Come da regola delle manifestazioni ad eliminazione diretta anche la Coppa Italia di A1 della Lega Basket Femminile ha avuto la sua sorpresa: l’Allianz Geas ha battuto la favorita Elcos Broni,58 a 56, e si è qualificata per la semifinale che sabato 2 marzo alle 20.15 la vedrà opposta alla Umana Reyer Venezia. Prima alle 18.00 Passalacqua Ragusa – Famila Schio
La chiave dell’incontro, fisico e dagli attacchi non efficienti (Sesto tira da due col 42% e Broni col 36% mentre dall’arco rispettivamente 33% e 40%) eppure assai godibile, è la resistenza dell’Allianz Geas nella terza frazione nel momento di massima crisi in cui l’attacco e la mobile difesa di Broni sembravano inibire quasi del tutto l’uso delle principali armi rossonere, seguito poi dalla progressione offensiva frutto dell’energico lavoro delle esterne sestesi. Nella prima metà di gara le ragazze di coach Zanotti rimangono a contatto grazie ad una super Loyd da 14 punti in 11′ (saranno poi 16 con 8 rimbalzi, 3 recuperate e 20 di valutazione), ma subiscono nei frangenti centrali della partita la versatilità e la fisicità di Nikolina Milic (alla fine top scorer delle sue con 23 punti, 12 rimbalzi e 30 di valutazione) e le iniziative dalla distanza di una Laura Spreafico “in the zone” (al termine per lei 14 punti con 4 triple). A turno, diverse giocatrici di Sesto ricoprono ruoli importanti in differenti momenti: Brooque Williams, seppur in serata non di grazia al tiro, riesce sempre ad impensierire la difesa bronese; Giulia Arturi dimostra con eleganza di saper spezzare i break avversari e nel finale di tenere la testa freddissima; Costanza Verona comanda la carica della rimonta nonostante un approccio iniziale così così; Beatrice Barberis combatte senza respiro, con un continuo lavoro lontano dalla palla, e nel finale trova anche punti importanti; Sophie Brunner e Giuditta Nicolodi riescono a mettere in difficoltà il reparto interno delle avversarie con una presenza costante.
Coach Cinzia Zanotti, Allianz Geas “È stata una gara incredibile soprattutto perché ad un certo punto sembrava persa. Ripeto che siamo qui da ‘ripescate’: quello che volevamo era soprattutto far vedere di aver svolto fino a qui un buon lavoro. La partita di sicuro non è stata bella o spettacolare, però dietro è stato messo molto impegno: abbiamo fatto una buona difesa, in attacco non abbiamo convinto ma ci lavoreremo. All’intervallo il numero delle nostre palle perse ammontava a 11: la chiave della partita è stata anche riuscire a ridurre quel dato, soprattutto per quanto riguarda i palloni rubati direttamente dalle nostre mani“.
Beatrice Barberis, Allianz Geas: “Siamo arrivate qui da sfavorite però abbiamo lottato e ci abbiamo creduto dal primo all’ultimo minuto: credo che la nostra squadra abbia dimostrato di meritare questa competizione. L’unico modo per provare a fare il risultato era usare una grande quantità di energia, di grinta e di cattiveria agonistica: l’abbiamo fatto“.
*********************************************************************************************
Negli altri quarti di finale tutto come da pronostico. Il derby veneto tra l’Umana Reyer Venezia ed Fila San Martino di Lupari – padrona di casa – è stata vinta dalle venezianle ed è stata una “battaglia” conclusa sul 55-49.
Le squadre ci mettono un po’, esattamente 1’48”, a trovare la via del canestro, è Marshall a rompere il ghiaccio facendo subito esplodere il PalaLupe. Il primo squillo di Venezia (senza Gulich nella rotazione delle straniere) arriva col break che porta la capolista del campionato sul 10-4, firmato De Pretto e Sanders. A risvegliare un po’ le “Lupe” da un piccolo letargo ci pensano Marshall, Sandri e Pastore, controparziale di 0-6 per chiudere il primo quarto sul 10 pari.
