Il Pistoia Basket 2000 informa che, a seguito di quanto emerso dopo la partita contro Pesaro, il presidente Massimo Capecchi e il consigliere di amministrazione Roberto Maltinti saranno ascoltati dalla Procura Federale nei prossimi giorni.
Eco cosa aveva detto il presidente Capecchi domenica sera dopo la partita:
“Chi mi conosce sa quanto io non vorrei essere qui adesso, anche perché a fine partita è giusto che parlino gli allenatori e i giocatori. Quanto successo stasera però è, dal nostro punto di vista inaccettabile. Se dobbiamo retrocedere -sono le parole del presidente biancorosso- vogliamo farlo sul campo e per i nostri demeriti, non per gli arbitraggi o perché ci sono squadre che giocano a settimane alterne a seconda degli stipendi pagati o non pagati, o ancora perché c’è chi fa giocare giocatori pagati da altre società. L’arbitraggio di questa sera, in particolare, è stato assolutamente intollerabile: non lo accettiamo, perché in una partita del genere, una differenza di diciassette tiri liberi a favore di Pesaro è ingiustificabile e inspiegabile. Pretendiamo rispetto -conclude Capecchi- perché siamo, e parlo a nome di tutta la società, persone serie“.
Legittima rabbia dopo una sconfitta così importante nella corsa verso la salvezza. Legittimo – secondo il parere di ognuno – lamentarsi degli arbitri essendo uno degli sport più diffusi in Italia in ogni sport. Meno legittimo secondo chi scrive, lanciare segnali più o meno criptici tipo :perché c’è chi fa giocare giocatori pagati da altre società”. Che vuol dire? Potrebbe anche essere una cosa legale o no? Se non lo fosse io credo che la sala di una conferenza stampa non sia il luogo adatto per un accusa del genere se non si va fino in fondo. Perché il presidente Capecchi non ha fatto nomi e cognomi? Sapeva che sarebbe andato incontro all’indagine federale? Certo che lo sapeva. Ed allora? Gli toccherà spiegare questa volta fino in fondo a meno di non fare una brutta figura e prendersi una severa punizione per sè e forse per la società.
Voglio dire: se si lancia un sasso così grosso nello stagno che lo si faccia con la consapevolezza di quello che si sta facendo e si faccia tutto quello che serve. Altrimenti silenzio o si faccia una bella denuncia alla Procura federale. In silenzio lasciando che chi deve possa svolgere le indagini con tranquillità. Altrimenti anche l’uscita del presidente Capecchi sarà stata la solita “rosicata” per la sconfitta.
Eduardo Lubrano