Successo di importanza capitale degli Atlanta Hawks contro Portland nella corsa ai playoff, griffato dalla super prestazione di Danilo Gallinari.
Il giocatore azzurro si scatena nella ripresa, quando segna 21 dei suoi 28 punti totali in uscita dalla panchina, chiudendo con 9/15 al tiro e soprattutto 7/10 dall’arco, conditi anche con 8 rimbalzi, un paio d’assist e altrettanti recuperi in 32′ di gioco, niente male!!
Gli Atlanta Hawks trovano una serata eccellente dal perimetro, tirando con 20/41 di squadra oltre ai 25 punti di Bogdan Bogdanovic e i 21 di Trae Young. Ai Blazers non bastano i 33 punti del solito scatenato Damian Lillard con 11/19 al tiro, 6/11 dall’arco e 8 assist, più CJ McCollum che ne aggiunge 20 con 8/18 dal campo.
I 41 punti, 8 assist con 8 triple a bersaglio di Steph Curry permettono ai Golden State Warriors di mandare KO New Orleans. Una vittoria che da agli Warriors praticamente la certezza di accedere ai play-in, nonostante per i Pelicans ci sia il solito Zion Williamson da 32 punti con 12/24 al tiro, 8 rimbalzi, un paio di stoppate e diverse giocate di intensità nei suoi 37 minuti trascorsi sul parquet.
Prestazione leggendaria di Russell Westbrook che trascina per l’ennesima volta al successo i Washington Wizards questa volta sui Pacers. Infatti per la guardia dei Wizards arriva la solita tripla-doppia con numeri spaventosi: 14 punti, 21 rimbalzi e 24 assist. Per la formazione di coach Scott Brooks impressionante, alla sirena finale, anche il conto degli assist: sono 50 totali di squadra su 63 canestri, 11 dei quali portano la firma di Bradley Beal che segna 26 punti. Meglio di lui fa Rui Hachimura, sempre più a suo agio nell’attacco capitolino con il passare delle gare: 27 punti, 12/19 altro, a cui aggiunge 7 rimbalzi. Indiana, invece, si ferma ai 32 punti, 14 rimbalzi e 9 assist di Domantas Sabonis.
I Los Angeles Lakers vincono la partita più importante della loro regular season, ritrovando il successo in un match giocato senza LeBron James – a riposo dopo il riacutizzarsi del problema alla caviglia destra – reduci da sei sconfitte nelle ultime sette gare e chiamati ad affrontare una delle squadre più forti della lega come i Nuggets di Nikola Jokic.
Il canestro più pesante lo realizza il giovane Talen Horton Tucker che da sotto realizza il +4 a 15″ dalla fine. Ma la giocata decisiva che manda i titoli di coda la realizza in difesa Anthony Davis, con la stoppata sul tentativo di tiro da tre punti di Facundo Campazzo. L’All-Star Lakers chiude 25 punti, 9/19 al tiro, 7 rimbalzi, 3 stoppate ed un paio di canestri pesantissimi che permettono ai Lakers si lasciarsi alle spalle sia Dallas che Portland, con altre sette gare ancora da giocare.
Intanto gli Utah Jazz si riprendono il primo posto ad Ovest vincendo un gara segnata subito in avvio con gli Spurs. Utah Jazz che, nonostante l’assenza di Donovan Mitchell, viene guidata dai 25 punti con 10/17 al tiro di Bojan Bogdanovic e dai 24 con 15 rimbalzi e 3 stoppate del francese Rudy Gobert.
I 28 punti, 6 rimbalzi e 6 assist con 5/8 dall’arco del solito Julius Randle, a cui si aggiungono i 25 punti (11/15 al tiro) nuovo massimo in stagione di Derrick Rose in uscita dalla panchina, regalano l’ennesima gioia ai New York Knicks nella netta e convincente vittoria su Memphis.
I Knicks non solo conservano con merito il quarto posto a Est – allontanando nuovamente gli Hawks – ma conquistano l’aritmetica certezza di chiudere la stagione con un record con più del 50% di successi per la prima volta negli ultimi otto anni.
I Philadelphia Sixers superano Chicago e li condannano a rinunciare alla corsa per un posto al play-in tenendosi ben stretto la prima posizione ad Est grazie ai 21 punti di Tobias Harris, ai 20 di Seth Curry, ai 15 di Ben Simmons, 14 di Danny Green ed i 13 di un tranquillo Joel Embiid.
Infine, vittoria degli Orlando Magic in trasferta a Detroit contro i Pistons soprattutto per merito dei 22 punti e 15 rimbalzi di Mo Bamba.
Giuseppe Pep Malaguti