Parma, 15 settembre 2019 – La Pallacanestro Trieste disputa un match tutto sudore e difesa e battendo per 58-51 la OpenJobmetis Varese conquista il primo posto alla “Scipio Cup – Memorial Matteo Bertolazzi”.
Giuliani che alla fine del torneo offrono una prestazione convincente soprattutto dal punto i vista difensivo, subendo poco più di cinquanta punti e mostrando una faccia “giusta” nella propria metà campo, risultando concreti specialmente nei minuti finali. Per Varese delusione invece, l’arma principale di coach Attilio Caja questa volta fa cilecca perchè Trieste fa meglio di lei! Ma siamo ancora in precampionato e non bisogna enfatizzare troppo vittorie e sconfitte, sebbene facciano sempre meglio le vittorie..
Primo periodo, inizio nel segno di Dequan Jones, che parte con due schiacciate potenti e coach Caja chiama subito time out: Elmore ci mette pressione difensiva e ottiene discreti risultati ma capitan Ferrero, con cinque punti di fila, porta Varese avanti sul 4 – 8. Le bombe di Mitchell e Justice, entrato al posto di un Cavaliero gravato di due falli, pareggiano il conto e il primo periodo scorre in sostanziale equilibrio, fra l’ottimo impatto a rimbalzo di Mitchell, le zingarate di Fernandez e le conclusioni pesanti di Natali e Vene, che pareggiano il punteggio a quota 16-16.
Secondo periodo, si accendono gli attacchi, pare…Sia Varese che Trieste colpiscono dalla lunga distanza; Dequan Jones è il protagonista per i biancorossi, con due triple ed uno “step back” di ottima fattura. Dall’altra parte, però, due conclusioni pesanti di Tambone tengono sempre Varese avanti, prima dei liberi di Cavaliero che pareggiano a quota 32-32, in un match comunque povero di canestri, nei primi venti minuti.
Terzo periodo, la sterilità offensiva delle due formazioni prosegue, complice il gran caldo all’interno del PalaCiti, le percentuali si abbassano ulteriormente. Jones piazza un paio di canestri, ma dall’altra parte Varese è brava a rimanere avanti, fra la vivace regia di Tambone e sette punti di un Simmons molto attivo nei pressi del ferro. Il team di Dalmasson fa fatica a segnare, specialmente da fuori, poi è Da Ros a trovare quattro punti provvidenziali, che permettono ai biancorossi di rimanere in scia, sul 42-45 al 30’.
Quarto periodo, Tambone inaugura l’ultimo quarto con un tiro dalla lunga distanza (42 – 48), ma Matteo Da Ros estrae dal cilindro un paio di canestri dei suoi. Nonostante le percentuali siano ancora molto basse, l’agonismo e l’intensità non mancano: i lombardi riescono ad andare avanti sul 48 – 51, ma due bombe di Cavaliero ribaltano il risultato. Negli ultimi 4’50’’, Trieste è bravissima a mettere un tappo sul proprio canestro, impedendo a Varese di andare a canestro: Mitchell e Peric conquistano rimbalzi importanti e Jones cesella con due tiri liberi che fissano il 58 – 51 con cui i ragazzi di Dalmasson conquistano la quarta edizione della Scipio Cup.
Pallacanestro Trieste – Openjobmetis Varese 58-51
Parziali: 16-16; 32-32; 42-45
Pallacanestro Trieste: Coronica, Cooke 1, Peric, Fernandez 4, Jones 18, Janelidze, Cavaliero 8, Da Ros 8, Mitchell 9, Elmore 4, Justice 6. All. Dalmasson
OpenJobMetis Varese: Peak 7, Tepic 3, Jakovics, De Vita, Natali 3, Vene 5, Simmons 12, Majo, Tambone 13, Gandini, Ferrero 8. All. Caja
Arbitri: Vita, Vicino, Terranova
Non è una grande Virtus Roma quella che esce dalla Scipio Cup – Memorial Bertolazzi con una seconda sconfitta dopo quella di ieri rimediata vs Varese.
La Virtus Roma infatti cede anche nella finale 3°-4° posto al cospetto degli sloveni del KK Sencur per 80-82 dopo il tentativo di rimonta finale nonostante le assenze a roster. Ma la prestazione va vista nell’ottica del fiato e dell’intesa da raggiungere in casa romana, quindi si può anche dire che sia andata bene così. Certo è che ancora è mancato l’apporto di Jerome “The Sniper” Dyson e dell’ultimo arrivato William Buford, apparso ieri con Varese comunque in crescita.
Coach Piero Bucchi ha comunque recuperato Giovanni Pini, partendo in quintetto con Baldasso, Kyzlink, Rullo e Jefferson, ma con ancora fuori appunto il misterioso Liam Farley e con Dyson e Buford tenuti a riposo precauzionale dopo aver subìto due leggeri scontri nella gara di ieri con Varese
La Virtus Roma parte bene nel primo quarto, chiudendo 28-19 dopo aver toccato la doppia cifra di vantaggio, ma sul lungo andare paga le rotazioni estremamente accorciate e prima si ritrova sotto all’intervallo (36-39), poi vede gli sloveni del Sencur allungare nel secondo tempo.
Nell’ultimo periodo però Jefferson con 12 punti nel parziale aiuta Roma a tornare in parità sul 74-74 a 2’ dal termine. Nel finale il Sencur è bravo a chiudere in difesa e freddo dalla lunetta per sigillare l’80-82 alla sirena.
Adesso si rientra nella Capitale e si prepara il via al campionato, una stagione che si preannuncia non facile ma non per questo non esaltante per la difficile sfida che la Virtus Roma dovrà condurre.
Piero Bucchi
«Buon allenamento perché con l’assenza di Dyson e Buford i ragazzi con meno esperienza hanno giocato molti minuti per acquisire confidenza e disputando un’ottima partita; Jefferson ha fatto dei passi in avanti continuando a mettere ulteriori minuti nelle gambe e questi sono tutti aspetti positivi. Ora mancano dieci giorni all’esordio in campionato quindi dobbiamo stringere i bulloni e aumentare intensità e velocità».
Virtus Roma – KK Sencur 80-82
Parziali: 28-19; 36-39; 53-60; 80-82
Virtus Roma: Moore 5, Alibegovic 10, Rullo 5, Baldasso 8, Pini 10, Spinosa, Cusenza ne, Jefferson 25, Buford ne, Kyzlink 17. All. Bucchi.
KK Sencur: Markovic 2, Muric 16, Rizvic 8, Zadnik 6, Martincic 4, Pavic 4, Gorjanc 21, Kralj 9, Jurcek ne, Tovilovic 2, Popadic 10, Ivkovic ne. All Subotic.
Redazione All-Around.net