Continua la striscia vincente dell’Olimpia che vince al PalaDozza una partita molto simile al derby a Varese, faticando un bel po’ ad avere ragione di una Fortitudo coraggiosa e battagliera ma troppo corta già in partenza e che durante la partita ha perso anche Totè, fin lì molto positivo.
In casa milanese partita che da indicazioni allo staff tecnico che definirei in chiaroscuro. Si va dalla solita difesa che quando decide di strangolare l’attacco avversario lo fa abbastanza puntualmente permettendo dei break spaccapunteggio al contributo piuttosto modesto di certi giocatori già sotto esame che dovrebbero invece entrare in campo con la bava alla bocca, non con il timore di sbagliare.
Il lavoro da fare per Messina non manca di certo, tra la necessità di preservare certi giocatori contrapposta a quella di vincere sempre, anche partite come questa non certo essenziali se viste con una visione globale della stagione. Il rendimento di alcuni, Grant in primis, e la situazione infortunati potrebbe rendere necessario un ricorso al mercato per aggiungere un aiuto nei back court.
Le ultime voci danno Milano interessata a due giocatori in orbita NBA, non è ancora chiaro se per sostituire Grant o per affiancarlo, dato che anche il recupero di Daniels procede a rilento. I nomi son quelli di Langston Galloway e di Kyle Guy (se cliccate qua lo descrivo brevemente in un articolo di 2 anni fa), guardie con punti nelle mani ma limitate capacità di dirigere la squadra.
Personalmente andrei più su una combo e non su una guardia anche se creatrice dal palleggio. Sparo due nomi che a me risultano free agent alternativi a quelli citati poc’anzi che fonti bene informate danno come osservati: i miei due nomi sono Kris Dunn per una scelta di un giocatore difensivo e forte fisicamente. Mentre se so volesse optare per una soluzione opposta dico Quinn Cook, grande attaccante ma di piccola taglia e non certo conosciuto per la sua difesa
Poi ci sarebbe il capitolo italiani, io da sempre sono fautore per averne 7 in maniera tale da sopperire ad eventuali infortuni: a quanto pare nessuna voce di mercato gira per eventualmente ingaggiare un atleta in quota italica. Forse per la penuria dell’offerta, forse per la poca convinzione nell’ingaggiare un “riempi casella” poco competitivo rispetto agli altri.
Guardando la partita sognavo Procida in maglia biancorossa ma temo rimarrà tale almeno per quest’anno. Un altro fortitudino potenzialmente interessante potrebbe essere Fantinelli, dato che l’arrivo di Durham gli toglierà minuti, ma attualmente è in bacino di carenaggio e alla squadra di Messina l’aggiunta servirebbe subito. Di disponibile rimane Luca Vitali che non credo risponda all’identikit del giocatore messiniano.
Chi vivrà vedrà, intanto ci si tuffa nel doppio impegno europeo contro Bayern in trasferta e Stella Rossa in casa. Due gare da vincere assolutamente, specie la seconda.
IL TABELLINO: FORTITUDO BOLOGNA – OLIMPIA MILANO 75 – 86
LE PAGELLE
ASHLEY 6,5: svolazza, lotta e combatte. In crescita.
ARADORI 6: media tra il 4 del primo tempo e l’8 del secondo. Chissà perché sto sbalzo di rendimento…..
DURHAM 6: solo 4 punti ma 10 assist. L’impressione è di un costruttore di gioco vecchia scuola che pensa prima ai compagni che a sé stesso e converrete che ormai non se ne vedono molti di playmaker così.
PROCIDA 6,5: rinvigorito dall’avvento di Martino che gli ha dato subito la fiducia che il suo predecessore aveva fatto mancare. Finchè c’è da correre, saltare e stoppare stiamo parlando di un califfo. A metà campo invece deve ancora crescere tanto.
BENZING 4,5: non posso esimermi dalla facile battuta “aveva poca benzing nel serbatoio”. Ma è la verità, zero tiri da 2 e solo 1/8 da tre….29 minuti poi per lui sono troppi.
