Vighizzolo (MB), 10 gennaio 2020 – Parte il girone di ritorno in LBA e chi poteva mai pensare che la S.Bernardo-Cineland Cantù sparuta e timorosa vista spesso nel girone d’andata aprisse le danze in casa, al “PalaBancoDesio” alle ore 17:00 di domenica 12 gennaio, vs l’Happy Casa Brindisi ma dopo aver battuto la corazzata Milano a domicilio?
All’andata la squadra di Cesare Pancotto sorprese i pugliesi, reduci dalle fatiche della SuperCoppa di LBA in quel di Bari, vincendo al PalaPentassuglia inaspettatamente per 64-69. E dopo un girone intero, l’Happy Casa Brindisi ha logicamente fatto un campionato di vertice anche se le recenti, quattro sconfitte consecutive, ne hanno frenato il volo verso il vertice dell’LBA mentre la S.Bernardo-Cineland Cantù ha penato, sofferto e subito anche sconfitte cocenti in casa ma dopo il ritorno di Joe Ragland ha cambiato passo. La vittoria di Milano è significativa di una squadra solida e combattiva, in cui Wes Clark è ormai diventato il principale, ma non il solo, terminale offensivo mentre in difesa l’atletismo di Kevarrius Hayes, Cameron Young e Jason Burnell più Jeremiah Wilson offrono un contributo ben aldilà di quanto visto nelle prime giornate di campionato. La crescita inoltre di Andrea Pecchia e la solidità di Andrea La Torre ha reso oggi Cantù una squadra complessa da battere.
Sull’altra sponda del fiume, Brindisi vive un momento controverso. In campionato è stata bloccata l’emorragia dopo le quattro sconfitte in campionato vincendo vs Treviso ma poi ancora un KO a Cremona e mercoledì, in BCL, altro KO ma questa volta in casa vs il JDA Dijon. Una squadra adesso anche con Dominique Sutton ma che ha perso brillantezza, il che si tramuta in un’attenzione decisamente diminuita in difesa. Il risultato è che gli avversari spesso vanno a nozze, superando sovente gli 85 punti e se qualche volta Adrian Banks steccano, vincere diventa complesso.
Sicuramente prevarrà l’equilibrio…E chi l’avrebbe detto dopo un girone intero? Intanto ecco ala presentazione della sfida vs l’Happy Casa Brindisi affidata alle parole di Cesare Pancotto: