La seconda metà di questo #Round12 di Euroleague prende il via nella “Moskovskaya oblast”, dove il Khimki ospita il Barcellona.
La partita è da subito su ritmi tambureggianti, con le formazioni che prediligono la metà offensiva a quella difensiva.
Con ritmi così frenetici è la squadra catalana a trovarsi meglio, e lo dimostra arrivando fino al +19 già nel secondo quarto. La partita virtualmente è già chiusa: la squadra spagnola può inserire il pilota automatico e condurre fino in fondo la partita.
Fra i blaugrana l’eroe della partita ha un nome ed un cognome: Nikola Mirotić. Il giocatore spagnolo mette a referto ben 28 punti e 9 rimbalzi. Sugli scudi anche Delaney che ai suoi 17 punti aggiunge 9 assist ed Ante Tomic che mette assieme 15 punti, 6 rimbalzi e 3 assist.
Fra le fila della squadra di casa si distingue il solito Shved con 23 punti e 5 assist. Buone anche le prestazioni di Evans (16 punti, 6/6 da 2 e 4/4 dalla lunetta) e di Karsev. Il russo si fa valere, e, in poco meno di 17′, fa 5/5 dal campo, 3 rimbalzi, 1 assist ed una rubata costruendo così i suoi 14 punti.
Il Barça con questa vittoria continua il suo tallonaggio ai danni dell’Anadolu e sopratutto non cede il secondo posto ai rivali di sempre del Real. Le due squadre più importanti di Spagna occupano in coppia solitaria il secondo posto.
Per il Khimki si tratta della prima sconfitta casalinga, arrivata al culmine di un periodo non proprio felicissimo. Questi infatti hanno perso 5 partite nelle ultime sette.
Ora gli spagnoli si preparano a ricevere il Panathinaikos, mentre il Khimki farà lo stesso con l’Alba Berlino.
Per i russi si parla, almeno sulla carta, di una sfida alla portata che potrebbe fare da trampolino per il rilancio di una stagione ancora lungi dall’essere compromessa.
Khimki Moscow – Barcelona 94-102
Parziali: 22-31; 26-30; 22-23; 24-18;
Per la seconda sfida della serata rimaniamo in Russia, ma stavolta siamo a San Pietroburgo. Qui lo Zenit ha il compito di vincere per lasciare l’ultimo posto e affiancare lo Zalgiris Kaunas. Gli avversari odierni sono i francesi dell’ASVEL.
La partita si prospetta tirata sin dalle prime fasi, e, dopo un primo quarto tirato, è la squadra di Lione a provare il primo accenno di fuga. Si va all’intervallo sul +6 degli ospiti e con la Silbur Arena che ha l’impressione di trovarsi davanti ad un copione visto e rivisto.
Al rientro dagli spogliatoi, al contrario, c’è la rivalsa Zenit. La squadra russa, capitanata da un Renfroe che vale 16 punti e 8 assist, nel terzo quarto non solo si riprende tutto, ma arriva fino al +9. Si arriva fino in fondo con una partita vera e maschia, ma alla fine a prevalere sono i padroni di casa. Vittoria merita e che consente ai ragazzi di Plaza di lasciare l’ultimo posto.
Zenit Petersburg – ASVEL Lyon-Villeurbanne 75-70
Parziali: 17-15; 13-21; 23-13; 22-21;
Continua la lenta risalita del Fenerbahce di Obradovic verso l’alto, a farne le spese è una battagliera Alba Berlino.
La squadra di Istanbul parte bene e già nel primo tempo legittima il vantaggio acquisito.
Poi il buio.
Nel terzo quarto arriva un inspiegabile black-out ed il +8 per i tedeschi. Per il Fener è tutto da rifare: non basteranno i canonici 40′. Al finale si arriva con un rocambolesco 88-88 e quindi l’inevitabile overtime.
Dopo un avvio stentato, nei supplementari a prevalere e a legittimare la vittoria è la squadra turca.
Prestazione dominante di Sloukas che vale 23 punti (5/6 dal campo e 13/13 dalla lunetta), 10 assist e un +39 di PIR (Player Index Rating ndr.). Torna a vincere in Euroleague anche DeColo che festeggia con 18 punti. Campo anche per Datome che mette il suo mattone con 8 punti, 7 rimbalzi e 4 assist.
Per l’Alba è Skima il migliore: 18 punti, 8 rimbalzi e 4 assist. Anche Giedraitis si fa valere con i suoi 19 punti e 5 rimbalzi.
Per il Ferebahce ci sono segnali positivi e lentamente ci si sta riavvicinando verso la zona playoff.
In casa Alba rimangono tanti rimpianti per una vittoria sfumata sulla linea del traguardo e che avrebbe dato slancio e tanto morale.
Fenerbahce – Alba Berlin 107-102
Parziali: 30-16; 11-24; 24-22; 23-26; 19-14;
41 punti di Tyrese Rice in 30′, non si può che partire di qui per approcciarsi al superderby di Grecia. La grande crescita del Panathinaikos era sotto gli occhi di tutti ma ha dovuto sudare le proverbiali 7 camicie per avere ragione degli odiati dirimpettai dell’Olympiacos.
Dopo una partita in cui erano stati i beniamini del pubblico di OAKA a essere quasi sempre avanti e in controllo, la squadra del Pireo a 16″ dalla fine si ritrova in vantaggio. Per fortuna dei biancoverdi è Papagiannis che con 03″ sul cronometro appoggia al tabellone il canestro -tutt’altro che facile- dell’86-86.
Nei tempi supplementari il Pana ritrova il bandolo della matassa e riesce a riprendersi quella vittoria che sembrava essergli sfuggita nei 40′ regolamentari.
Oltre alla già citata prestazione monstre di Rice, brilla alta la luce di Calathes. Il play greco aggiunge un’altra doppia-doppia al suo palmares già ricco: 14 punti e 10 rimbalzi (e 6 assist) il ricco bottino.
All’Olympiacos non bastano i 18 punti e 5 assist dell’ex di turno Vasilis Spanoulis. Prestazioni confortanti anche per Milutinov (14 punti e 10 rimbalzi) e Paul (17 punti e 6 rimbalzi).
Panathinaikos – Olympiacos 99-93
Parziali: 18-17; 28-22; 17-22; 23-25; 13-7;
Per l’ultima partita di questo #Round12 di Euroleague voliamo fino in Spagna, nei paesi baschi, a Vitoria.
Partita che in realtà ha ben poco da dire, l’Anadolu Efes prende il largo già nel primo quarto e il Baskonia non appare mai in grado di riprendere il ritmo gara con lo svantaggio che è quasi perennemente oltre i 20 punti.
Larkin, reduce dai 49 punti messi contro il Bayern, decide di darsi una calmata e mette a referto “solo” 24 punti e 8 assist. Lo statunitense è chiaramente l’MVP di giornata, anche se l’apporto di Sanli (18 punti) e Micic (13 punti e 9 assist) non può non essere magnificato.
Nella serata no del Baskonia si salvano in tre: Shengelia -sempre più uomo squadra- con i suoi 20 punti, Shields (16 punti e 6 rimbalzi) e Stauskas (16 punti, 4 assist e 4 rimbalzi).
L’Anadolu continua la sua corsa solitaria in vetta alla classifica: porta a 6 il ruolino di vittorie consecutive (11 se aggiungiamo il campionato), segno non solo di un periodo di forma straordinario ma di una forza mentale che potrebbe rivelarsi letale nelle fasi calde della stagione.
Baskonia – Anadolu Efes 77-102
Parziali: 16-22; 19-29; 18-21; 24-26;
Emanuele Giorgi