Pesaro, 16 dicembre 2018 – Era un bel test per la VL la partita contro la Vanoli per saggiare le proprie ambizioni nel campionato dopo le ultime belle prestazioni, ma l’esame contro la Vanoli ha portato ad una sonora bocciatura per i ragazzi di coach Galli.
Di fronte ad una Vanoli attenta e concentrata fin da subito e per tutti i quaranta minuti, la VL non è riuscita a mettere in mostra la grinta e l’agonismo che nelle ultime quattro partite le avevano portato in dote tre vittorie ed una sconfitta in volata nell’ultimo match di campionato in quel di Avellino; per i pesaresi sarà quindi meglio mettere da parte, almeno per il momento, ogni velleità di pensare a qualcosa di più che una semplice salvezza e, per l’appunto, ritornare a guardarsi alle spalle.
Ad onore del vero va detto che oggi la VL era di fronte ad una delle migliori squadre del campionato; la Vanoli non avrà certamente il pedigree di squadre come Cantù o Virtus Bologna (per citare due quadre battute recentemente dai padroni di casa) ma al momento è nettamente superiore, potendo contare su un roster completo, con talenti individuali come Crawford, giocatori duttili come Aldridge, lunghi dal gran potenziale come Mathiang e, dulcis in fundo, sulla grande esperienza di un Diener che oggi è stata una vera e propria delizia per gli occhi, sciorinando a lungo la classe di un tempo.
I numeri ‘altra parte sono stati impietosi, con la VL letteralmente ubriacata dai ritmi imposti da coach Sacchetti e mai in grado di mettere in difficoltà i suoi avversari con delle contromosse adeguate e trovandosi sul groppone le bellezza di 35 punti subiti al 10° minuto, 66 a metà gara, 94 al 30°; è stata una Vanoli che ha segnato costantemente 30 punti a quarto, trovandosi alla fine con sette uomini in doppia cifra e distinguendosi non solo per la prestazione balistica d’eccezione ma anche per una difesa che, nonostante i più di 100 punti subiti, ha messo molta pressione sugli avversari soprattutto sotto i tabelloni.
Come si diceva, i ragazzi di Galli si sono fatti ubriacare dai ritmi forsennati imposti dai ragazzi di Sacchetti e, pur riuscendo ad avvicinarsi a distanza di tiro in un paio di occasioni nel corso dei saliscendi vertiginosi dei primi due quarti, non hanno mai dato l’impressione di aver ripreso il controllo della partita dopo averne lasciato fin da subito le redini alla Vanoli, libera di giocare alla maniera che le è più congeniale.
Vanoli che a tratti è sembrata mettere in campo una riedizione della terribile Sassari che coach Sacchetti riuscì a portare allo scudetto, facendo del corri e tira un vero e proprio credo; ed anche Travis Diener, forse un po’ aiutato in questo da una difesa della Vl a dir poco rivedibile, per un sera è sembrato essere riuscito a tornare a quello imprendibile di qualche anno fa, smazzando assist, segnando punti ma, soprattutto, guidando i suoi con una sicurezza mai scalfita dalla difesa avversaria.
Dopo il canestro quasi immediato di Mockevicius, la Vanoli prende subito il largo, basando il proprio allungo sull’asse play – pivot: mentre Ruzzier segna 8 punti in pochi minuti, il centro Mathiang spadroneggia sotto i tabelloni sia a rimbalzo difensivo che offensivo
La VL sprofonda già a -10 dopo, non avendo niente da opporre agli avversari, con un Blackmon che sarà piuttosto deludente per tutto il corso del primo tempo; la Vanoli arriva anche al +14 (4-18) dopo soli 4 minuti, quando però Mathiang viene richiamato in panchina, avendo già commesso due falli, così a quel punto Pesaro riesce un po’ a scuotersi.
Sono Mockevicius e McCree a guadagnare falli importanti sotto canestro ed a procurarsi i tiri liberi con cui la VL riesce a frenare l’emorragia ed a rientrare in partita nel giro di pochi minuti; a poco meno di 4 minuti dalla fine i padroni di casa sono addirittura sul -2 (18-20), ma poi è Diener, entrato al posto di un Ruzzier un po’ calato dopo l’ottimo inizio, a riportare Cremona sui binari giusti.
Il play italo–americano con assist e punti propizia il break finale con cui la Vanoli va al primo riposo di nuovo con un congruo vantaggio (23-35) ed anche al ritorno in campo continua a guidare sapientemente i suoi; subito gli ospiti ritornano sul +14 ma poi subiscono un controbreak che Pesaro ottiene affidando quasi tutte le sue speranze alla grinta di McCree.
L’ala americana, pur non dando spettacolo come al solito, è autore di una prova alquanto concreta, continuando a guadagnarsi falli e tiri liberi e così la Vl dopo soli 3 minuti è di nuovo a -4 (35-39); si tratta però di un fuoco di paglia, perché McCree non trova compagni sulla stessa lunghezza d’onda, se non in Mockevicius, mentre la Vanoli, dopo un momento di pausa, riprende a macinare il suo ritmo con un Demps che nel finale entra come una lama nel burro nella difesa avversaria e permette ai suoi di chiudere il primo tempo di nuovo con un buon margine (53-66)
Il secondo tempo si apre ancora con un canestro di Mockevicius, ma poi la Vanoli prende di nuovo il largo raggiungendo, nel corso del parziale anche il massimo vantaggio sul +24 (65-89) a 3:14 minuti dalla fine; nel mezzo c’è stato anche il quarto fallo di Mockevicius che non ha certo aiutato i seppur labili propositi di rimonta dei ragazzi di coach Galli, ma comunque ci ha pensato ancora l’ottimo Demps a non lasciare troppe speranze ai biancorossi di casa con 7 punti importanti nel terzo quarto.
