Roma, 22 agosto 2019 – C’era una volta la pallacanestro italiana, o meglio, il mondo della pallacanestro italiana che era forte, vivido, resistente alle intemperie e soprattutto conosciuto e riconosciuto in Europa e nel mondo come un sistema solido, capace di poter potenzialmente “fare a botte” con il colosso calcio ed uscirne comunque a testa alta come sistema e popolarità. Il calcio, questo moloch preistorico e mastodontico che drena soldi ed attenzione al basket italiano. Oggi invece i paradigmi sono cambiati e di molto e la pallacanestro italiana quasi brancola in una sorta di anonimato non solo di comunicazione ma anche tecnico, eccezione fatta per le splendide ragazze del basket in Rosa che hanno mietuto questa estate successi a livello giovanile (sebbene nella semi solitudine comunicativa…), e per i ragazzi dell’U16F, terzi ad Udine pochi giorni fa.
Questi sono solo alcune delle note introduttive che han trattato in questa bella intervista Andrea Luchi, talentuoso e navigato manager di squadre come la Scavolini Pesaro e la Virtus Bologna di qualche anno fa in quasi 15 anni complessivi di esperienza professionale ed il Direttore di All-Around.net, Fabrizio Noto. Quindici anni in cui Andrea Luchi non ha solo lavorato per il basket e nel basket italiano, portando poi con sè questo bagaglio di conoscenze ad esempio nell’organizzare i Campionati del Mondo di Ciclismo su Strada UCI Toscana 2013.
Andrea Luchi può quindi rappresentare una grande e competente lente d’ingrandimento, che può mettere a fuoco questo periodo con quello vissuto prima da lui direttamente in prima persona e provare a raccontarci come si dovrebbe agire in Italia affinchè la pallacanestro non diventi sempre più per pochi eletti bensì uno straordinario, e vincente, veicolo sportivo di massa ma sostenibile, ovviamente e vincente come un tempo!
Buona visione e buon ascolto!