Partita molto fisica, intensa, con le difese che la fanno da padrone e polveri bagnate da entrambe le parti (nella prima metà 1/10 da tre Venezia, 1/7 San Martino). Per metà seconda frazione si segna col contagocce, poi l’esplosione del match: Venezia allunga con Sanders, San Martino risponde con due grandi giocate di Marshall e Keys (19-20). Negli ultimi 90” della frazione Venezia gira qualche vite in attacco: quattro punti di fila di Carangelo, poi De Pretto firma il +5. L’ultimo acuto prima dell’intervallo, però, lo piazzano le giallonere, Marshall va dentro con la moto e mette il 25-22.
Rientro dagli spogliatoi che vede protagoniste le lunghe, da una parte e dall’altra: Melnika-Keys da una parte, Sanders-Steinberga dall’altra. San Martino è in partita, aggancia con un gioco da tre punti di Fietta, 31 pari, poi arriva a +4 con una “lacrima” di Marshall, che si ripete sullo scadere del terzo parziale trovando un angolo difficile di tabella, 35-41.
Nel momento migliore delle “Lupe” 6-0 di Venezia chiuso da Sanders, a rispedire indietro la squadra di Liberalotto ci pensa una tripla di Marshall da isolamento per il 41-44. Con la Reyer in difficoltà, ci pensano le fuori serie di Venezia, con le straniere Sanders, Steinberga e Anderson a fare gli straordinari per il 51-47. San Martino accusa il colpo e la formazione veneziana, con esperienza, ottiene la qualificazione alle semifinali: per Venezia 20 di Sanders con 11 rimbalzi, alla squadra di casa non bastano 19 di Marshall.
*******************************************************************************************
Tra Schio e Lucca ha vinto la prima ma non è una notizia. Lucca però ha fatto di tutto per provare il colpaccio e per poco non ci è riiuscita. Il 62-52 finale non racconta in alcun modo l’andamento di una gara condotta tatticamente in modo esemplare alternando tantissime difese e concedendo a Schio solo il 41% dal campo. A 3.07 dal termine Lucca inseguiva di un punto, poi qualche ingenuità biancorossa, la maggiore lucidità scledense e qualche fischio dubbio regalano la semifinale al Famila Wuber.
Il commento del coach toscano Lorenzo Serventi “Prima di tutto faccio i complimenti alle mie ragazze. Abbiamo fatto gara pari con loro mettendo tantissima intensità e convinzione come ci eravamo detti di fare. Siamo stati bravi a non mollare quando hanno provato a scappare e questo è un fatto positivo. Non sono tra quelli che cercano alibi o si lamentano degli arbitri ma stasera l’arbitraggio non mi è piaciuto, è stato penalizzante in qualche occasione, gli ultimi due falli a Bashaara e anche un fischio a favore di Crippa ci hanno messo in forte difficoltà. Adesso dobbiamo pensare a Battipaglia perché dopo una prova del genere dobbiamo stare lì con la testa e non mollare. Sarà una gara difficile, saremo già al pezzo da lunedì per evitare cali di tensione e prepararci al meglio.”
********************************************************************************************
La giornata è iniziata con la vittoria della Passalacqua Ragusa sulla Meccanica Nova Vigarano. Buona la prima per la squadra di coach Gianni Recupido che nei quarti di finale della final eight di San Martino di Lupari batte Vigarano col punteggio di 83-68 e si qualifica al turno successivo che la vedrà domani pomeriggio alle ore 18,00 contro la vincente dello scontro tra Schio e Lucca. Consolini e compagne partono fortissimo, mettendo a segno ben 29 punti nel primo quarto, poi controllano la partita anche se nel quarto periodo le avversarie si rifanno sotto sul -9. La Passalacqua a quel punto non perde la testa e vince meritatamente portando quattro giocatrici in doppia cifra: Harmon, Juster, Hamby e Consolini e volgendo già lo sguardo a domani. “Forse abbiamo iniziato un po’ troppo bene – commenta coach Gianni Recupido di Ragusa– diciamo che poi abbiamo fatto una fatica infinita a mettere la nostra energia sia attacco che difesa e abbiamo sofferto in una partita che loro hanno interpretato bene, giocando con grande leggerezza e aggressività ma noi sicuramente non gli abbiamo messo i bastoni tra le ruote. Questo ovviamente ha influito anche sulle rotazioni che avrei voluto fare nella seconda parte di gara e che non ho potuto fare ma l’importante è esserci. Domani sarà un’altra partita“.