Milano, 07 agosto 2020 – Doveva essere presentato in contemporanea con il già redatto precedentemente Malcolm Delaney, ma una comunicazione del GM Christos Stavroupoulos esplica un rinvio di due settimane causa ritardo dell’esito degli esami di rito in questo periodo COVID19. Invece colpo di scena!
“Questo è il bello della diretta. Ce l’abbiamo fatta. Concludiamo le nostre presentazioni con Zach LeDay, sono molto felice personalmente di averlo con noi. È un ragazzo che ho già avuto nella mia ex squadra ed abbiamo seguito il suo cammino, sono davvero felice per lui. Ci darà energia, grande volontà, gli auguro il benvenuto”.
Le parole del GM milanese meno di due ore dopo la prima comunicazione. Zach LeDay entra al teatro Armani per la sua presentazione alla stampa, mostrando già le sue qualità intellettive:
“Sono pronto a mettermi al lavoro, ma prima di tutto voglio ringraziare tutte le persone che stanno aiutando a superare questa crisi nel mondo, soprattutto a chi risponde per primo. È una benedizione essere qui, sono felice”.
Ed ancora:
“Quando vai in campo pensi solo a giocare ed a vincere. Ringrazio tutti quelli che hanno aiutato ed aiuteranno le altre persone a superare questi momenti di difficoltà, ma una volta che vai in campo sono dimenticate. Si pensa solo a dare tutto e giocare, senza altre remore”.
Queste le sue prime parole, devolute a quelle persone che in prima linea stanno lottando contro questo “male” che affligge il mondo, non solo cestitico. Un ragazzo parso ben conscio delle sue qualità e di quello cui lui coach Ettore Messina richiede, accodandoci anche noi tifosi:
“Mi ha detto (Messina, ndr) ‘Gioca veloce, corri avanti e indietro per il campo’, ma questo è l’unico modo che conosco di giocare, lasciando tutto sul campo. Quello che ho sempre portato sono energia, atletismo e durezza ed è quello che porterò anche a Milano”.
Non poteva mancare la domanda sulle sue opinioni riguardo il roster Olimpia, sulla sua posizione in campo e sulla LBA, a cui si approccia per il primo anno dopo un peregrinare tra Israele, Grecia e Lituania:
“La squadra è dinamica e versatile, potrà giocare tanti tipi di pallacanestro diversa, sia in attacco che in difesa. Può essere veloce con Rodriguez e Delaney. Per la Serie A, so che qui ha giocato Ginobili, si gioca un basket veloce e questo rispecchia bene le mie caratteristiche. Posso giocare anche da 5? Gioco in ogni posizione che il coach mi chiede, credo sia la caratteristica principale del nostro roster essere versatili e poter giocare in più posizioni. Io mi considero un giocatore ‘senza ruolo’, cercando di fare il massimo per vincere, con durezza”.
Proprio riguardo alla sua ultima esperienza nelle terre di Re Mindaugas (non Kuzminskas) che verte la question posta, accentrando il tutto su il neo coach del Barcellona, Sarunas Jasikevicius:
“È stato un giocatore ritiratosi da poco, al tempo stesso ha una filosofia di allenatore che predica durezza, intensità, è una brava persona ed è molto intenso. Questo lo rende speciale”.
Un ragazzo che avrà ancora tanta “pastasciutta” da mangiare, ma se il buongiorno si vede dal mattino, questo parrebbe avere tanto oro in bocca.