Domenica 13 ottobre si gioca la IV^ giornata del massimo campionato di serie A di pallacanestro – anticipata sabato 12 da OriOra Pistoia-Virtus Roma di cui abbiamo parlato qui – e pur essendo all’inizio della stagione ci sono diverse partite già di grande importanza.

Maurizio Buscaglia coach Grissin Bon
A Cremona per esempio, la Vanoli reduce dalla sconfitta di Roma, riceve la Grissin Bon Reggio Emilia che pur avendo vinto una sola gara – come i cremonesi – sembra essere in condizioni migliori della scorsa stagione. Il coach degli emiliani, Maurizio Buscaglia introduce così la partita:
Dobbiamo cercare di avere continuità nei risultati e nella prestazione il desiderio c’è tutto, soprattutto dopo aver trovato il primo successo contro Cantù. Ora, lo step successivo è quello di trovare anche la prima gioia davanti al nostro pubblico. Tecnicamente, l’idea è quella di proseguire sui miglioramenti che abbiamo fatto in queste settimane: consistenza difensiva, controllo dei rimbalzi e capacità di correre, un aspetto dove sicuramente possiamo esprimerci meglio di quello che abbiamo fatto finora. Cremona è una squadra che conosciamo bene, composta da giocatori in grado di fare tante cose e con un sistema di gioco che è indubbiamente difficile da affrontare. Per un team come il nostro che vuole crescere a livello difensivo, è sicuramente una buona occasione per mettere in pratica quello su cui stiamo lavorando da settimane e che, nelle prime tre partite, ha sempre fatto intravedere miglioramenti. Leonardo Candi verrà rivalutato come da protocollo nella serata di sabato – precisa Buscaglia – in prossimità al giorno della partita. Al momento è più probabile che non giochi, anche se si tratta della classica “scavigliata” senza conseguenze preoccupanti”.
Meo Sacchetti invece ha parlato oggi nella consueta conferenza stampa di presentazione:
https://www.facebook.com/VanoliBasketCremona/videos/419093872143369/
Al Taliercio di Venezia invece va in scena la gara tra i Campioni di Italia della Umana Reyer e l’Acqua San Bernardo Cantù. Venezia non attraversa un buon momento, quattro KO di fila in Italia ed in Europa e forse la giovane squadra lombarda può non essere proprio l’avversaria adatta ad uscire da una mini crisi.
Ecco cosa ha detto Cesare Pancotto allenatore di Cantù:
La prima cosa che ho cercato di condividere con la squadra è la capacità di approcciare alla partita. Una gara in cui vogliamo avere grande forza mentale, senza pensare all’avversario. Dobbiamo disputare una partita non solo tecnica ma di contenuti di valore, che devono rispecchiare la crescita che stiamo avendo quotidianamente.La seconda cosa su cui ho cercato di lavorare particolarmente è la forza del sistema, cercando di renderlo più forte. In situazioni di difficoltà, e credo

Cesare Pancotto – Acqua S.Bernardo Cantù
che noi probabilmente lo saremo nel corso della partita, una squadra non deve incaponirsi nel fare cose straordinarie ma, piuttosto, deve cercare di concentrarsi e fare cose semplici, anche sotto pressione, sviluppando un sistema di squadra che non preveda un tiro da 25 metri, bensì un canestro rubato in contropiede, un buon blocco, un uomo smarcato, insomma, la soluzione migliore. Noi abbiamo qualità diverse rispetto a quelle di Venezia, questo credo sia evidente. Una su tutte è la nostra energia: questo ci rappresenta. Per noi l’energia è un aspetto importante, fondamentale almeno quanto la testa, da usare sempre nel corso della gara.Per quanto concerne la difesa, invece, dobbiamo cercare di trovare soluzioni semplici, lavorando sulle nostre certezze, puntando sul nostro sistema difensivo, magari adeguando anche l’attacco, cercando il miglior equilibrio. Sui nostri avversari? Parliamo di una grande squadra e di una grande società, capace di vincere due scudetti negli ultimi tre anni e di prendere parte a una competizione importante come l’EuroCup. Parliamo di una formazione di grande talento, molto fisica e lunga. Concedetemi una battuta: ci vorrebbero due pullman per metterceli tutti. Oltre al talento dei giocatori, la squadra è allenata da un tecnico bravissimo come Walter De Raffaele. Giocheremo contro un’avversaria molto forte dunque, tuttavia noi dovremo scendere in campo consapevoli di avere le stesse opportunità e le stesse emozioni di sempre“.
Ed poi le dichiarazioni dell’allenatore dei padroni di casa, Walter De Raffaele:
“Cantù è una squadra completamente rinnovata: l’unico straniero che ha già giocato nel campionato italiano è Clark e poi ha firmato Wilson, il più esperto dei nuovi arrivi. Nuovo è anche il coach, per quanto sia il decano degli allenatori, nei cui confronti nutro grandissimo rispetto e grandissima stima, perché è una bravissima persona, oltre che un grande allenatore. Per il resto, è una squadra molto giovane, con rookie di talento; e quindi, come tutte le squadre giovani, verrà con grandissimo entusiasmo, voglia di mettersi in mostra e volontà di fare una grande partita, perché davanti si trovano i campioni d’Italia. Cantù verrà dunque con mille motivazioni, anche perché reduce dalla sconfitta in casa con Reggio Emilia.
Noi però, con tutto il rispetto di Cantù, in questo momento dobbiamo assolutamente mettere attenzione alle nostre cose, lavorare per forza su noi stessi, sulla nostra squadra, cercando di recuperare un po’ di giocatori per motivi diversi e di trovare degli equilibri che ci permettano di essere costanti nella partita, cosa che, in questo momento, è il nostro limite più grande. Per quanto siano venute in maniera diversa, quattro sconfitte consecutive sono sempre quattro sconfitte. Per cui, per una squadra come la nostra, urge un contributo coinvolto da parte di tutti per 40’ e soprattutto quell’animus pugnandi che ci ha sempre contraddistinto in tutte le nostre uscite”.

