Roma, 11 agosto 2019 – Dopo aver elencato in questi giorni un discreto gruppo di pretendenti al titolo della prossima FIBA World Cup 2019, a partire da Team USA, per procedere poi con Lituania, Grecia, Francia finendo alla generazione di fenomeni della Spagna oggi riparliamo della retroguardia del ranking FIBA ma quella retroguardia che potrebbe anche stupire a patto che le cose vadano come meglio non si potrebbe: la Polonia!
La Polonia, 25° nel ranking FIBA, è sostanzialmente la stessa squadra degli Europei 2017. Quindi solidità e compattezza che si poggia su di un roster che gioca più o meno a memoria, anche con il vantaggio che le qualificazioni sono state giocate con una larga parte del team che andrà in Cina.
Comunque se è vero la tradizione ha un peso, la storia delle presenze della Polonia ai Mondiali è quasi nulla: solo una partecipazione, nel 1967 e chiusasi comunque con un lusinghiero 5° posto. In area FIBA Europe ovviamente le cose sono andate molto meglio per i biancorossi, 28 partecipazioni e tre bronzi: 1939, 1965 e 1967. Ma stiamo parlando di quasi tre ere fa cestisticamente parlando. Però da diverso tempo ad oggi la Polonia ha risalito la china e compiuto passi da gigante, come anche proprio l’Italbasket ha potuto verificare nel primo turno delle qualificazioni a questi Mondiali, all’andata ma specialmente al ritorno.
Come dicevamo quindi il coach statunitense e dell’Amburgo Mike Taylor ha riproposto ben 8 giocatori su 12 dell’ultima rassegna europea. Una nazionale esperta quella polacca che si affida soprattutto alle qualità balistiche dei tre esterni, Mateusz Ponitka, A.J. Slaughter ed Adam Waczinsky.
Inoltre cìè molta curiosità su questa Polonia, inserita nel Gruppo A con Costa d’Avorio, Venezuela ed i padroni di casa della Cina. Senza dubbio è il raggruppamento, almeno sulla carta, più debole o perlomeno incerto: una squadra africana, una sud-americana, una asiatica ed appunto una del vecchio continente che valgono rispettivamente il 64°, il 20°, il 30° e, come detto prima, la 25° posizione del ranking FIBA. Non esiste un vero favorito in questo barrage, anche se i padroni di casa ci tengono a ben figurare e questa Polonia può veramente aggiudicarselo.
Come potrà farlo questa Polonia? Innanzitutto cerchiamo di capire chi saranno i 12 che partiranno per Shangai e che dovrebbero essere questi sui 16 che Mike Taylor ha tra le mani in questi giorni. Lo starting five dovrebbe avere al 90% la regia affidata all’esterno-play dello Zielona Gora, Lukasz Koszarek, per due anni a Caserta in bianconero tra il 2009 ed il 2011, buon giocatore e dal tiro letale se in fiducia. Dopodicchè i biancorossi faranno di necessità virtù e giocheranno con altri tre piccoli – o presunti tali – ovvero l’americano di passaporto polacco e campione di Francia con l’Asvel Villeurbanne, l’ottimo AJ Slaughter in grado oggi di poter diventare un fattore in attacco se non curato a dovere ed i due swingman Adam Waczynski dell’Unicaja Malaga e Mateusz Ponitka, quest’ultimo che milita in VTB nel Krasnodar che assieme ad AJ Slaughter è il giocatore di maggior talento di questa nazionale. Come pivot ci sarà l’esperto giocatore dello Zielona Gora, Adam Hrycaniuk in quanto un certo Marcin Gortat ha dato forfait, come anche l’infortunato Maciej Lampe e saranno assenze indubbiamente pesanti.
In panchina è probabile che siedano il secondo play dell’Anwil che è Kamil Laczinsky. Come guardie ecco Karol Grusewski e Michal Sokolowski avranno di sicuro minuti importanti. Nel ruolo poi di quattro/cinque il veterano Aaron Cel che gioca in Francia con il Monaco mentre si sono alzate le quotazioni del giovane centro Aleksander Balcerowski del Gran Canaria ma, attenzione, ci sono per gli due posti l’ala-centro Krzysztof Sulima e il lungo Darius Wyka. Fuori dalla lista quindi il giovanissimo classe ’99 Lukasz Kolenda, Jakub Schenk, Mathieu Wojciechowski e Daniel Kulig.
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Giuseppe Pep Malaguti