Si arriva così all’ultimo intervallo con la Vanoli ancora avanti con un ampio margine (71-94) e con le residue speranze di Pesaro che vengono immediatamente affossate con l’inizio dell’ultimo quarto, visto che al risveglio tardivo di Blackmon rispondono ancora Demps e Crawford con canestri fondamentali che non consentono alla VL di avvicinarsi più di tanto.
Il quarto è così l’occasione per Blackmon di mettere insieme un tabellino tanto buono quanto bugiardo ed a Mockevicius di farsi apprezzare dai propri tifosi non solo con i 15 punti segnati in 10 minuti ma anche per la tenacia e l’abnegazione messa in mostra fino all’ultimo; la partita termina così con cifre da partita Nba di regular season, come testimonia il punteggio finale di 106-122 e l’incredibile statistica che vede la Vanoli tentare 40 tiri da tre, mettendone a segno ben 20.
Fortunatamente per la VL il calendario mette in programma domenica prossima una nuova partita interna, seppur contro l’ostica Trento, per provare immediatamente a riprendersi; la Vanoli, dal canto suo, con questa vitoria conferma alla grande il suo ruolo di più bella realtà di questo avvio di campionato, ponendo una bella ipoteca sul suo accesso alla F8 di Coppa Italia e mandando un chiaro messaggio a tutte le sue dirette rivali per il prosieguo del campionato.
Sala Stampa
Massimo Galli
In questo campionato se non si prova a piegare le gambe ed a difendere non si può pensare di vincere; mi devo assumere le mie responsabilità perché se la squadra non è arrivata pronta all’appuntamento è stato perché non sono riuscito a trasmettere ai ragazzi quello che volevo da questo match, ovvero un’adeguata intensità e vivacità. Con questo non dobbiamo togliere meriti a Cremona che, lo ribadisco, per me in questo campionato è chiaramente la terza forza insieme a Varese dopo Milano e Venezia. Tornando al match, purtroppo è venuta fuori una partita simile a quella che noi abbiamo disputato in precampionato proprio contro di loro; dovevamo sicuramente tenere più bassi i ritmi ma, al di là dei nostri demeriti in difesa, bisogna tenere conto del fatto che i miei ragazzi non hanno ancora quell’esperienza e quel background necessari per sapere che contro una squadra come la Vanoli non bisogna rispondere al loro ritmo.
Meo Sacchetti
Abbiamo creato questo gap importante fin da subito e poi non siamo mai riusciti a spezzare in due la partita, ma abbiamo sempre tenuto un cuscinetto di sicurezza; oggi in effetti abbiamo messo in mostra finalmente delle percentuali al tiro da tre consone alla caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione, cosa che fin qui nel nostro campionato non ci era sempre riuscito. La prestazione di Demps è quella di un ottimo professionista che sa che nel corso della carriera possono verificarsi delle situazioni in cui si viene messi in discussione, come è accaduto da noi con l’arrivo di Stojanovic. Sono ancora convinto che dobbiamo guardarci le spalle: questo è un campionato strano in cui in poche giornate possono ribaltarsi le situazioni, basta vedere cosa ha fatto Pistoia dopo il suo inizio, mentre sono convinto che squadre come Torino e Trento, ora che sono al completo e con i nuovi acquisti, risaliranno inevitabilmente la classifica.
VL Pesaro – Vanoli Cremona 106-122
Parziali: 23-35; 30-31; 18-28; 35-28
Progressione: 23-35; 53-66; 71-94
Mvp: i numeri di Crawford e, soprattutto, di Demps, sono eccezionali, ma questa sera una menzione speciale va Travis Diener, che non ha più l’età per mettere insieme le statistiche di un tempo, ma che oggi per quasi tutto il match ha dispensato classe ed esperienza come ai bei tempi, consentendo ai suoi compagni di non temere mai seriamente per un eventuale rimonta di Pesaro
Wvp: i numeri messi insieme alla fine (27 punti con 11/18 al tiro) alla fine lo premiano, sicuramente di più di altri compagni come Murray ed Artis, ma James Blackmon si è fatto vivo nel match quando ormai i buoi erano irrimediabilmente scappati e, visto il suo status di stella designata della squadra in coabitazione con McCree, non può essere accettabile la sua eclissi nei primi tre quarti di gara
Spogliatoi
Galli: in questo campionato se non si prova a piegare le gambe ed a difendere non si può pensare di vincere; mi devo assumere le mie responsabilità perché se la squadra non è arrivata pronta all’appuntamento è stato perché non sono riuscito a trasmettere ai ragazzi quello che volevo da questo match, ovvero un’adeguata intensità e vivacità. Con questo non dobbiamo togliere meriti a Cremona che, lo ribadisco, per me in questo campionato è chiaramente la terza forza insieme a Varese dopo Milano e Venezia. Tornando al match, purtroppo è venuta fuori una partita simile a quella che noi abbiamo disputato in precampionato proprio contro di loro; dovevamo sicuramente tenere più bassi i ritmi ma, al di là dei nostri demeriti in difesa, bisogna tenere conto del fatto che i miei ragazzi non hanno ancora quell’esperienza e quel background necessari per sapere che contro una squadra come la Vanoli non bisogna rispondere al loro ritmo.
Sacchetti:
Giulio Pasolini