Shenyang (CHN), 25 agosto 2019 – Nel secondo match del Torneo pre-mondiale AusTiger l’Italbasket di Meo Sacchetti infila la quinta sconfitta consecutiva, contando quella di venerdì vs la Serbia ed il disastroso Acropoli della settimana scorsa, arrendendosi alla Francia di Monsieur Vincent Collet per 80-82 ma può recriminare su diverse cosucce.
Osservando la gara sempre e solo ringraziando lo streaming del canale televisivo francese RMC2 (viene da sorridere quando pensi che ti viene ripetuto dai Federales come un disco rotto che loro agiscono per amore ed interesse del movimento…), questa volta infatti l’Italbasket ha poco da rimproverarsi circa atteggiamento in campo e voglia di portare a casa la partita. Peccato però che i suoi limiti, che tutti conosciamo abbastanza bene, abbiano ancora una volta avuto la meglio sui pregi.
Oggi vs la Francia si è anche riusciti a limitarli per certi versi questi limiti ma, come oramai accade puntualmente da un pò di tempo a questo parte (sia con Pianigiani che con Messina ed oggi con Sacchetti), i difetti hanno il sopravvento o attraverso le scelte in attacco a dir poco infauste nei momenti cruciali oppure con errori in difesa marchiani, specie in gara punto-a-punto nel finale: le qualità dei giocatori in maglia Azzurra in questi ultimi 10 anni (seppur con un ovvio distinguo), le conosciamo bene, quelle sono e quindi ci si deve accontentare. Semmai dispiace osservare come sia possibile non avere più una squadra italiana densa di quel talento che una volta aveva dei picchi in alto strabordante, anche di cazzimma!
Comunque sia, oggi la gara il CT Meo Sacchetti l’aveva studiata molto bene. Avrà probabilmente detto ai suoi prima di entrare in campo:
“Cerchiamo di limitare lo strapotere dei vari Gobert, Poirier e Lessort cercando di stargli più “davanti” possibile spalle a canestro, accettando magari qualche tripla dai loro talentuosissimi bombardieri, se vanno, bravi loro; poi attacchiamoli di più, cercando anche il ferro puntando sul fatto che nel settore esterni non siano poi così più alti e più grossi di Noi (anzi…), e cerchiamo il fallo (caliamo un pietoso velo sul livello arbitrale…), possibilmente velocizzando ritmo ed intensità di trasferimento della palla verso la loro area compatibilmente con il minutaggio nelle gambe di Gigi e del Gallo.”
E le cose sono andate molto bene all’inizio della gara. L’Italbasket è partita calma e lucida appoggiandosi a Marco Belinelli (20 p.ti per lui), difendendo molto bene sul totem Gobert e lasciando ovvio spazio sull’arco e giù di lì. In attacco forse qualche erroruccio di troppo ma almeno la testa e le facce si sono viste come ai bei tempi, confortante insomma. Franzosi molto fisicati e più rapidi, oggettivamente ma quando è suonata la prima sirena, non è parso quasi vero che l’Italbasket fosse solo sotto di 2 sul 18-20.
Ma nel secondo periodo è arrivato un piccolo capolavoro azzurro, sempre stante alle recenti deludenti prestazioni: Italbasket sempre bella cazzuta in difesa, franzosi molto appariscenti e supponenti (sai che novità…), e via avanti sino ad un eloquente +9 molto merito di un ottimo, ottimo Amedeo Tessitori che sfruttava il rimbalzo in attacco procurato dagli attacchi al ferro ora di Alessandro Gentile (che probabilmente ha sul contratto il dover regalare letteralmente almeno tre possessi agli avversari di turno in questo pre-mondiale eh eh…14 p.ti per lui), ora di Dani Hackett o Jeff Brooks, cercando il tanto cercato post basso, più due triple di Hackett e Belinelli: 34-25. Ma quando coach Vincent Collet, che è franzoso ma che per contratto non può fare lo stupido, ha chiamato tempo imbufalito da cotanto scempio difensivo ed offensivo (ah, dove sei Boris Diaw con quelle tue mani fatate?), rientrando in campo i suoi ragazzoni hanno risposto alla grande: chiusura immediata di Gobert e Batum dal lato debole a raddoppiare sul mismatch in post basso in favore azzurro proprio con Ale Gentile e Jeff Brooks. Il risultato è stato un attacco Italbasket in panne perchè incapace di adeguarsi rapidamente alla mossa franzosa, contro parziale in un amen di 12-0 ed intervallo lungo sul 38-39 per loro.
