Sassari, 10 gennaio 2020 – Inizia il girone di ritorno LBA e la seconda in classifica Banco di Sardegna Sassari, dopo la brutta prova in Basketball Champions League con sconfitta in Belgio vs il Filou Oostende, attende in casa l’Openjobmetis Varese per riprendere il proprio cammino. Obiettivo? Semplice, consolidare il 2° posto ed affilare le armi in vista delle Final Eight di Coppa Italia a Pesaro anche se la vittoria non proprio esaltante di Pistoia di sabato scorso e la battuta d’arresto ha fatto arricciare un pò il naso nell’ambiente del club sardo.
Niente di preoccupante, anche se la vicenda McLean ha ripreso ad occupare le prime pagine del Mercato in uscita per una Sassari che riporterebbe Achille Polonara in Sardegna. Fantamercato o cosa? Lo scopriremo nelle prossime giornate, intanto questa mattina, nella Club House societaria, coach Gianmarco Pozzecco ha presentato come sempre la gara di LBA in programma, non disdegnando un bilancio del girone d’andata chiusosi al 2° posto in classifica:
“È finito il girone di andata e, in attesa della sfida di domenica con Varese che aprirà il girone di ritorno, tiriamo le somme. Prima di tutto bisogna riconoscere con sportività il valore della Virtus che finora ha fatto una grande stagione, complimenti a Djordjevic per il lavoro straordinario che sta svolgendo. Noi siamo molto contenti di aver tenuto il loro passo ed essere a soli due punti di distanza, per questa ragione anche Sassari deve essere orgogliosa di quello che ha fatto finora. Devo scusarmi con Jack perché nella partita di Ostenda c’è stata confusione e l’ho fatto giocare solo pochi centesimi. Domenica ci attende una partita che per me è particolare, non sarà sicuramente come le altre, perché Varese rappresenta molto di più del mio passato, lì c’è tanto della mia vita e sarà una partita particolare”.
Coach, Varese ha cambiato volto rispetto alla sfida di andata…
“Varese è cambiata tanto rispetto a settembre quando abbiamo vinto, hanno messo dentro un giocatore come Jakovics che mi piace molto, europeo con una buona conoscenza della nostra pallacanestro, entra dalla panchina al posto di Mayo o insieme a lui ed è l’equilibratore della squadra. È un giocatore chiave per quel gruppo per tanti motivi; mi è sempre piaciuto anche Clark, giocatore interessante che ha passato un momento di difficoltà ma ne è uscito benissimo. Poi c’è Cervi che potrebbe andare via ma al momento resta in organico. All’andata abbiamo vinto abbastanza agevolmente anche se nell’ultimo quarto avevano dimostrato di poterci mettere in difficoltà, infatti la settimana dopo hanno vinto di 30 a Trieste. Sono una squadra ottima allenata benissimo da Attilio che è un maestro”.
Facciamo un passo indietro: a Ostenda avete pagato la stanchezza?
“Ho letto che qualcuno ha scritto che ho dato la colpa della sconfitta al viaggio: non è così, e mi dispiace quando le mie parole vengono mal interpretate. Noi viaggiamo sempre e ovviamente non possiamo attribuire agli spostamenti la colpa. Semplicemente siamo arrivati a Ostenda dopo tre partite in casa dall’alto coefficiente di difficoltà, poi abbiamo giocato in due palazzetti come Treviso e Pistoia dove il calore e il tifo sono stimolanti. A Ostenda ci siamo ritrovati a giocare davanti a 400 persone, non posso dire che sia più complicato ma sicuramente la situazione non era idilliaca. Loro hanno giocato con extra stimoli contro la prima della classe e hanno disputato una partita ottima. Noi abbiamo pagato la poca concentrazione e un po’ di stanchezza ma come ho detto non facciamo tragedie, non è successo niente”.
Coach, nel 2020 la Dinamo spegnerà le 60 candeline, come pensate di celebrare questo importante compleanno?
“Quest’anno si festeggiano i sessant’anni di storia del club, sessant’anni di una storia lunga e vincente che deve rendere orgogliosi tutti, dai giocatori che indossano questa maglia, alla dirigenza, lo staff tecnico, gli addetti ai lavori e i tifosi. È normale che questa importante ricorrenza ci responsabilizzi, vogliamo che sia un’annata soddisfacente per celebrare al meglio il compleanno del club e vogliamo farlo accompagnandolo con dei buoni risultati sportivi”.
Si è definito il tabellone delle Final Eight, Brindisi è un cliente scomodo?
“Quando si arriva a un appuntamento del genere è ovvio che le statistiche sulla carta contano il giusto, molto dipenderà dallo stato di forma delle otto squadre e da quello che riusciranno a mettere in campo in sfide secche da dentro o fuori. Paradossalmente credo che la più penalizzata possa essere la Virtus Bologna che, pur chiudendo nella migliore posizione possibile che in teoria dovrebbe dare un vantaggio, incontrerà Venezia che è un avversario più che ostico”.
Da Varese si mastica un pò amaro. La bella vittoria di Treviso domenica scorsa ha dato una bella scossa di adrenalina ma fallendo l’obiettivo Coppa Italia. Un girone d’andata con un’Openjobmetis Varese molto ben presente in casa, eccezione fatta proprio nel match d’esordio in LBA vs Sassari, deludente fuori da Masnago.
Dal PalaSerradimigni si riparte dunque per il girone di ritorno, obiettivo un posto nei Playoff a questo punto. Ha presentato per Varese la gara l‘assistant coach di Attilio Caja, Alberto Seravalli: