Giovedì 27 febbraio.
Oggi mattinata al fitness center, con abbonamento pagato da Beyaz Gölge.
Vedremo domani mattina se sarò a pezzi, visto che sono inattivo da diversi mesi.
Oggi c’è il mercato orto-frutticolo sulla mia strada. Hanno cominciato ad allestire il tutto ieri notte. Devo dire che le verdure qui, sono eccellenti.
Nella via commerciale del quartiere di Bayrakli ho trovato anche il mio “spacciatore”…Calma, spacciatore di arachidi e frutta
secca. Fenomenale!
Vedo che quì, sui tavolini dei bar, si consuma molto più Çay,..(il nostro tè), più che il rinomato caffè turco Kahve (con “h” aspirata).
Il caffè turco si prepara in un bricco con l’acqua quasi al punto di ebollizione. Si versa quindi la polvere di caffè e poco zucchero. Si lascia decantare il tutto, per lasciare che la polvere si depositi sul fondo della tazzina.
Si versa in piccole tazzine senza manico. In Turchia, in Grecia e in parte del mondo arabo alla polvere che si deposita sul fondo delle tazzine è riconosciuto un potere divinatorio.
Il rituale della caffeomanzia permette di predire il futuro interpretando le figure formate dalla polvere depositata nelle tazzine.
Credo che continuerò a bere tè…!?!?
Oggi allenamento dalla ore 17:30 fino alle 19:00…Incredibilmente ci sono 10 partecipanti, anche se di etá diverse peró…Miglioriamo!!
Il gatto di casa…Pablo, comincia a darmi sui nervi…D’altra parte, sarei anch’io “incontrollabile” se vivessi 24/7 in questo appartamento al secondo piano…
Venerdì 28 febbraio
…Sono qui da una settimana…Il venerdì, assieme al lunedì, sono i giorni senza pallacanestro quindi liberi.
Una oretta alla mattina nel fitness center e ritorno a casa per un pranzo “messicano” di chili con carne, ricordate?
Sono temporaneamente alloggiato in un grande appartamento con l’assistente General Manager (e fisioterapista) Alí Demirkan. Abbiamo un accordo sottointeso dove io cucino e lui lava i piatti…Nel pomeriggio, visita ad una banca per cambio di Euro in Lire turche.
Qui in banca, ad ogni sportello, ci sono due sedie girevoli per i clienti. Immagino che le operazioni durino più del solito!?!?
Sabato 29 febbraio
Anno bisestile = 29.20 è un giorno extra!
Piove e sulle montagne, alle spalle di Izmir, vedo una spolverata di neve. Oggi ho allenamenti dalle 13:00 alle 17:00, con tre gruppi diversi. Si presentano 16 ragazzi: adesso sì, che cominciamo a ragionare!!
Domenica 1 marzo
Allenamenti dalle 13:00 alle 17:00 e poi cena con lo staff…
Cucina turca, o almeno le pietanze di questa sera, pongono la cucina messicana al secondo posto… Sorpasso della Turchia!
Spiedini di 50 cm. con 5-6 bocconcini di pollo o manzo (ovviamente niente maiale), con tanti contorni diversi.
Dalle verdure, alle salse, dallo yogurt e peperoncini alla cipolla caramellata.
Sfilati i bocconcini, dallo spiedo, se ne pongono alcuni in quello che potrebbe sembrare una piadina finissima…Aggiungete quello che volete, si arrotola e si mangia..
Potrebbero assomigliare ai tacos messicani, ma qui le verdure e i contorni fanno la differenza…Insomma, veramente buono!
Lun 2 marzo.
E’ arrivato Nevzat, il secondo fisioterapista dell’appartamento…Se non fosse che ho più del doppio degli anni dei due ragazzi, sembrerebbe un appartamento di universitari.
Stamattina ritorno alla palestra di fitness che dista una fermata di metropolitana di superficie. É una bellissima giornata soleggiata, 19 gradi…
Faccio 50 minuti di lavoro in palestra, soprattutto per aiutare ad alleviare il dolore alla costola.
Infatti sabato scorso, nel secondo allenamento, ho voluto dimostrare ai bambini più piccoli, come tuffarsi sotto una palla che stava rimbalzando sul campo.
Non più tanto “bambino” mi sono tuffato come un “balenottero spiaggiato” ed ho sentito una fitta al fianco, vicino l’ascella.
Per esperienze precedenti di molti anni fa, la difficoltà di respirazione e di movimento, aggiunto al dolore localizzato mi ha fatto pensare ad una piccola lesione ad una costola.
Solo oggi dopo più di 10 giorni, posso dire di sentire molto meno dolore…
Nel pomeriggio, visito uno dei centri commerciali più chic. Qui in Turchia mi confermano che hanno una accesa passione per i grandi centri commerciali.
A 25 minuti di metropolitana, il centro Mavibahçe (giardino blu) é veramente bello. Attorno ad un grande cortile con palme e giardini ci sono 4 piani di negozi e ottimi ristoranti.