RICHARDSON 5,5: non tanto per l’espulsione, secondo me un filo esagerata, ma per la discontinuità che non riesce a scrollarsi di dosso. Non è un leader emotivo e non può nemmeno fare il go to guy offensivo. Ma diamo tempo al buon Antimo di farlo crescere.
BALDASSO 5,5: l’arrivo di Durham gli ha tolto le chievi delal squadra oltre a minuti e tiri. Si deve riciclare da cambio, cosa non facile per lui, e dimostra di non essersi totalmente calato nel ruolo.
TOTE’ 7: stava giocando benissimo, tenendo botta sotto canestro contro i vari Tarczewski e Mitoglou anzi facendo valere la propria di fisicità. Peccato per l’infortunio.
MELLI 7: di tutto un po’, in Italia è illegale per fisicità e capacità di letture.
GRANT 4,5: segna all’inizio e alla fine, in mezzo il nulla cosmico. Un pesce fuor d’acqua e le partite stanno passando e con esse anche il suo credito presso staff e pubblico.
RODRIGUEZ 7: concorre pesantemente a piazzare il break decisivo con le sue triple.
TARCZEWSKI 5,5: anche in Italia tartassato dagli arbitri, non riesce a dare un contributo tangibile come in LBA spesso fa.
BILIGHA 6: se Kaleb è il più tartassato dagli arbitri lui è il più tartassato da Messina che non gli perdona niente. Sbagliando a mio avviso perchè gioca solo 6 minuti, e per salvaguardare soprattutto Melli avrebbe dovuto giocarne il triplo.
RICCI 4,5: sbaglia partita, 16 minuti di niente.
HALL 6,5: dopo la parentesi Asvel torna a macinare gioco, punti ed avversari. Un rullo compressore.
MITOGLOU 7: lungo è lungo ed usato insieme a Ricci e Melli diventa ingestibile anche per un atleta come Procida. Punti, rimbalzi e presenza la sua crescita continua.
SHIELDS 6,5: parte in modalità energy saving ma poi servono tutti i suoi cilindri del suo potente motore.
DATOME 6,5: altra partita in crescita per Gigi con un minutaggio che da tempo non era così elevato.
SALA STAMPA
Ettore Messina
“Siamo molto contenti di aver vinto su un campo molto ostico una partita difficile soprattutto perché la nostra intenzione era quella di contenere il minutaggio di Sergio Rodriguez e Shavon Shields. Soprattutto Shields: ha giocato minuti chirurgici che ci hanno aiutato a vincere la partita ed è quello che volevamo”
Gianmarco Pozzecco
Voglio ringraziarlo per avermi dato la possibilità di venire qui e ringraziare tutta la Fortitudo per l’accoglienza. Io mi nutro di queste cose, mi segnano positivamente. Voglio dire che stiamo lavorando bene, con disciplina e tanta disponibilità da parte dei giocatori.
Coach Messina ha costruito una filosofia precisa, in cui ogni giorno si lavora perché tutto funzioni nel modo migliore possibile. La nostra stagione si sviluppa lungo un percorso complicato. Ne ero consapevole da avversario, sapevo quanto Milano dovesse misurarsi con un percorso complesso, ma non pensavo lo fosse così tanto.
Giochiamo tanto, i ritmi sono frenetici, ma per fortuna abbiamo tanta disponibilità e serietà nei nostri giocatori e per questo finora abbiamo superato le difficoltà. Sapevamo che questa gara di Bologna sarebbe stata difficile e lo è stata. Ma abbiamo giocato più o meno la partita che volevamo, forse l’unico rammarico è non essere riusciti a chiuderla quando potevamo, ma giocando così tanto, ogni due giorni, è difficile trovare l’energia fisica e mentale necessaria per riuscirci.
Per noi è anche complicato gestire le regole diverse tra campionato ed EuroLeague e lo è anche per i ragazzi per cui c’è chi ha più spazio un giorno e un giorno non ne ha. Chi ha meno esperienza da questo punto di vista e è penalizzato, ma noi lavoriamo per costruire un gruppo omogeneo ed è quello che stiamo cercando di fare, risolvendo i problemi dei singoli di squadra. L’abbiamo già fatto con altri giocatori, ora stiamo cercando di farlo anche con Jerian Grant”.
Cristiano Garbin
@garbo75