Cambiando pelle e dimostrandosi, come evidenziato in fase di precampionato, particolarmente concreta in attacco con la stessa difesa che, però, in diversi momenti della serata ha saputo almeno sino alla fine del terzo quarto il solito fortino conosciuto nelle prime otto giornate di campioanto. Mettendoci tecnica, cuore, anima e tanto carattere, anche quando Faenza era riuscita a risvegliare nel pubblico del PalaVazzieri i fantasmi della scorsa stagione e di un match poi perso all’overtime. E invece il solido gruppo dei #fioridacciaio a disposizione di coach Mimmo Sabatelli trova sempre ulteriori energie dentro di sé conquista il supplementare che è il regno dell’atletismo e dell’esplosività di Giulia Ciavarella, sino a quel momento penalizzata dai falli e lo fa, nonostante, debba fare a meno di due delle proprie lunghe (Želnytė e Bove, rispettivamente sei rimbalzi per la lituana e 19 punti per la casertana) costrette ad uscire anzitempo dal match per problemi di falli. Con ben cinque elementi in doppia cifra, Marangoni metronomo con 21 punti e Porcu regina di assist (otto al termine), le rossoblù hanno risposte rilevanti anche da capitan Di Gregorio e da Reani, oltre che da Smorto che mette una tripla pesante nel secondo quarto.
Così La Molisana Magnolia Campobasso centra il nono successo in altrettanti confronti ed ha la meglio sul Faenza confermandosi leader del torneo di A2 ed iniziando a prendere un margine di quattro punti sulle più dirette inseguitrici.
ATTACCO SCINTILLANTE Differentemente dal trend di quest’avvio di stagione, le magnolie riescono ad essere particolarmente produttive in attacco sin dal via, nonostante, poi, in difesa accumulino diversi falli (Ciavarella due in un amen che costringono coach Sabatelli a tenerla a lungo in panchina). Marangoni e Bove, però, riescono a realizzare con continuità evidenziando qualche falla nel sistema difensivo faentino.
ANDAMENTO COSTANTE La prestazione balistica delle rossoblù continua ad essere esemplare per fatturato e bocche da fuoco anche nel secondo quarto. Di Gregorio inizia ad essere un rebus. Porcu fa male con le sue folate. Reani è da manuale cestistico, al pari di Želnytė che tira fuori movimenti di pura scuola baltica. A sugellare tutto c’è una tripla di Smorto che manda in visibilio Vazzieri, anche se un’eterna Ballardini tiene ancora in vita le faentine.
MASSIMO MARGINE… Il rientro dagli spogliatoi, per le rossoblù, è ancora una volta quello di una fuoriserie. Campobasso arriva a toccare il massimo vantaggio di +21, sul 65-44, poi però un break ospite di 8-2 consente alle romagnole di rientrare in linea di galleggiamento per l’ultimo periodo.
…E MASSIMA INCERTEZZA E, infatti, nonostante l’inerzia appaia tutta dalle parti rossoblù, i problemi di falli che si iniziano a palesare ed un po’ di emozione dalla linea dei liberi fanno sì che, man mano, Faenza rosicchi margine e vada a prendersi il supplementare con una tripla di Ballardini, ben spalleggiata da Preskyenite e Morsiani che possono fare la voce grossa sotto canestro a fronte di un quintetto campobassano che ha Reani nello spot di pivot.
GIULIA, O MIA CARA Nell’overtime, però, quando a tutti pare che l’inerzia possa incanalarsi sul versante romagnolo è invece ancora una volta Campobasso a uscire. Il clic è nel rimbalzo offensivo con canestro di Giulia Ciavarella che imperversa sui cinque minuti extra e consente alle magnolie di poter festeggiare nuovamente coi propri supporter (ancora una volta sold-out le tribune del PalaVazzieri) in quella che è ormai l’epopea di cavatiell e tracchiulell.
SABATELLI ORGOGLIOSO A fine gara, per coach Mimmo Sabatelli, la soddisfazione è ampia e assoluta. «Ho vissuto davvero tante, tantissime emozioni. In questo match ci siamo sbloccati anche in attacco – spiega – pagando un po’ in difesa, com’era normale che fosse. La squadra è stata abile a non disunirsi e mollare quando Faenza è rientrata e ci ha portato al supplementare. In quei cinque minuti ho visto una reazione notevole ed una volta in più si è confermato come questo gruppo possa contare su giocatrici in grado di accendersi tutte e di poter essere protagoniste. Ora ci godiamo questo successo, che ci dà ulteriore serenità in considerazione dei quattro punti di distacco in classifica. Non immaginavamo minimamente, a questo punto, di poter avere questa classifica e questo distacco. Dalle prossime ore, però, dovremo essere bravi a resettare tutto e rimetterci all’opera in vista della prossima contesa».
