Roma, 2 giugno 2020 – Dopo la sgrullata di Meo Sacchetti alla Fortitudo Bologna e di Antimo Martino alla Pallacanestro Reggiana, il Dio Mercato offre molti rumors e pochi affari concreti. Saremmo in piena bagarre Scudetto qualora il Covid-19 non avesse interrotto tutto.
Tant’è, e mentre a Milano la situazione è stata molto ben illustrata stamane dal Nostro Cristiano Garbin, i rumors sono appannaggio di almeno due delle quattro damigelle che ad oggi in LBA potrebbero riconfermarsi al vertice nella prossima stagione.
Ma partendo dal basso (ahinoi), scopriamo che il prossimo campionato di una LBA che festeggia proprio in questi giorni il suo 50° Anniversario potrebbe intanto partire a 16 squadre e non a 18, mettendo già quindi in crisi il format della SuperCoppa Italiana con i sui 6 mini-gironi da tre?
Quisquilie. Semmai la domanda da porsi sarebbe: una LBA vera, nel senso reale del termine e quindi cooperante al suo interno al 100% con la massima solidarietà possibile, dovrebbe adoperarsi per non perdere grandi piazze come Roma, Pesaro ed anche Pistoia e Cremona?
Chi Vi scrive direbbe di “SI'”, altrimenti a cosa servirebbe una libera associazione di squadre professionistiche sportive?

Il nuovo Presidente della LBA, Umberto Gandini
Ma chi Vi scrive, lo sa, non decide una beata mazza.
Non solo. Ultimamente deve anche registrare una pesante aria che si respira nei pressi di società e/o squadre che si arrogano il diritto di fare la lista di “Buoni & Cattivi” tra coloro che, come il sottoscritto da 12 anni sul web, si adoperano, molto spesso a puro titolo gratuito, di amplificare le loro gesta!
Stupirsi? No, absolutely, direbbero oltreoceano! Ma questa sarà una tematica che affronteremo per Voi in futuro, promesso!!
Torniamo a Noi. Dicevamo del quartetto instabile. Al momento la squadra messa peggio dovrebbe essere Pistoia, incerta al massimo su quale campionato disputare, dunque più in A2 che in LBA. Pesaro non starebbe così meglio ma l’arrivo di Livio Proli come consulente esterno fa pensare che qualche libra di carne verrà portata in dote all’Adriatic Arena, quindi nelle Marche non dovrebbe stupire la conferma della LBA 2020-21 ma la fotografia ad oggi è sfuocata in quella direzione.
E tutto sommato anche la Vanoli Cremona, dopo il grido d’allarme del Presidentissimo Aldo Vanoli, starebbe per rimettere in acque il vascello, forse. Non più il panfilo da 126 metri stile Britannia, ovvio, ma una squadra competitiva sì. La dolorosa rinuncia a Meo e l’addio a Gianmaria Vacirca avranno un loro peso ma, ripeto, la Vanoli Cremona dovrebbe restare in LBA.
E la Virtus Roma? Un discreto silenzio è calato subito dopo le frequenti e per questo insolite, quantomeno rispetto alle ventennali abitudini del passato, dichiarazione sia del Presidente Alessandro Toti e del padre, il proprietario Ing. Claudio Toti. Le voci che rimbalzano, alle quali bisogna quindi dare un peso molto relativo, parla di un grosso gruppo disposto ad acquisire non la Virtus Roma, semmai il suo titolo sportivo.
Il gruppo verrebbe da Genova, piazza da decenni ormai tagliata fuori dal basket anche di Serie A2, frutto del lavoro del Direttore Marketing Nicola Tolomei. Un rilancio quindi in grande stile per la ex Repubblica marinara, una città che rinascerebbe sotto questo punto di vista ma lasciando la Capitale a bocca asciutta in LBA?
Secondo altre voci invece l’Ing. Claudio Toti avrebbe, con il suo comunicato, gettato l’esca in mare per capire chi lo avrebbe spalleggiato per la prossima stagione ma starebbe anche tenendo in piedi la trattativa per la vendita del titolo.
Sempre queste altre voci affermano che la Virtus Roma s’iscriverebbe al campionato (ricordiamo che, essendo la Virtus Roma società fondatrice della LBA pagherebbe il 50% in meno rispetto alle altre squadre non fondatrici), ma che l’uggioso proprietario non abbia intenzione di accollarsi la gestione in termini di costi.
Insomma queste settimane appaiono decisive per le sorti della Virtus Roma ma di tutte le logiche (e naturali), incertezze che albergano nella mente di chi Vi scrive, c’è una certezza: se resterà ancora questa proprietà e quindi la Virtus Roma con tanto di titolo e gare al PalaEUR, non ci si aspetti grandi cose bensì la solita stagione al ribasso, in attesa di fantomatici sviluppi futuri. Ok, comprensibilissimo.
La sola cosa che si farebbe però fatica a comprendere, e lo si scrive sommessamente come nel film Marcellino Pane e Vino in preghiera dinanzi al Crocefisso (altrimenti qualcuno si stressa…), sarebbe una squadra con altri rookies fisicamente non idonei alla Skyler Flatten o con vecchie volpi del parquet come Jerome Dyson, ormai solo attente al proprio conto in banca che a dare continuità alle performances in campo.
Intanto i campioni d’Italia in carica dell’Umana Reyer Venezia starebbero per perdere forse la gemma più pregiata della loro macchina da canestri e vittorie: Austin Daye è fortissimamente tentato di avvalersi della clausola rescissoria in seno al suo contratto entro il 30 giugno 2020.
Il figlio di Darren ha 32 primavere e desidera monetizzare il suo ultimo contratto importante. Al momento si parla di ben 500K$ in Laguna, difficile prevedere un ulteriore ritocco in alto per lui anche se sarebbero comunque soldi ben spesi. Difficile che possa approdare in NBA, sua legittima ambizione, molto più probabile una destinazione da Top Team di Euroleague.
L’Umana Reyer Venezia nel frattempo non perde di vista il centrone Rasid Mahalbasic in forza all’EWE Baskets Oldenburg. Se va via Austin Daye la perdita è notevole ma se arrivasse questo solidissimo centro sloveno, tutto l’assetto di Walter De Raffaele dovrebbe cambiare, regalando più minuti agli esterni. Senza scartare l’ipotesi di un nuovo arrivo, importante.

