Roma, 28 agosto 2019 – Se qualcuno all’interno del clan Italbasket avrà avuto più di qualche dubbio dopo la batosta (con figuraccia), del team Azzurro vs la Nuova Zelanda, al 38° posto nel ranking FIBA, allora si dovrà avere paura o no delle Filippine che al momento occupano il 31° posto nello stesso ranking?
Le Filippine è una nazionale amatissima nel proprio Paese. La pallacanestro nell’arcipelago asiatico è veramente lo sport nazionale e viene praticata ovunque: dai campetti dei villaggi alle palestre delle città più importanti, in particolare nella capitale Manila, in crescita dagli anni ’50, da quando gli americani han portato il basket in patria. Ma aldilà della passione che le Filippine hanno in patria da anni, dopo i due turni di qualificazione alla FIBA World Cup 2019 si sono classificati al 4° posto e per differenza canestri, nei confronti del Libano, guadagnando in tal modo l’accesso ai mondiali.
Attenzione però, pur non essendo una squadra teoricamente fortissima (anzi…), le Filippine è una squadra molto esperta con quasi tutti atleti abbondantemente sopra i 30 anni. Il giocatore di maggior importanza, al quale tutta la nazionale di affida, è l’americano naturalizzato filippino Andrey Blatche. E’ la stella della squadra, inoltre il centro ex NBA ha sempre ben figurato anche nelle ultime uscite. Inoltre sono ben 11 i giocatori della lista che hanno disputato l’ultima PBA Governors’ Cup (il campionato filippino), con la vittoria del San Miguel Beermen e che è terminata solo a luglio, fattore questo che potrebbe condizionare anche le prestazioni nella rassegna mondiale dei tricolori asiatici. Comunque ci sarà un’assenza di rilievo che avrebbe dato ulteriore interesse a questa squadra, ovvero il play-guardia dei Cleveland Cavaliers Jordan Clarkson.

Andray Blatche, forte centro delle Filippine
Ma perché? Semplice, perchè dalla FIBA non è giunta nei tempi utili la documentazione per permettergli di scendere in campo in competizioni internazionali. L’unica eccezione in questo senso si è verificata lo scorso anno, ma grazie alla NBA, e non alla Federazione internazionale: la lega professionistica americana, infatti, gli aveva concesso un permesso speciale per poter giocare con la maglia dei Gilas.
Comunque sia la squadra di Coach Yeng Guiao è inserita nel Gruppo D con Angola, Serbia ed ovviamente Italbasket.
Il presumibile starting five sarà composto dal minuscolo play Marc Barroca; la guardia tiratrice Roger Pogoy; lo swingman Gabe Norwood e i due centri Andray Blatche e Japeth Aguilar. La panchina però ha due giocatori di buona qualità: il centro June-Mar Fajardo e l’ala Troy Rosario. Completano il roster il pivot Raymond Almazan; i play Kiefer Ravenna e Paul Lee, la guardia Jaymar Perez e l’ultimo arrivato Robert Surname.
Ci sono comunque anche assenze di rilievo come il play Jayson Castro Willian e la guardia Marcio Lassitier.
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Giuseppe Pep Malaguti