Al rientro in campo però i franzosi hanno accellerato sin da subito, sfruttando sia un pò di deconcentrazione azzurra ma anche il maggior peso interno (ebbeh…), oltre che le bombe di un Fournier ispiratissimo (29 p.ti per lui alla fine…) e di un Batum quasi infallibile. Quì si è decisa la gara perchè i blues hanno imposto chili e centimetri e, come prevedibile con Gigi Datome e Danilo Gallinari (15 p.ti comunque per lui), in evidente affanno di ossigeno e quindi giustamente centellinati da coach Meo, l’attacco Italbasket ha toppato perdendo giri spesso anche dalla lunga che, con questa struttura di squadra, ha un peso decisivo nelle sorti dei risultati finali in campo. Ma passata l’alta marea, l’Italbasket ha ripreso a macinare ed alla fine del terzo periodo si chiudeva sul 57-65.
Quarto periodo e riscossa Italbasket ma sempre un passettino alla volta, un canestro alla volta quindi senza mai mettere sotto gli spocchiosi avversari. Così, mentre i franzosi continuavano ad affidarsi a gente poco pratica nell’arte del passaggio della sfera, l’Italbasket aveva in Awudu Abass un buon esecutore da fuori (peccato che il buon Awudu quando si avvicina al ferro pare si spaventi degli avversari), ma quando si arrivava al 63-66 ci si impappinava in modo puntuale, quasi scontato oserei dire, consegnando fiducia ed ossigeno ad una Francia che iniziava a capire che gli ultimi minuti sarebbero stato al calor bianco. Capitan Gigi Datome sempre molto attento nel come agire in campo (7 p.ti per lui), regalava il -2 con una delle sue triple da oltre i 6,75 (67-69), ma prima Rudby Gobert da sotto e dopo Evan Fournier con una tripla fantastica (71-77), metteva in sicurezza la gara per i franzosi. L’Italbasket questa volta reagiva ma penalizzata purtroppo dai liberi sbagliati da Hackett e dal Gallo, uno a testa, consegnava la vittoria ai cuginetti d’Oltrealpe, spegnendosi sul libero di Marco Belinelli errato volutamente sull’80-82 a -2″ di gioco dalla fine, nel vano tentativo di catturare un rimbalzo vincente e relativo ultimo tiro vincente.
Passi avanti dunque, buonissimi per questa Italbasket anche se continuare sul trend di qualche settimana era follia pensar. Alcuni numeri ad esempio sono confortanti come il minor tiro usato da tre contro la voglia di cercare più tiro da dentro l’arco (40 tiri da due vs i 19 da tre), e bene anche ai rimbalzi, addirittura 29 vs i 26 dei franzosi. Ma la cosa più importante è stato il vedere finalmente la faccia giusta, la voglia giusta, la determinazione giusta e questo è certamente un buon auspicio che domani, sempre alle 9:30 del mattino (e chissà su quale altro streaming…), sarebbe opportuno replicare per provare magari anche a vincere vs la Nuova Zelanda, match che chiuderà il Torneo AusTiger.