Il centro sloveno Rasid Mahalbasic
Ma sempre in Laguna appare anche in pole un altro centro interessante, come l’ex-Treviso Isaac Fotu, dopo un ottimo primo abboccamento in LBA lo scorso anno.
A Basket City sponda biancoblu si pensa invece alla grande. Ufficializzata l’Unipol Arena di Casalecchio come campo da gioco per la prossima stagione (mini-derby quindi vinto al momento sui silenziosi cugini della Virtus Bologna in quanto prima utilizzatrice del bell’impianto all’epoca di Claudio Sabatini), l’arrivo di Meo Sacchetti ha contribuito ad alzare l’adrenalina.
Ma forse più di questo la consapevolezza che potrebbero arrivare alla Fortitudo due giovani leoni come Mattia Palumbo o Giordano Bortolani, specialmente quest’ultimo appetito da diversi club blasonati. Intanto c’è da capire chi confermare.
Molti avrebbero scommesso sulla partenza di Pietro Aradori, specialmente dopo i dissapori pre-mondiali dello scorso anno con Meo, invece tanti danno per certa la partenza del Russo, al secolo Daniele Cinciarini, con l’arrivo quasi sicuro di Gherardini Sabatini, figlio proprio di Claudio, ex-Ravenna e quest’anno Urania Milano.

Sabatini, in maglia Ravenna sino al 2019
Infine Varese si comincia a muovere concretamente. Molto probabile l’ingaggio di Giovanni De Nicolao, fratello di Andrea, reduce da una buonissima stagione ad Agrigento in A2 Ovest. Ma il primo acquisto per Attilio Caja dovrebbe essere Artur Strautins, ex-Trieste ed Udine in A2 prima del #Lockdown. Il GM Andrea Conti lo porterà in biancorosso con un triennale.
Fabrizio Noto/FRED
@FaberNoto