Mestre (VE), 26 settembre 2019 – Al debutto in LBA per la stagione 2019-20 il primo derby del triveneto della stagione è appannaggio dei campioni d’Italia dell’Umana Reyer Venezia che, sebbene sudando più del pensabile, piegano la resistenza della Pallacanestro Trieste per 78-73 al Taliercio di Mestre. Applausi quindi ai Giuliani che combattono sino alla fine.
Sicuramente la Pallacanestro Trieste ha avuto l’handicap di dover rinunciare alla coppia Artur Strautins–Dequan Jones, costringendo coach Dalmasson ad un quintetto con tre lunghi ovvero Da Ros, l’ex Peric e Mitchell, insieme a Justice e Fernandez; dall’altra parte, Walter De Raffaele rispondeva con Stone, Tonut, Bramos, Daye e Watt.
Primo periodo, si apre con un continuo “botta e risposta”: aprono il fuoco Bramos e Justice, poi quattro punti di Tonut e un’uscita dai blocchi dello stesso Bramos portano Venezia al massimo vantaggio di quattro punti (11 – 7). Trieste non ci mette molto per reagire: parziale di 0-7 con Justice che firma cinque punti, tra cui la tripla del +1 a 3’56’’ dalla prima sirena. Da Ros e Justice, però, vanno a sedersi in panchina con due falli a testa ed è tempo di cambi per coach Dalmasson: ne approfitta Venezia che, con Bramos, Udanoh e la bomba dell’ex Filloy, avanza sul +3 al 10’, 19-16.
Secondo periodo, si apre con Udanoh e De Nicolao che portano Venezia avanti 23-16: Trieste, però, non si arrende così facilmente e piazza un break di 0 – 9 con i suoi americani. Mitchell (6/10 dal campo, 7 rimbalzi, 3 assist), nel frangente, è molto presente dentro l’area e, in attacco, sfrutta bene gli assist dei compagni ed i rimbalzi offensivi (28-29). Due liberi di Elmore e una tripla di Cavaliero costringono De Raffaele al time out a meno di tre minuti dalla fine: Trieste vola sul +6, poi arriva il terzo fallo di Da Ros e il canestro sulla sirena di Tonut, che fissa il risultato sul 30-34.
Terzo periodo, la ripresa viene aperta da Mitchell Watt, che schiaccia e subisce anche fallo: Venezia prova a fuggire sul +4 con Bramos e Stone, ma dall’altra parte Elmore si scatena in penetrazione e riesce a colpire, assieme a Fernandez. Cinque punti di fila di “Lobito” lanciano Trieste sul 47 – 50: a questo punto, si risveglia Chappell, che fa valere le sue abilità e, insieme a Bramos, tiene Venezia leggermente avanti. I biancorossi, però, sono bravi a giocare con intelligenza ed a sfruttare ogni minima distrazione dell’Umana: prima la bomba di Justice (4/8 da due, 4/7 da tre, 1/1 in lunetta, 5 rimbalzi), poi Da Ros a sfruttare il mismatch e Trieste torna avanti, chiudendo con due liberi di Cooke (55-59) a 3’’ dalla sirena del trentesimo.
Quarto periodo, l’avvio di ultima frazione è il momento migliore per Trieste: Justice piazza un canestro con fallo, poi la schiacciata al volo di Cooke e la penetrazione di Elmore valgono il massimo vantaggio biancorosso (58 – 66), tanto che Venezia chiama time out dopo un minuto e mezzo. Bramos, però, è infallibile e continua a segnare: i biancorossi tengono botta egregiamente di fronte ai 3.500 del Taliercio e, nonostante il fallo antisportivo fischiato a Coronica e la bomba dall’angolo di Bramos, Trieste c’è. Bomba di Cavaliero, rubata con appoggio a canestro di Fernandez e punteggio aggiornato sul 64 – 71 a 3’07’’. Nel finale, però, emerge il “killer instinct” di Venezia: Watt, nel frangente, è micidiale; dopo il canestro volante di Mitchell su assist di Fernandez per il 72 – 73 a 40’’ dalla fine, il lungo di Venezia subisce fallo dallo stesso Mitchell. Per gli arbitri è antisportivo: 2/2 dalla lunetta e, sull’azione successiva, arriva anche la schiacciata, per il 76 – 73. Dall’altra parte, Fernandez va per il tiro rapido, ma sempre Watt è protagonista e stoppa l’argentino: i liberi di Bramos (3/4 da due, 5/7 da tre, 4/4 ai liberi) confezionano il +5 conclusivo, Venezia vince ma Trieste esce fra gli applausi.
Sala Stampa
Walter De Raffaele
Eugenio Dalmasson
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Umana Reyer Venezia – Pallacanestro Trieste 78-73
Parziali: 19-16; 30-34; 55-59