Prima di chiudere, menzione di merito ulteriore per Amedeo Tessitori. Per lui una gara positiva in attacco, 10 p.ti (frutto di azzeccate scelte a rimbalzo e non solo), ma anche ben 7 rimbalzi, segno che nonostante la stazza dei suoi avversari, il ragazzone non si è fatto intimidire, lottando contro centri, e che centri, da NBA. Menzione di demerito invece per Amedeo Della Valle. Rimane un mistero della scelta di Meo di portare lui e non Pietro Aradori, per lo meno perchè il neo-fortitudino qualche competizione di questo tipo l’ha già giocata nel suo passato. ADV al momento appare una foglia esposta al vento: per carità, gioca pure, si sbatte anche tanto in difesa ma quando si alza l’asticella contro avversari di stazza, lui purtroppo non si nota perdendo addirittura anche la confidenza nel suo tiro da fuori od ai liberi, la sua specialità.
Infine, probabilmente dopo oggi resteranno fuori dai 12 Ariel Filloy e Giampaolo Ricci, scelta che mi sento di condividere. Spiace per il ragazzone romano ma le sue partite in attacco non sono apparse eccelse, inoltre la sua mobilità non appare al massimo mentre il paisà, reduce da una stagione per niente brillante, sembra aver smarrito il sesto senso magico del gioco che spera di ritrovare a Venezia in stagione.

Ottimo Amedeo Tessitori oggi vs Poirier in questa foto da FB Italbasket
Sala stampa
Meo Sacchetti
“Anche stasera un po’ meglio. Nei momenti bui, e ce ne sono stati nel terzo quarto, non riusciamo ad accendere la luce e su questo aspetto dobbiamo migliorare. Ogni tanto perdiamo la fiducia e dobbiamo faticare per riconquistarla. Nei finali punto a punto, quando un tiro può entrare e un altro no, può succedere di tutto. La tripla di Fournier ha messo più di un possesso tra noi e loro e questo gli ha consentito, a conti fatti, di portare a casa il match”.
Danilo Gallinari
“Altra bella partita, combattuta fino alla fine e con parziali da una parte e dall’altra. Non abbiamo sfruttato al meglio la nostra arma migliore che è il tiro da fuori ma nel complesso qualche passo avanti si è notato. Ora ci concentriamo sulla Nuova Zelanda”
Alessandro Gentile
“Partita tirata. Abbiamo fatto un altro step in avanti. Ci manca ancora qualcosa ma possiamo lavorare su molte cose positive viste stasera. La strada è quella giusta e proveremo a confermarlo domani contro la Nuova Zelanda nell’ultima amichevole prima dell’inizio del Mondiale”.
Italia-Francia 80-82
Parziali: 18-20, 20-19, 19-26, 23-17
Italia: Della Valle 1, Belinelli* 20 (4/6, 2/4), Gentile 14 (7/13), Biligha* 2 (1/2), Vitali L. 2 (1/2, 0/1), Gallinari* 15 (2/2, 0/5), Hackett* 4 (0/5, 1/3), Filloy ne, Brooks (0/2, 0/1), Tessitori 10 (4/5), Abass 7 (1/2, 1/2), Datome* 5 (1/1, 1/3). All: Sacchetti R.
Francia: Okobo 2 (1/2), Batum* 10 (1/2, 2/3), Fournier* 29 (7/10, 3/5), Maledon, De Colo 12 (4/5, 0/3), Poirier 5 (1/3), Albicy* (0/1, 0/1), Labeyrie* 5 (1/2, 1/1), Lessort 3 (0/1), Gobert* 13 (5/6), Toupane 3 (0/2, 1/2), Lacombe. All: Collet V.
Tiri da due: Ita 21/40, Fra 20/34; Tiri da tre: Ita 5/19, Fra 7/15; Tiri liberi: Ita 23/28, Fra 21/32. Rimbalzi: Ita 29 (7 Tessitori), Fra 26 (5 Batum). Assist: Ita 11 (3 Datome, Hackett), Fra 11 (4 Okobo).
Usciti 5 falli: Hackett, De Colo
Antisportivo a Luca Vitali (49-56)
Arbitri: Sasa Maricic (SRB), Xin Geng Wei (CHN), Martin Davison (NZL)
Spettatori: 1.500
Fabrizio Noto/FRED