Pistoia, 9 febbraio 2020 – Non era una solo la 5^giornata del girone di ritorno di LBA quella di questa sera al PalaCarrara di Pistoia. E’ stata prima di tutto la sera del cordoglio e della memoria imperitura per Kobe Bryant e sua figlia Gigi in una terra che lo ha visto crescere cestisticamente e che gli ha voluto bene.
Poi si è giocato a basket e l’OriOra Pistoia ha concesso il bis. Dopo aver battuto con le unghie e con i denti la diretta concorrente nella lotta per non retrocedere in A2 a domicilio, quella Virtus Roma che da stasera è stata raggiunta e che ora può contare solo sul vantaggio del match vinto al PalaCarrara nel girone di andata (entrambe a quota 14 punti in classifica), anche la Grissin Bon Reggio Emilia s’è dovuta inchinare per 86-79 alla furia dei toscani, tra l’altro senza il neo-acqusito Randy Culpepper in campo per problemi di visto.
Psicologicamente quindi la vittoria di questa sera ha un peso enorme, ai primi di dicembre la Virtus Roma vantava su Pistoia ben 5 gare di vantaggio ed oggi ecco che un altro passo falso dei romani (vs Milano dopo Coppa e Nazionale e subito dopo in casa vs Sassari…), potrebbe matematicamente dare la salvezza ad una squadra che adesso stupisce per intensità e cattiveria agonistica. Insomma una gran serata, per onorare la memoria di Kobe e di Gigi e che da oggi fa vedere Pistoia con occhi diversi il domani.
Primo periodo, primi due punti del match firmati da Brandt su assist di Dowdell, risposta di Johnson-Odom con 5 filati. Contro-sorpasso Pistoia con Salumu, ma ancora un caldissimo J.O. e Fontecchio puniscono dall’arco per Reggio con tre bombe consecutive. Risposta OriOra affidata a Brandt e Petteway, che con 9 punti complessivi tengono lì i suoi. Finale subito infuocato per alcune controverse decisioni arbitrali, tuttavia la Grissin Bon sbatte sulla difesa biancorossa e Pistoia sorpassa in volata con Wheatle e Landi: 22-20.
Secondo periodo, gli ospiti ripartono con Pardon e Fontecchio, mentre Pistoia si blocca improvvisamente. Reggio strappa con Cherry e Johnson-Odom, dall’altra parte non basta Dowdell: 26-34 e time-out Carrea. L’OriOra cerca di riavvicinarsi ma viene respinta a Candi e Fontecchio, poi capitan Della Rosa suona la carica con la bomba del -6. Nel finale Landi s’inventa il canestro che avvicina ulteriormente la Grissin Bon: 37-41.
Terzo periodo, rientro in campo convinto di Pistoia, che pareggia i conti con Dowdell e Petteway. Si procede sul punto a punto, poi il sorpasso di Brandt e l’alley-oop finalizzato da Johnson costringono Reggio al time-out. La difesa dell’OriOra concede poco o nulla, mentre in attacco sale in cattedra Terran Petteway con tre missili in rapida successione che fanno esplodere il PalaCarrara, annichilendo la Grissin Bon per il +10. Upshaw prova a ricucire per gli ospiti, ma è ancora uno scatenato TP5 dall’arco a chiudere un terzo quarto pazzesco: 63-52.
Quarto periodo, Johnson vola per il massimo vantaggio, ritoccato ulteriormente da Salumu (+14). Reggio accorcia con due triple di Fontecchio, Pistoia chiama il minuto per riordinare le idee. Mossa azzeccata, perché poi il solito Petteway sfonda quota 20, Salumu schiaccia e Johnson in sospensione riporta i suoi in doppia cifra di vantaggio. Dall’altra parte Johnson-Odom e Fontecchio non si arrendono, tenendo viva la sfida. La Grissin Bon torna a -5 con Cherry, replica immediata di JJ23 sempre dalla lunga. Ancora botta e risposta tra i due, ma il confronto lo vince il pistoiese sigillando la vittoria con la bomba del +13 a 1’08” dalla fine.
Sala Stampa
Maurizio Buscaglia
Michele Carrea
“È stata una partita consistente per 40 minuti, dove siamo stati maturi nel restare dentro a quelle linee che avevamo stabilito anche negli errori. Nell’insieme abbiamo chiuso l’area abbastanza bene, anche se nel primo tempo Reggio è riuscita a prendere vantaggi importanti nei primi 8 secondi. Nel secondo tempo era impossibile fare meglio difensivamente, mentre a livello offensivo sono arrivate percentuali interessanti e canestri di leadership. Sono molto contento: so che la strada da fare è ancora lunghissima, ma credo che questi ragazzi abbiamo urlato che meritano il rispetto di tutti e bisognerà ricordarcene anche quando ci saranno momenti meno felici. Sia le prestazioni dei singoli come Johnson sia la durezza mentale dimostrata dalla squadra sono figlie di un percorso di crescita, perché le squadre combattono se sono dentro un sistema e a un collettivo di cui ci si fida. Abbiamo raggiunto una consapevolezza di gioco che in determinate circostanze ci permette di essere combattivi e duri, fermo restando che performiamo meglio quando gli avversari non mettono troppa fisicità sugli esterni. Speriamo di fare ulteriori passi avanti anche contro le squadre più fisiche. Complessivamente però abbiamo imparato a approcciare i momenti chiave della partita e a gestire i break positivi degli avversari. È stato un terzo quarto diverso da quello di Roma, ma entrambi figli di un gruppo che vuole ardentemente conquistare la salvezza”.
OriOra Pistoia – Grissin Bon Reggio Emilia 86-79
Parziali: 22-20; 15-21; 26-11; 23-27