La S.Bernardo-Cinelandia Cantù ha vinto a Pesaro sulla Carpegna Prosciutto 72 a 87. A metà partita si era sul 35 a 48 con la squadra di casa impegnata a tenere il ritmo dell’indiavolata banda di giovanotti atleti di coach Pancotto. Che da quando hanno aggiunto Joe Ragland hanno aggiunto molta fantasia al loro gioco. Non a caso sono a quattro vittorie consecutive anche se Ragland è a tre su tre.
Nel terzo quarto la formazione canturina ha scavato il break deciviso con l’impennata di Jason Burnell che ha preso il posto di Cameron Young che nei primi venti minuti ha sforacchiato la retina pesarese e nel quarto ha controllato senza patemi l’andamento del punteggio.
Carpegna Prosciutto Pesaro – S.Bernardo/Cinelandia Cantù : 72-87 (17-21;35-48;48-65)
Tutto qui? Sì tutto qui perché dati i giusti meriti a Cantù che sotto la guida di Cesare Pancotto sta diventando una squadra pericolosa e forte, bisogna dire che Pesaro quest’anno non è all’altezza della situazione.
Da questo però alle clamorose dichiarazioni del dopo partita ce ne corre. Il Presidente del Consorzio Pesaro Basket Luciano Amadori in sala stampa ha detto:
“Prenderemo provvedimenti nei confronti dei giocatori per una serata irrispettosa e vergognosa nei confronti di chi ci ha dato fiducia a inizio stagione: non ci dimettiamo perché rispettiamo l’impegno che ci siamo presi e che porteremo a termine. Poi a fine anno faremo le nostre valutazioni ma qualcosa succederà“.
E il Presidente della Carpegna Prosciutto Basket Pesaro Ario Costa ha rincarato la dose : “Confermo e sottoscrivo quanto detto da Luciano, valuteremo quali provvedimenti prendere“. Ammettere di aver sbagliato diverse scelte in estate no?
Da parte di Cantù ecco invece le legittime parole di soddisfazione di coach Pancotto:
“Finora ci siamo conquistati da soli tutto quello che c’era da conquistare. Nessuno ci ha mai regalato niente. Prima di andare a giocare a Trieste avevamo ancora quattro partite del girone di andata, di cui tre in trasferta, che avrebbero potuto segnare il nostro campionato e, il fatto di averne già giocate e vinte due, avendo avuto un impatto così positivo, deve creare in noi la giusta fiducia ma, al contempo, non deve cambiare il nostro obiettivo, che è e resta la permanenza in Serie A. Il fatto che, al momento, abbiamo vinto più partite in trasferta che in casa significa che la squadra ha un ottimo atteggiamento e una durezza mentale, tali da riuscire a colmare dei gap e giocare i propri obiettivi.
Questa sera siamo riusciti a conquistare il ritmo della gara. Temevamo la capacità offensiva di Pesaro che, con grande atletismo, corre per tutto il campo. Al contrario, siamo riusciti subito a impattare e giocare bene, così come in difesa. Ciononostante la squadra necessità anche di qualche “sculacciata”, perché non possiamo permetterci certe amnesie difensive a rimbalzo. Così come contropiede dannosi e pericolosi evitabili, nati dopo palle perse altrettanto evitabili. Nonché tiri aperti lasciati agli avversari senza la giusta attenzione. Sottolineare queste sbavature, non vuol dire “trovare le pulci” ma tentare di dare una guida precisa a una squadra giovane, che deve ancora migliorare molto in alcune cose“.