Non poteva finire che così in un Forum di Assago con i ormai soliti pochi spettatori a godersi il derby delle metropoli. Troppa la differenza tra le due squadre in tutto. Profondità del roster, esperienza, budget societario e chi più ne ha più ne metta.
Brava è stata la formazione di Ettore Messina a chiudere la pratica in pochissimo tempo: a metà secondo quarto la gara si era già trasformata in un allenamento con l’Olimpia a sfondare il tetto dei 20 punti di vantaggio.
Bisogna dire però che Roma nei primi 12-15 minuti non mi è dispiaciuta affatto nonostante abbia avuto pochissimo dal suo uomo simbolo Tommaso Baldasso. Buone trame, buona circolazione di palla anche se poi il tutto è stato vanificato da errori di esecuzione anche pacchiani.
Ovviamente i ragazzi di Bucchi non sono certo abituati a scontrarsi con difese di questa fisicità ed organizzazione ed in più Roma sconta ancora il fatto di essere stata l’ultima squadra a trovarsi prima dell’inizio della stagione.
E non dimentico certo il grave infortunio occorso a Chris Evans che, in una squadra già destinata a ruotare in 7-8, ha tolto un puntello fondamentale.
La Virtus comunque non ha mai mollato e ciò è di buon auspicio verso lo scontro salvezza di settimana prossima contro Pesaro in casa: per Milano invece la prossima partita sarà a San Pietroburgo in Eurolega e lì sarà tutta un altra storia.
Olimpia Milano – Virtus Roma 93-71
BRUTTE COSE
- La inguardabile canotta romana tutta bianca davanti; già è scandaloso che la squadra della Capitale non abbia un main sponsor, ma io dico: scrivere almeno VIRTUS ROMA pareva brutto?
- Collegato al punto sopra: possibile che il pubblico di Roma debba soffrire le pene dell’inferno? Possibile che nessuno voglia dare un futuro migliore a coach Bucchi e i suoi ragazzi? Io, leggendo All-Around.Net nei mesi scorsi ero rimasto a questo pezzo che vi invito a (ri)leggere
- Tommaso Baldasso: era il giocatore più atteso al Forum ed ha steccato completamente la partita pur facendo un paio di canestri di puro talento. Spero che si sia reso conto di quanto debba ancora migliorare e che non si monti la testa dopo grandi prestazioni come quelle di settimana scorsa. Il tempo per diventare uno di livello europeo ce l’ha, lo sfrutti adeguatamente.
- L’arbitro che ha annullato un libero segnato a Dario Hunt (39% in carriera), perché avrebbe schiacciato la linea (errore da minibasket, tra l’altro). Senza cuore.
- Nonostante gli 11 punti Kaleb Tarczewski ancora non convince. Troppo falloso, spesso da l’impressione di essere poco concentrato.
BELLE COSE
- Gli eroici 200 spettatori che, tra tutte le difficoltà legate al Covid, hanno deciso di passare il pomeriggio ad Assago nonostante la partita non promettesse di certo adrenalina. Sono stati comunque premiati da un paio di giocate spettacolari che finiranno negli highlights settimanali. Passionali.
- gli ottimi 29 minuti in campo di Davide Moretti: a questo livello di fisicità lui fa vedere di saper mettere punti a tabellone con ottima costanza. Ora deve alzare la sua prestanza fisica e studiare come gioca senza palla JayCee Carroll. Tanto tanto tanto.
- Piero Bucchi: bello rivederlo a Milano con tanta dignità in volto, consapevole della situazione romana ma con la stessa grinta e la stessa voglia di combattere di quando due lustri fa si giocava le finali scudetto con l’Olimpia.
- I minutaggi di coach Messina: dopo i primi due quarti sembrava non voler dar troppo spazio al blocco italico. Si è ravveduto, credo che la stagione scorsa sia stata ben più di un monito. Datome, Chacho e Hines, minuti giocati rispettivamente 11,8 e 5. Bene così.
- Paul Biligha: piccoli segnali di risveglio, di fronte non aveva esattamente Shaq ma comunque è parso meno svogliato di altre partite. Il punto però è che ancora non gli vedo la rabbia e la fame dell’anno scorso, forse perché si deve sentire maggiormente coinvolto. Lo scrivo ora: contratto in scadenza, difficilmente verrà esteso.
Cristiano Garbin
@garbo75