OBIETTIVO DOPPIA CIFRA A questo punto, per le rossoblù, c’è forte la volontà di portare la propria ‘striscia’ di successi consecutivi in doppia cifra. Superando Faenza, le campobassane sono riuscite ad infrangere un tabù della passata stagione contro una squadra contro cui non avevano mai vinto nel torneo d’esordio. E domenica si va a Civitanova Marche, altro team, quello in cui milita l’ex Di Pasquale, risultato indigesto nell’avvio di quest’avventura, ma superato durante il precampionato proprio in esterna. I #fioridacciano andranno in riva all’Adriatico, forti anche del sostegno dei propri supporter che hanno già riempito un torpedone e sono pronti ad aumentare il numero delle presenze. Di questo passo, provare a cancellare dalla testa un altro ricordo infausto è più di una semplice intenzione.

Giulia Manzotti AndrosBasket
Vittoria molto convincente per AndrosBasket, che al PalaMangano stende Selargius col netto punteggio di 90-51 e torna alla vittoria interna che mancava dallo scorso 13 ottobre.
Un risultato importante, ottenuto contro una formazione attualmente in corsa per un posto ai Playoff, che tanto ha fatto soffrire formazioni di buonissima qualità. Un successo ottenuto con le solite situazioni di salute note da settimane: Cupido ancora alle prese con qualche problema fisico, Novati, Casiglia e Cutrupi fuori. Nel finale la buona notizia è che si rivede per qualche minuto Cappelli, recuperata in parte da un infortunio muscolare.
Di contro Selargius si presenta al completo, pur lamentando qualche acciacco e condizioni deficitarie di alcune giocatrici: sul campo c’è una squadra sola fin dall’inizio, con Palermo determinata e brillante. La formazione di casa che firma un 11-0 nei primi 3′ per mettere le cose in chiaro, poi continua a martellare con Miccio da tre e con Vandenberg da sotto, dell’australiana i punti che chiudono sul 25-12 il primo periodo.
Arioli con un paio di giocate di grande talento prova a sbloccare Selargius ma Miccio è scatenata con tre tiri dalla distanza che fanno lievitare il vantaggio palermitano. Scollina oltre i venti di scarto la formazione di coach Santino Coppa quando Manzotti mette la tripla del 46-24 che manda le due squadre al riposo.
La notizia migliore per AndrosBasket sono proprio le prove di chi, per problemi fisici e non solo, nelle scorse partite aveva fatto più fatica. Cupido chiude a 5, ma aggiunge 4 rimbalzi, 6 assist e 2 recuperi in una prova di grande sacrificio; Manzotti ne mette 16 in 27′ e dispensa 4 bellissimi assist (più qualche altro “regalo” purtroppo non sempre sfruttato); solita prova di grande maturità della capitana Verona: 14 punti, 7 rimbalzi e 7 assist. Il vantaggio di AndrosBasket lievita sul 70-39 a dieci minuti dal termine. Selargius tiene soprattutto grazie all’ex Manfrè, prestazione generosa la sua.
Ultimo parziale che vede ancora una volta un sapiente impiego delle giovani con Caliò, Tumminelli, Salamone e come detto anche Cappelli in campo. Tenace partita per le under di AndrosBasket, con Tumminelli che trova anche un punto su tiro liberi. Nell’ultimo quarto rimpolpa il suo score Vandenberg che chiude a 19 punti e 15 rimbalzi: la top scorer è invece Liliana Miccio a 22 e Palermo conclude sul 90-51, seconda miglior prestazione offensiva dell’anno e la terza nelle ultime due stagioni. Miglior prestazione stagionale per le palermitane nel tiro da dietro l’arco: 9/18 col 50% dove vale tre. Buon viatico verso il difficile match di domenica prossima a La Spezia, contro una squadra d’assoluta elitè.

Giulia Bernardini Athena
E’ stata la prima vittoria in trasferta, in casa della Medoc Forlì, per 69 a 76. E’ stata la prima volta che Athena Gruppo Stanchi ha vinto due partite di seguito. E’ stata la prima volta che ha superato il muro dei 70 punti segnati. Insomma tante cose buone in questa trasferta in terra romagnola. Ma che fa fatica.
Dopo tanti giorni a preparare l’attacco alla zona (perché fino ad oggi le forlivesi avevano difeso solo in questo modo) le ragazze di coach Bagnoli si sono presentate con una difesa individuale molto aggressiva a tutto campo che più che sorprendere Gelfusa e compagne ha rallentato la messa in moto dei giochi d’attacco e scombinato di conseguenza i meccanismo difensivi. Partenza lanciata di Forlì rintuzzata subito da Athena col primo tempo chiuso avanti di 5, 14 a 19 grazie al contributo di tutte le giocatrici di coach Goccia.