L’allenatore della Carpegna Prosciutto Federico Perego
Alla Vitrifrigo Arena di Pesaro arriva la Segafredo Virtus Bologna, in testa alla classifica insieme al Banco di Sardegna Sassari, ospite della Carpegna Prosciutto. Il coach della squadra di casa ha presentato così il match:
“Stiamo recuperando tutti i ragazzi, Pusica sarà della partita; daremo tutto quello che abbiamo per questa gara molto attesa contro una delle squadre più forti del campionato e che finora è imbattuta in incontri ufficiali. Chapman si è inserito bene in gruppo, è in buono stato di forma. La difesa sarà molto importante di fronte avremo grandi giocatori e dovremo provare a limitarli. Teodosic ha grande intelligenza cestistica, è il cervello della Virtus, senza dimenticare però anche Markovic, Weems, Hunter e Gamble”.
“Con il rientro di Pusica avremo un po’ più di playmaking, consentendo a Mussini di rifiatare rispetto ai minuti giocati nei primi due match. Tutti siamo consapevoli dell’importanza di questa partita per la rivalità tra Pesaro e Bologna, dobbiamo avere lo stesso atteggiamento che abbiamo messo in campo nella gara di esordio davanti ai nostri tifosi”.

Marcos Delìa nuovo arrivo in casa della Virtus Bologna
A Bologna invece è stata la giornata di Marco Delia, il nuovo centro delle V Nere capoliste. Una conferenza stampa in cui il centro argentino ha avuto modo di raccontarsi, spiegando i motivi per cui ha scelto di indossare i colori della Virtus e i suoi obiettivi futuri.
Continua la tradizione degli argentini alla Virtus , hai parlato con Ginobili e se si cosa ti ha raccontato?
“Ginobili era presente in Cina durante il mondiale. Dopo la finale, siamo andati tutti a cena con la squadra e lo Staff, e lì mi ha raccontato la storia del Club, di quanto sia incredibile il basket a Bologna e quanto sia importante indossare la maglia della Virtus”.
Cosa ti ha chiesto il Coach?
“Il Coach mi ha detto di non avere fretta, di entrare nei meccanismi della squadra step by step senza forzare i tempi. Sono arrivato tardi, e per questo motivo devo recuperare e mettermi subito al lavoro”.
Che cosa ti ha portato a scegliere la Virtus?
“Ho scelto la Virtus Segafredo perché è uno dei Club più importanti, con grandi ambizioni e una forte progettualità. E’ un club dove si respira una forte tradizione di Pallacanestro”.
Per quale motivo hai scelto di andare a giocare in Messico dopo i Mondiali?
“Sono andato in Messico per continuare a giocare e ad allenarmi, in attesa di arrivare qui alla Virtus. Dopo 3 anni di Spagna volevo tornare in un club importante, adesso ci sono”.
Scola e Delìa, due medaglie d’argento dell’ultimo mondiale che sono venute a giocare in Italia. Avete già parlato?
“Ho un legame di amicizia molto forte con lui. Quando ho firmato mi ha chiamato e mi ha detto di “stare attento” e che sarebbe venuto anche lui a giocare qui vicino. Per me rappresenta una persona molto importante ed è il giocatore a cui mi ispiro maggiormente; ho avuto la fortuna di stargli accanto e di giocare insieme, mi ha insegnato tanto sia nello sportivo che nella vita”.
Che atmosfera hai trovato al Paladozza?
“Incredibile, stupenda! Il tifo per tutti i 40 minuti, la coreografia dei tifosi, abbiamo un pubblico incredibile che ci supporta sempre”.
Domenica, contro Pesaro, potrebbe essere una giornata giusta per fare un po’ di Turnover
“Siamo tutti professionisti, dobbiamo essere pronti a dare il nostro contributo in ogni momento e rispettare sempre le scelte del Coach. Noi dobbiamo solo lavorare e allenarci, dobbiamo dare il nostro contributo per la causa Virtus”.
I punti di forza di questa squadra?
“L’ambizione e la voglia di vincere sono i punti di forza che ho percepito non appena sono arrivato qui. Dal punto di vista tecnico stiamo esprimendo un buona fase difensiva e per le altre squadre è difficile penetrare in area, inoltre abbiamo tanti ball handler e in fase di attacco dobbiamo essere sempre al posto giusto”.
E’ vero che c’è stato anche un interesse della Fortitudo?
“Io ho sempre parlato con i dirigenti Virtus, non ho mai parlato con altre squadre. Una volta trovato l’accordo con la Segafredo, il mio agente mi ha riferito che c’erano stati dei contatti anche con la Fortitudo. Ma da parte mia ho espresso sempre e solo la volontà di voler giocare con i colori bianconeri”.
Redazione All-Around.net