentro il quale far valere la propria logica casalinga in una partita in cui i biancoblu non hanno proprio incantato, anzi. Merito anche del team di Michele Carrea, una Edilnol Biella ben attrezzata nel suo quintetto ma in crisi nel momento in cui il coach piemontese ha dovuto logicamente iniziare le rotazioni, facendo respirare i vari DeShawn Sims, KT Harrell e Lorenzo Saccaggi, il trio che questa sera ha dato luce ed energia in attacco ai rossoblu in assenza, non giustificata, principalmente di uno spento (a dire poco), Carl Wheatle da soli 2 p.ti anche se con 8 rimbalzi all’attivo ma anche di un Giovanni Vildera, che studia per diventare un buon centro (4 p.ti e 4 rimbalzi), ma che oggi ha dimostrato che sarebbe meglio ripassare qualche materia prima di dare l’esame, ad esempio in “consistenza in attacco”.
Ma se è vero che se la gara è stata a dir poco bruttina, combattuta e nervosa, giocatasi sul filo del quasi perenne equilibrio per almeno due, se non anche tre quarti di gioco perchè Michele Carrea era riuscito a mettere tanta sabbia difensiva nei meccanismi offensivi della solita Leonis Roma, insolitamente molto più presente nel pitturato che dall’arco (nonostante gli sforzi di un encomiabile e prezioso Alessandro Piazza), nel periodo finale i biancoblu di Fabio Corbani mettevano in atto un cambio di rotta e di ritmo che stravolgeva il tran tran del match visto sino al 30′ (48-51 per Biella), giocato sotto ritmo e dai tratti anche orrorifici: zona 2-3 o match-up, chiusura quindi automatica dell’area e bye bye ai rimbalzi offensivi di Biella, capace di collezionarne ben 7 nei primi 30′ di gioco (dato statistico eccellente per le medie dei piemontesi), e solo uno nei restanti 10′.
La Leonis Roma finalmente riusciva a compattarsi, le incursioni nel pitturato di un eccellente comunque KT Harrell vs di essa non avevano più la stessa efficacia di prima (21 p.ti) e DeShawn Sims (17 p.ti e 5 rimbalzi), confermava la sua scarsa indole agonistica, già rilevata nella scorsa stagione quando l’ala forte indossava la maglia biancoblu, allorquando la difesa avversaria romana gli piazzava addosso il fisicaccio dei vari Luca Infante ed Abdel Fall e finalmente anche di Alessandro Amici, Federisco Loschi (autore di una difesa eccellente vs Harrell), e di Damian Hollis, quest’ultimo pure mortifero dall’altro lato del campo crivellando la retina rossoblu. E così, dal 59-57 del 36′, si arrivava al 71-62 finale con un parziale favorevole ai romani da 12-5 negli ultimi 4′ di gioco, frutto di una vena difensiva della Leonis Roma quasi inusuale se riferita alle sue ultime apparizioni perchè Corbani, escludendo Alessandro Piazza dal gioco e consegnando le redini dello stesso ad Alessandro Amici, metteva in piedi questa zona alla Boscia Tanjievic, composta cioè con cinque uomini di peso e centimetri più una notevole apertura alara ad intimidire Biella.
L’Edilnol Biella accusava visibilmente il colpo, anche perchè in piena riserva di carburante, “tradita” però anche da gente come Albano Chiarastella, non un pivello insomma, in ambasce anche lui nel pieno dell’area della Leonis Roma a tu per tu con i Dioscuri citati prima. Ma di fatto Biella perdeva la gara nel momento in cui non riusciva, specialmente nel terzo periodo, a sfruttare anche il +5 nel terzo periodo, edificato sull’ottima difesa e sulla poca capacità della Leonis Roma di mettere a frutto i possessi. E’ palese come questa stagione sia una stagione di transizione per i ragazzi di Michele Carrea, quest’anno è difficile ipotizzare una Biella sempre ai vertici della categoria come visto sino alla scorsa stagione e la gara di oggi lo ha dimostrato.
Prospettive allettanti invece si prospettano per la Leonis Roma a questo punto. E’ questa la strada che dovrà perseguire il team di Fabio Corbani in stagione per vincere più gare possibili vs avversarie comunque agguerrite come Biella? Di certo è che avere battuto i rossoblu piemontesi giocando in maniera quasi opposta rispetto al passato (sui 56 tiri totali dal campo, solo 17 da tre), e non bene sino alla mossa della zona alla Tanjievic è un segnale molto importante. Non si vince solo giocando bene ma si vince anche e meglio quando si sporcano le linee di passaggio, quando s’impedisce all’avversario di pasteggiare vicino al proprio ferro e soprattutto quando si cercano tiri a più ampia percentuale dentro l’arco e meno fuori dallo stesso.
Prossimo turno importantissimo per i biancoblu, di scena a Frosinone nel campo dell’ancora a zero vittorie BPC Virtus Cassino, una sfida che nella finale dei Playoff della Serie B girone D del 2015-16 consegnò all’Eurobasket le Final Four di Montecatini e dopo la storica promozione in A2. Turno importantissimo perchè tra sette giorni questa gara dovrà consegnare la prima vittoria in trasferta a questa Leonis Roma, sebbene si disputi a soli 10 km. dal Pala Ponte Grande. Devesi vincere, per certificare un ruolo importante in una stagione che regalare molte soddisfazioni al team romano.
Sala Stampa
Leonis Roma – Edilnol Biella 71-62
Parziali: 15-15; 16-18; 17-18; 23-11
Progressione: 15-15; 31-33; 48-51; 71-62
MVP: Damian Hollis ne mette 31 (5/6 al tiro da tre), prende 9 rimbalzi, colleziona 37 di valutazione e manda un messaggio chiaro a chi lo vorrebbe sostituire con Paulius Sorokas. E tutto questo popò di roba lo fa quasi in pantofole…E se poi coach Corbani dice a fine gara che questa sera finalmente ha rivisto il Damian Hollis che conosce…Beh…
WVP: Matteo Pollone gioca 16′ di gioco quasi ma incide poco, poco, poco. Per carità, è ancora un ragazzo ma deve aumentare qualità e quantità di prestazione, e lo può fare perchè non gli manca nulla per emergere. Ma delude di più Carl Wheatle che buca letteralmente la partita, mai, mai, mai in gara se non con 8 rimbalzi.
Fabrizio Noto/FRED