“Mercoledì, a causa del maltempo, abbiamo dovuto annullare l’amichevole con Crema – afferma il coach della CA Carispezia, Marco Corsolini – però prontamente sostituita con una contro una formazione maschile. Amichevole che ci è stata utile perché Bologna ha un modo di giocare molto più simile al basket maschile, fatto maggiormente di fisicità, flusso, penetra e scarica e meno di blocchi. Noi e Bologna siamo due squadre molto diverse nel modo di prendere vantaggi, che possono però mettersi in difficoltà reciprocamente coi rispettivi attacchi. A spuntarla sarà chi reggerà meglio in difesa. Questa è una delle partite più belle dell’anno, sarà tirata come all’andata, e speriamo in una grande cornice di pubblico, perché abbiamo bisogno di supporto e perché le ragazze se lo meritano. Noi arriviamo pronti e preparati ad un match importantissimo, sebbene con qualche acciacco, considerando che Mori e Gioan non saranno della partita perché infortunate“.
A dirigere la gara saranno i signori Francesco Venturini di Lucca e Alessio Chiarugi di Pontedera (PI). La partita sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube della Cestistica Spezzina a partire dalle ore 18.

AndrosBasket Palermo
AndrosBasket Palermo ancora una volta in emergenza (come sempre, quest’anno)? Niente paura, vittoria 77-57 sulla Cestistica Savonese e nono risultato utile consecutivo in campionato.
Sfortunata, la formazione palermitana: oltre alla situazione delle lungodegenti Novati e Cutrupi, in settimana si ferma l’Under Tumminelli, venerdì invece brutta scavigliata per Vandenberg. Nonostante un mirabile lavoro per riabilitarla in poche ore, l’australiana non è in condizioni per giocare: c’è, nell’inusuale ruolo di pivot, il rientro di Verona non al 100%.
Insomma il rischio di soffrire, contro una squadra alta con almeno 3-4 lunghe vere, è tangibile: ma AndrosBasket non lo avverte. La squadra di coach Coppa trova tanti punti proprio pescando il suo capitano, mentre Miccio con la prima tripla s’iscrive alla partita e firma il 9-4. La reazione di Savona è affidata alla promettente Svetlikova e alle triple di Penz, ma è subito 18-12 dopo dieci minuti.
A inizio secondo quarto AndrosBasket prova ad allungare, Verona fa quattro punti di fila, poi ci pensano Miccio e Manzotti per il +12 (27-15). Le ospiti però non ci stanno, mettone pressione alle palermitane in area e aprono la scatola fuori: tre bombe di fila di Penz, Zolfanelli e Sansalone per il -3. Timeout per coach Coppa e la risposta non tarda ad arrivare, prima Cupido mette il +7, poi un “buzzer beater” da tre di Manzotti manda tutti al riposo sul 36-26.
Palermo continua a macinare gioco nel terzo parziale, con Savona che soffre soprattutto la fisicità di una pimpante Russo. Miccio, marcata strettamente, riesce a liberarsi e segna due volte, l’ultima con un gran canestro in sospensione per il 55-37 a fine terzo quarto. Coach Coppa sta già studiando le mosse per far rifiatare le senior più impiegate: nel terzo quarto ingresso per Casiglia (che giocherà 11′), poi 9′ per Caliò. Le due giovani rispondono bene: Casiglia regala un paio di assist e segna un bellissimo canestro, Caliò fa 3/3 dal campo per sei punti tutti frutto di ottime giocate. Nel periodo finale si vedono anche Cappelli (due punti in contropiede), Salamone e Gioè: per quest’ultima 31″ che valgono l’esordio in Serie A2, sicuramente una giornata da ricordare. Le giovani si divertono e fanno divertire mentre il punteggio lievita sul 77-57 finale: a fine partita sospiro di sollievo per tutti, dopo l’ennesimo duello con la sfortuna la formazione palermitana festeggia per la nona volta di fila. Nello score da sottolineare la prova da 23 punti, pur non al top della forma, di Verona; senza dubbio merita menzione anche la performance di Manzotti: 13 punti, 7 rimbalzi, 5 assist, 4 recuperi e 2 stoppate che mostrano la grande duttilità e la capacità d’incidere non solo coi punti a referto, un vero e proprio “jolly” da giocarsi nei momenti difficili.
All’interno della partita si è tenuto infine un nuovo appuntamento per la campagna d’informazione “Stavolta Voto”, che vede le nostre ragazze come vere e proprie testimonial in vista delle Elezioni Europee 2019. Ampia adesione presso il pointinformativo dedicato dalla nostra società alla campagna, il primo vero appuntamento casalingo al PalaMangano, dopo il “prologo” di due settimane fa.