Ma il secondo quarto ha presentato subito quello che sarebbe stato il motivo guida del resto della gara: le romane a fare break e le romagnole a recuperare nel momento in cui le ospiti si sono convinte di aver chiuso la gara. Verrecchia è stata devastante in questa fase e la sua forza fisica e tecnica hanno consentito diversi allunghi ad Athena che però le troppe distrazioni difensive hanno lasciato campo libero ai tiri da tre delle padrone di casa. Così dal 20 a 28 si è passati al 30 a 34 di fine secondo quarto.
E dal 37 a 42 di inizio terzo periodo con Grimaldi di nuovo micidiale e Cirotti finalmente puntuale, al 51 a 52 dell’ultimo mini intervallo, sempre per quell’atteggiamento un pò ondivago della formazione romana non ancora così forte mentalmente al punto da chiudere una partita nel momento giusto.
Trascinata così ancora per dieci minuti, la gara ha visto prima il giusto sorpasso delle padrone di casa sul 55 a 54 dopo 1’30 dell’ultimo periodo, poi finalmente, dal 59 a 61, l’Athena Gruppo Stanchi è sciolta grazie a qualche urlo in mezzo al campo del suo capitano, Giulia Bernardini. Ed allora le ragazze in maglia blu hanno trovato il modo di andare sempre a canestro nel modo giusto e con tante diverse soluzioni. I due canestri che hanno sigillato la gara sono stati quelli di Piacentini per il 61 a 67 a 3′ dal termine e la tripla di Raveggi dall’angolo destro dell’attacco romano ad 1’07” per 63 a 74.
Il commento di coach Francesco Goccia “Sapevamo perfettamente che la gara ci avrebbe messo di fronte alle difficoltà così come è stato con Pistoia per noi domenica scorsa, Forlì col cambio di allenatore voleva sfruttare il fattore campo. Hanno giocato a uomo a tutto campo in modo molto preciso ed aggressivo. Noi siamo stati bravi a non farci prendere dal panico. La panchina ci ha dato tanto, complimenti a Marta Verrecchia che dal primo pallone è entrata con la testa giusta e ci ha aiutato a fare un break pesante. La vittoria ci ha sbloccato ci permette di andare a Cagliari con una situazione di classifica migliore, con la testa più sgombra e con la consapevolezza che il lavoro che stiamo facendo sudando e faticando in palestra sono la strada giusta. Sono contento specie per le ragazze che vedono ripagate con le vittorie il lavoro che stiamo facendo dal 26 agosto anche quando non arrivavano le vittorie. La loro voglia di vincere è sempre stata la rotta che ci ha guidato”.

Fanola San Martino
Con una grande prova di squadra, il Fanola supera l’Itas Alperia Bolzano e ritrova una vittoria che fra le mura amiche mancava dalla seconda giornata. È il quarto successo stagionale per le giallonere, autrici di una splendida partita contro una squadra che veniva da 5 vittorie in 6 gare, e – cosa più importante – con un contributo prezioso da parte di tutte le dodici giocatrici scese in campo, ognuna delle quali capace di andare a segno.
In avvio Pasa e Baldi rispondono a Bungaite, e dopo 4′ il Fanola è già avanti 9-4. Le Lupe mordono in difesa e sono reattive sulle palle vaganti, ma pagano il divario di centimetri a rimbalzo: è l’ennesimo extra possesso a dare a Mancabelli la palla del sorpasso (10-11). Dall’altra parte però Crocetta si fa trovare subito pronta con la tripla che restituisce l’inerzia alle giallonere, avanti 18-16 alla prima pausa.
La pivot lituana Bungaite è già in doppia cifra con il canestro del 20-20, a cui Amabiglia e Milani rispondono tuttavia con due bombe (le Lupe tirano 6/8 da tre nel primo tempo, 10/16 alla fine), per il 28-24 del 14′. Il terzo fallo di Baldi non è una buona notizia per coach Valentini, anche perché consente a Gualtieri il 2+1 del nuovo controsorpasso, sul 30-31. In più le ospiti possono contare su una Fall autrice di canestri pregevoli, e salgono sul 33-37. Ma un 4-0 di Profaiser nell’ultimo minuto fa sì che si vada al riposo lungo sul 37 pari.
Al rientro, il Fanola riparte subito benissimo con Beraldo e Bergamin, anche se dall’altra parte Mancabelli trova la prima tripla di serata per le ospiti. Le padrone di casa però sono in ritmo, e ancora con una sontuosa Amabiglia (per lei season high con 13 punti) salgono sul 49-42 al 27′. Sono poi due canestri della neo entrata Rosignoli a portare per la prima volta le Lupe oltre la doppia cifra di vantaggio: 55-44 a ridosso dell’ultima pausa.
È il momento decisivo, le padrone di casa sono in striscia e trovano il break con cui scappare via: un 12-0 firmato Boaretto, Beraldo e Profaiser vale addirittura il +20 sul 69-49 (36′). La strada è ormai in discesa per il Fanola, che andrà a chiudere con 77 punti a tabellone e con la vittoria da dedicare a Chiara Meroi, in stampelle a bordocampo per sostenere le compagne.