Trascorro piacevolmente quasi due ore, prima di attraversare la strada e visitare un secondo centro commerciale!!!
Lo Hilltown (immagino un gioco di parole tra Hilton, sinonimo di lusso ed hill town, paese di collina), é ai piedi delle colline che guardano la città.
Quasi gli stessi negozi, qualcosa di più lussuoso e grandi marchi.
Dopo aver mangiato una precoce cena, mi incammino verso la Istasyon Izban (la stazione Metro Izban), che mi riporterà verso Bayrakli, la zona di Izmir dove viviamo.
Questa é la zona piú antica, dove per primi ci furono insediamenti. Ci sono scavi archeologici attivi e mi hanno detto che la settimana scorsa é stata ritrovata una collana ed orecchini risalenti a quasi 4000 anni fa.
Tornato in appartamento, mi rilasso guardando qualcosa su Netflix, aspettando la telefonata serale da Nicoletta.
Devo rimarcare quanto apprezzi il supporto e la comprensione di Nicoletta e dei miei familiari per queste mie esperienze lontano da casa. Ho indubbiamente un’indole “vagabonda” e se certe avventure si possono comprendere quando chi le fa ha 20 anni, forse a 58 si fa più fatica.
Ma la curiosità ha sempre il sopravvento. Le persone che si incontrano, il cibo, le abitudini, il tutto unito alla pallacanestro e dalla pallacanestro.
Dopo gli spostamenti in Italia (Verona, Pesaro, Bologna, Riva del Garda, Pistoia, Treviglio, Roma, Chieti, Treviso), ci sono state esperienze a Londra, Vienna, Ciudad Victoria-Messico).
Forse è ora di smettere di peregrinare, dopo questi 4 mesi turchi, anche per loro.
Venerdì 6 marzo.
Oggi è una bellissima giornata.
Decido di prendere la metro e tornare al centro commerciale Mavibahçe. Ho notato con piacere, che anche i più giovani si alzano e cedono il posto agli anziani. C’è molto ordine e cortesia quì. Nella metà dei miei viaggi quotidiani in metro, incontro giovani che suonando una fisarmonica o cantando accompagnati da una chitarra, tentando di racimolare qualche spicciolo. Buona anche la generosità dei viaggiatori.
In tutti i luoghi pubblici ci sono addetti alla sicurezza. All’ingresso di ogni stazione della metro ci sono metal detector (ed anche se suona, lasciano passare chiunque), mentre per entrare al centro commerciale bisogna passare un controllo degno di un aeroporto.
Mi piace questo centro commerciale. Arioso, con un bel giardino interno, è una oasi di quiete. Sono rimasto per mezz’ora, in maniche corte, a scrivere appunti per questo diario. Prima però sono stato da Starbucks per un cappuccino.
Qui è sorto il consueto problema del nome che gli addetti scrivono sulla tazza. Chi avesse letto il mio diario Messicano, si ricorderà che dopo un paio tentativi di far scrivere il nome “Lino”, ho pensato ad un “Starbucks name”, per loro più semplice. Successivamente, per i miei tre mesi messicani, gli addetti mi hanno conosciuto come “Carlos”.

Dal Messico…
Qualche giorno fa, in un altro Starbucks, Lino, era stato di difficile comprensione. Ho provato con il vecchio nome “Carlos” con risultati discutibili.
Sono giunto alla decisione di adattarmi quindi ai nomi locali…
Ho passeggiato per il giardino ed i negozi del Mavibahçe, per poi fare tappa al supermercato Carrefour. Ho promesso ai due ragazzi dell’appartamento che al mio ritorno avrei preparato loro un piatto di pasta italiano.
Avevo pensato ad una “carbonara”, senza ricordarmi che non avrei potuto trovare pancetta, o guanciale di maiale!! Esistono ricette per la versione vegetariana, ma volevo tentare di trovare qualcosa di simile all’originale.
Trovati gli spaghetti Barilla ma per sostituto del maiale, non ho fortuna.
Trovo comunque una confezione di affettato di manzo, che assomiglia vagamente (molto vagamente), allo speck…Inoltre, al supermercato, vedo corsie di formaggi molli o poco stagionati…E niente parmigiano!
Al banco dei formaggi, trovo finalmente una piccola busta di 100 gr. di parmigiano reggiano.
Ma costa l’equivalente di 24 Euro!!!! Fortunatamente, rovistando tra simili “gioielli” del banco dei formaggi, trovo un parmigiano turco per 35 Lire Turche, equivalenti a 5 €.
Tornato in appartamento, mi accingo a preparare la carbonara turca…
Ad una zucchina tagliata a julienne ed il simil-speck resi croccanti, aggiungo pepe ed il parmigiano turco alle uova…Non sarà una carbonara classica, ma la cena è un successone!!
To be continued….