Se c’è uno giocatore che può parlare di cosa sia la Coppa Italia di basket in carrozzina quello è certamente Matteo Cavagnini, 44 anni da Brescia, da 11 anni in forza al Santa Lucia di Roma. In Nazionale dal 1998, Cavagnini ha un palmares bellissimo da leggere nel quale ci sono 7 coppe Italia: una con la Briantea84 Cantù, una con il Padova Millennium e 5 con il Santa Lucia.
A lui abbiamo chiesto una presentazione delle 4 squadre che venerdì 22 e sabato 23 marzo si giocheranno la Coppa numero 25.
Cavagnini cominciamo con la favorita di tutti, l’UnipolSai Briantea 84
“In realtà più che essere la favorita di tutti è la squadra che sta dominando il campionato e la Coppa da anni. E’ decisamente la più forte, la più tecnica, la più fisica e decisamente ben organizzata. Ha giocatori intelligenti ed alcuni fuoriclasse. In questa sede mi piace sottolineare la bravura di Santorelli ed Ahmed per citare due giocatori che prendo ad esempio per tutta la squadra. Inoltre negli ultimi tempi hanno leggermente modificato il loro modo di giocare: da molto ragionato a molto in velocità, diventando se possibile ancora più bravi“.
L’avversaria dei brianzoli nella semifinale sarà il Key Estate GSD Porto Torres
“Gran bella squadra. Che basa il suo gioco sui ragazzi della Polonia: Bandura, Mosler e soprattutto – a parer mio – Mateusz Filipski, un campione straordinario capace di far canestro da metà campo e quindi di scombinare i piani di ogni difesa“.
Parliamo del Santo Stefano Avis
“Una formazione fisicamente fortissima. Con una difesa altrettanto forte e validissima, da testare certamente nelle partite decisive ma decisamente uno dei punti di forza della squadra. Una squadra completa con tiratori eccellenti e lunghi altrettanto buoni. Se devo dire un giocatore rappresentativo dico Sofyane Mehiaoui che conosco molto bene perché ha giocato per 4 stagioni a Roma“.
E poi c’è il Deco Group Amicacci Giuianova
“La tecnica soprattutto. Guidata quest’anno da Andrzej Macek che sta facendo una stagione super. E da Galliano Marchionni che per esperienza, qualità e bravura è uno ancora da Nazionale. Il gioco passa per loro due ed arriva facilmente anche ai lunghi, partendo da una buonissima difesa“.
Eduardo Lubrano