coach Sabatelli e Bove a confronto Magnolia CB
To the moon and back. Ossia sino alla luna e ritorno. In quest’espressione idiomatica della lingua inglese è racchiuso – per certi versi – il sedicesimo successo in diciassette gare di campionato per il roster dei #fioridacciaio, gruppo leader in solitaria del girone Sud dell’A2. La Molisana Magnolia Campobasso doma, sull’inviolato parquet amico del PalaVazzieri, la resistenza del Ponte Buggianese e lo fa in una serata che ha un abbrivio non felicissimo per le rossoblù, capaci di trovare, dietro le indicazioni del proprio coach Mimmo Sabatelli e dello staff tecnico campobassano, le risorse per rigirare l’inerzia della contesa e dare vita ad un secondo tempo di grande sostanza in difesa e di assoluta efficacia in attacco (in particolare nel terzo quarto le molisane lasciano a soli quattro punti realizzati le proprie avversarie, mentre nell’ultimo periodo sono ben 26 i punti iscritti a referto dalle magnolie). L’INFERNO SOTTO I PIEDI Per una squadra come quella campobassana che, sinora, aveva fatto dell’approccio alle singole gare il proprio punto di forza, l’avvio è un po’ come un’equazione di notevole complessità. L’attacco campobassano batte in testa con diversi tiri aperti che non vanno a segno e anche la difesa lascia a desiderare col tiro di Bona che regala alle ospiti il massimo vantaggio (6-17). Coach Sabatelli prova a far ricorso alla propria falange veronese, inserendo prima Reani e poi Marangoni. Ed è in particolare l’esterna a ‘quadrare il cerchio’ tra le rossoblù riportando le sue sino al meno quattro del 13-17. PROBLEMI E SOLUZIONI L’inerzia pare sorridere ancora alle toscane in avvio di secondo periodo, ma da un nuovo svantaggio in doppia cifra (13-23) le rossoblù riescono a risorgere e con un parziale di 10-2 si riportano in scia alle loro avversarie con la tripla di Bove che significa il sorpasso sul 28-27. Da quel momento, in poi, tranne una parità a 29 con canestro di Giglio Tos, le toscane non riescono più a mettere la testa avanti ed un’altra tripla di Bove consegna il +4 del 37-33 all’intervallo lungo. ATMOSFERA PRECAMPIONATO Il rientro dagli spogliatoi ricorda molto quello che era il mood che aveva accompagnato le magnolie durante il precampionato. Con dieci minuti di autentica applicazione le rossoblù chiudono a doppia mandata la via del canestro alle proprie avversarie (primo canestro subito dopo oltre sei minuti), scrivendo prima un break di 8-0 in attacco e poi sigillando l’ingresso nell’ultimo quarto con due liberi di capitan Di Gregorio (in doppia cifra al pari di Porcu, Bove e Marangoni, quest’ultima top scorer del match a quota 20). CRESCENDO ROSSINIANO Dal più quattordici (51-37) del 30’ le rossoblù traggono forza per dare ancora più sostanza al proprio finale. La difesa continua ad essere serrata, in attacco si fa sentire anche Želnytė con due triple. Ciavarella è stopper aggiunto nella propria area e – sul finale – c’è spazio per tutte le rotazioni con l’ingresso in campo, nell’ordine, di Falbo, Sammartino e Mandolesi, capaci di prendersi minuti e soddisfazioni sul parquet. SABATELLI FIERO Così, a fine partita, per coach Mimmo Sabatelli c’è l’ennesima conferma delle qualità di un gruppo capace di farsi apprezzare sotto molteplici aspetti. «Il nostro inizio – discetta – è stato senz’altro problematico perché non riuscivamo a giocare come avremmo voluto e lì è subentrato del nervosismo. Le ragazze, però, ancora una volta sono state meravigliose perché hanno saputo rigirare l’inerzia della contesa. Nell’intervallo c’eravamo dati come obiettivo il tenerli ai cinquanta punti e siamo riusciti a rimanere in linea. Sappiamo che ci sono ulteriori dettagli su cui lavorare, ma intanto ci godiamo questo ulteriore referto rosa». FORLÌ ALL’ORIZZONTE Da calendario, per le magnolie – sabato sera – ci sarà la trasferta sul parquet del Forlì, formazione attualmente fanalino di coda del raggruppamento. Con certezza, però, nel cuore e nella testa della rossoblù c’è la voglia di dar vita ad un’altra gara di tutta sostanza, perché, al di là del ranking dell’avversaria, le campobassane vogliono proseguire nel loro percorso fatto di crescita di consapevolezze, sinonimo al momento di tante (ed esaltanti) soddisfazioni.

