La seconda vittoria di seguito della Grissin Bon Reggio Emilia – dopo quella a Trento di sette giorni fa – questa volta in casa con l’Acqua S.Bernardo-Cinelandia Cantù per 85 a 73, rimette la formazione reggiana un pò in corsa verso posizioni di classifica più ambiziose e, soprattutto, meno agitate. Per Cantù è la seconda sconfitta consecutiva ma non cambia più di tanto il buon percorso sin qui compiuto dalla formazione di Cesare Pancotto.
La cronaca
I padroni di casa affidano a Mekel il pallino del gioco (al passo d’addio per l’arrivo di Will Cherry?), con Johnson-Odom e Fontecchio al suo fianco, Upshaw e Owens sono invece i due terminali d’attacco sotto canestro. Coach Pancotto, invece, parte con Clark play, supportato sugli esterni da Young e Pecchia, Burnell e Hayes i due lunghi nel pitturato. Il primo canestro del match è di Clark, un piazzato da due nel cuore dell’area reggiana. La partenza della S.Bernardo-Cinelandia è ottima: Burnell da tre punti e una penetrazione di Young costringono coach Buscaglia a spendere il primo time out. Alla ripresa del gioco, però, la sostanza non cambia: mentre il canestro rimane ancora “stregato” ai biancorossi, con i tentativi a vuoto di Fontecchio e Upshaw, Cantù macina altri punti grazie a una “tripla” di Pecchia che, dall’angolo, trova il meritato 10 a 0 ospite dopo due minuti e mezzo di gioco. Ma la reazione della Grissin Bon è immediata: Mekel prima e JohnsonOdom poi riescono a piazzare un break di 8 a 0 che, questa volta, obbligano Pancotto a interrompere il gioco. I padroni di casa trovano poco dopo anche il pareggio, con Owens bravo a concretizzare il contropiede innescato dall’ex Johnson-Odom. 10 pari. Se la Reggiana, però, è cinica poi nel trovare anche i punti del sorpasso, Cantù lo è ancor di più, subito pronta a rispondere con Burnell e Hayes, autori del controsorpasso canturino. Tuttavia, la fine della prima frazione termina con il risultato in parità: 18 a 18 al 10’, di Pardon il canestro del nuovo pareggio biancorosso.
La seconda frazione vede Reggio partire con il turbo inserito, spinta dall’ordine messo in campo dal veterano Poeta e dal dinamismo sotto canestro di Pardon, entrambi subentrati dalla panchina con la faccia giusta. Fuochi d’artificio in campo con Pardon prima e Hayes poi, autori di due poderose stoppate, soprattutto il secondo, che, con un tempismo perfetto, cancella un tentativo di Johnson-Odom. Anche il duo Ragland-Clark, dall’altra parte del campo, regala spettacolo, disegnando una splendida transizione offensiva. Ma è la Grissin Bon ad avere più equilibrio in campo nei secondi dieci minuti, oltre che una maggiore dose di fortuna: l’emblema è il “canestrissimo” di Vojvoda, a bersaglio da distanza quasi proibitiva, senza ritmo e sulla sirena dei 24’’. I locali trovano un paio di volte il +8, salvo poi andarci più pesante: Fontecchio regala per la prima volta la doppia cifra di vantaggio ai suoi, con la tripla del 41 a 30 a cento secondi dall’intervallo lungo. Biancorossi anche sopra di tredici lunghezze in due situazioni, con Mekel e Upshaw protagonisti rispettivamente dei canestri del 43 a 30 e del 46 a 33. Nel finale Hayes rende meno amaro il parziale del 20’, andando a segno con una gran schiacciata. Fortunatamente per Cantù, a Owens, dall’altra parte del parquet, non riesce invece la schiacciata che avrebbe permesso a Reggio di chiudere il primo tempo sul +13. Al 20’ i canturini sono sotto 46 a 35.

Wes Clark play di Cantù
L’avvio di terzo periodo vede ancora la Reggiana con un vantaggio in doppia cifra e con l’ex biancoblù Johnson-Odom sempre più rovente con il pallone tra le mani. Doccia gelata in casa S.Bernardo-Cinelandia, Clark battaglia con carisma ma è costretto a uscire dopo aver speso il terzo fallo personale, al suo posto Young. Black out Cantù: Pardon e Johnson-Odom sfruttano al meglio l’occasione, infliggendo alla formazione allenata da Pancotto un pesante -17 al 25’. Massimo vantaggio per la Grissin Bon, che scappa addirittura sul +20 grazie alla “bomba” di Upshaw. Reggio quasi perfetta al tiro. I brianzoli rispondono però con grinta e concretezza: Wilson si sblocca da oltre l’arco e Burnell affonda in contropiede la schiacciata del -15, nonostante la marcatura stretta di Upshaw. Time out Buscaglia. 60-45 al 28’. Nell’ultimo giro di lancette del terzo periodo, Vojvoda pesca un altro jolly da tre punti, riportando Reggio sul +20. Burnell accorcia nel finale, 65 a 47 al 30’.
Cantù approccia bene il quarto e ultimo periodo, difendendo forte con Hayes – protagonista di un’altra stoppata – e attaccando da fuori area con capitan La Torre, a referto con una tripla importante. I canturini si riportano sotto di quattordici ma, con l’ennesima “bomba” a segno dei biancorossi, a firma di Mekel, coach Buscaglia può tornare a respirare un po’, godendosi il +17 a sette minuti e mezzo dal termine. Divario che si fa ancor più ampio al 33’, quando la Reggiana ritrova ancora il +20, con Fontecchio che, dalla lunetta, regala nuovamente ai suoi i venti punti di vantaggio (71-51). A quasi sei minuti dal termine Cantù è anche costretta anche a dover fare a meno del suo centro titolare, Hayes, uscito anzitempo per cinque falli personali. Al 36’ spazio anche per il giovanissimo Procida: il 17enne di Livomo resta in campo per tutti i quattro minuti finali. Le triple di Clark e Simioni rendono meno pesante il divario.
Grissin Bon Reggio Emilia – Acqua S.Bernardo/Cinelandia Cantù 85-73
Parziali: 18-18; 46-35; 65-47
Sala Stampa
Il commento del coach di Cantù, Cesare Pancotto :
“Complimenti a Reggio Emilia per la partita tosta e intensa che ha disputato. Per quello che ci riguarda non abbiamo messo in campo la giusta energia e in attacco siamo stati troppo prevedibili, oltre a mettere in campo una difesa mai aggressiva, come invece avrebbe dovuto essere e come avremmo dovuto fare. Mi importa pensare che una squadra come la nostra deve sempre avere la consapevolezza di quello che è e di dove deve arrivare. Non dobbiamo mai dimenticarci che fuori casa si deve sempre far di tutto per togliere qualcosa agli avversari. Potremmo sforzarci a trovare mille giustificazioni ma l’onestà vuole che, anziché giustificazioni, troviamo subito una reazione. Infine, dobbiamo capire che, se vogliamo ottenere un pallone, è necessario lottare su ogni singolo possesso. Stasera abbiamo anche tirato male da due, male i tiri liberi e male nel taglia fuori, il tutto contro una squadra esperta e capace come Reggio, che ci ha punito per ogni nostra sbavatura”.