San Salvatore Selargius-Gruppo Stanchi Athena
Selargius voleva la rivincita e rivincita è stata: 79 a 52 il punteggio finale con il Gruppo Stanchi Athena, grazie ad un terzo quarto nel quale le ragazze sarde hanno piazzato un parziale di 25 a 5 che ha portato il punteggio dal 36 a 32 di metà gara al 61 a 37 dopo 30′.
Le energie della formazione ospite (priva di Bernardini,Grimaldi, Vignali e con Russo a mezzo servizio per una caviglia in disordine) non hanno retto all’urto delle atletiche e brave avversarie padrone di casa che con le solite Brunetti e Cicic, ben aiutate da Manfrè, Arioli e Lussu hanno costruito una vittoria che nel punteggio è più larga di quanto sembri.
Il Gruppo Stanchi Athena si è giovata nei primi due quarti di una grandissima Laura Gelfusa, 13 punti, e di Lilli Borsetti alla sua terza partita dopo 9 mesi dall’infortunio al ginocchio. E via via ha trovato punti da tutte le ragazze entrate in campo salvo Perrotti che dimostra come comunque lo spirito della squadra è quello di non lasciare mai una partita persa anche quando il punteggio dice il contrario.
Insomma primi due quarti ben giocati dalla squadra di coach Goccia, anche con un vantaggio a metà del secondo quarto, 24 a 27 e poi 28-30. Terzo quarto da dimenticare ed ultimo periodo più che dignitoso nel quale Gelfusa e compagne hanno cercato,riuscendoci, di non lasciare andare troppo oltre l’esuberanza di Selargius.
Il commento di coach Goccia:”Abbiamo iniziato molto bene giocando due tempi alla pari con Selargius. Nel terzo quarto loro si sono messe a zona e noi siamo andate in difficoltà. Ma su questo ci sono un pò di cose da dire: mi assumo la responsabilità perché in questo momento negli allenamenti stiamo privilegiando alcuni aspetti tecnici e non abbiamo lavorato molto sulla zona. Dopo due tempi Elisa Volponi aveva 4 falli e non possiamo disporre delle nostre tiratrici principali come Grimaldi e Bernardini, nè possiamo caricare di troppe aspettative Lilli Borsetti che sta tornando piano piano in forma. Tutto questo messo insieme a cominciare, ripeto, dalle mie scelte ha fatto sì siamo stati punti. D’altronde è anche vero il nostro obiettivo non è una partita ma la stagione per cui dobbiamo per forza concentraci sul medio-lungo periodo. Continueremo a lavorare sul nostro programma, non facciamo drammi rispetto a questa sconfitta perché comunque per tre quarti siamo stati pari alla squadra di casa. Da lunedì a testa alta come sempre prepareremo il prossimo impegno“.

BKProject Faenza
Con Ballardini ferma ai box, così come nel derby di andata, e Policari fuori per un lieve infortunio alla caviglia, Faenza vince comunque senza particolari problemi un derby che la vedeva nettamente favorita.
L’approccio della squadra è buono e dopo soli tre minuti siamo 8 a zero. Ma l’insidia maggiore di queste partite e di mantenere alta la concentrazione, fino alla fine. Infatti Faenza in difesa non morde e Forlì piano piano rientra fino al canestro di Pieraccini a due dalla fine che firma il pareggio sul 16 a 16. Faenza non segna più e con un canestro di Duca N. sono le ospiti che si aggiudicano il primo quarto sul 18 a 16.
La differenza dei due roster è evidente e ogni volta che Faenza spinge sull’acceleratore il divario si allarga. L’inizio secondo quarto e tutto di marca InfinityBio che mette a segno un parziale di 13 a 0 e sul canestro di capitan Caccoli a metà secondo quarto segna il massimo vantaggio a +11 sul parziale di 29 a 18.
Per Forlì è Zavalloni che prova a suonare la carica e in un momento di trans agonistica mette a segno 11 punti consecutivi che permettono alla Medoc di rientrare fino al meno sei sul 29 a 35. Il quarto lo vince comunque Faenza per 23 a 11 e si arriva all’intervallo lungo sul più dieci per le padrone di casa sul parziale di 39 a 29.
Ormai la partita è indirizzata nettamente a favore di Faenza, e Ballardini ne approfitta per dare minuti a tutte le componenti della squadra. Nel terzo quarto a tre minuti dal termine Soglia firma il più venti sul 56 a 36. Sul finale prima Ronchi poi Puggioni mettono a segno due triple per tentare di ricucire lo strappo ma il quarto si chiude comunque sul parziale di 21 a 16 per Faenza che può così iniziare l’ultimo periodo in vantaggio di 15 lunghezze sul risultato di 60 a 45.
L’ultimo periodo è senza storia, Forlì non ha più le energie per controbattere le Faentine e perde anche Pieraccini e Boni per 5 falli. Il quarto lo stravince Faenza per 23 a 7 e la partita si chiude sul il risultato finale di 83 a 52.