Venezia-Mestre (VE), 12 gennaio 2022 – Le campionesse d’Italia dell’Umana Reyer Venezia perdono nella propria casa del Palasport “Giuseppe Taliercio” l’importante match per cercare di avvicinare il quarto posto, l’ultimo valido per entrare ai Quarti di Finale della EuroLeague Women, contro le lettoni del TTT Riga, 54-62 il risultato finale.
La Reyer tornava a giocare la competizione europea dal 14 dicembre 2021 quando perse a testa altissima contro Ekaterinburg proprio al Taliercio. E se proprio vogliamo dirla tutta, la prestazione di stasera delle ragazze di coach Andrea Mazzon è stata totalmente negativa e sotto le attese rispetto a quel match contro la corazzata russa, un notevolissimo passo indietro.
La formazione baltica (che aveva in rosa le ex oro-granata Gunta Basko e Laura Meldere) ha sempre comandato il match dall’avvio controllando difensivamente e tenendo a basse % l’attacco Reyer toccando la doppia cifra di scarto nel terzo quarto sul 33-43 al 24′. E nonostante una piccola reazione d’orgoglio di Venezia semplicemente momentanea, (46-47 al 28′), la retroguardia di Riga ha concesso l’ultimo sussulto sul 50-51 a 8’29” dalla fine.
A decidere un canestro pesante dai 6.75 convalidato dal trio arbitrale all’MVP del match Jasmine Thomas (18 punti, 7 rimbalzi, 6 assist, 6 recuperi) dopo che il timer dei 24″ del Taliercio si era spento (tra non poche proteste della formazione veneziana e del pubblico del PalaTaliercio), e la Reyer non è riuscita più a reagire.
In casa Reyer Venezia stride molto il 33% al tiro complessivo (17/51 con il 4/21 da oltre l’arco), 17 palle perse (contro le 12 di Riga) e una battaglia persa anche sotto i tabelloni (37 a 40 concedendone alle lettoni ben 11 offensivi).
L’Umana Reyer con questa sconfitta va a record 3-7, mentre la squadra lettone è 5-6.
Per la Reyer diventa a questo punto assolutamente decisiva la prossima sfida a Mosca contro l’MBA settimana prossima in Russia: vincere per almeno sperare nella qualificazione all’EuroCup Women come 5° o 6° classificata del Gruppo A diventa un obiettivo minimo per la formazione allenata da coach Andrea Mazzon senza far scappare le avversarie.
Le dichiarazioni post-partita
Coach Andrea Mazzon ha commentato così a caldo la sconfitta in Euroleague Women al Taliercio dell’Umana Reyer con le lettoni del TTT Riga: “Complimenti a loro, perché si è visto che sono indubbiamente una squadra più forte. Le energie che avevamo erano queste: non posso rimproverare niente alle ragazze, anche perché Bestagno, che stava giocando molto bene all’inizio, si è fatta una distorsione alla caviglia e ci stiamo trovati veramente corti e il risultato che è arrivato è giusto che sia così”.
Umana Reyer Venezia vs TTT Riga 54-62
Progressione: 15-17: 30-37; 46-51; 54-62.
Parziali: 15-17; 15-20; 16-14; 8-11.
Le pagelle
Umana Reyer Venezia
Martina Bestagno 6: 11′ di parquet per la capitana oro-granata che non riesce a incidere sul match come vorrebbe, si fa male nel secondo quarto alla caviglia e non rientra più.
Debora Carangelo 6: Mazzon la catechizza in varie occasioni. Cattura 5 rimbalzi, ma è sofferenza su entrambe le metà campo.
Kayla Bonica Thornton 6,5: gioca quasi 34′, e per lunghi tratti è la migliore della Reyer perchè continua e molto presente. Cerca di farsi notare in tanti frangenti di gioco, le compagne la assistono ben poco.
Francesca Pan 6,5: ci mette la solita difesa e personalità oltre a una grinta che non guasta mai, purtroppo per lei Riga ne ha di più.
Yvonne Anderson 5,5: in sofferenza offensiva, visibilmente meno attiva negli attacchi al ferro rispetto a un mese fa causa il Covid preso. Le percentuali non la aiutano di certo.
Gintare Petronyte 5,5: 15′ in campo senza catturare un singolo rimbalzo, segno che Riga la frena benissimo sotto-canestro facendola tanto faticare.
Sara Madera 5,5: 8′ di gioco senza efficacia.
Giovanna Elena Smorto s.v.: 40″ di gioco per una palla persa e una brutta difesa commettendo fallo, nient’altro.
Beatrice Attura 5,5: si becca molte sgridate da Mazzon, difensivamente poco efficace e poco continua, anche lei come molte sue altre compagne non sfodera la solita grinta.
Elisa Penna s.v.: solo 4’30” sul parquet, senza infamia e senza lode.
Astou Ndour 5,5: 37′ di campo per la lunga spagnola di origine senegalese; sì 11 rimbalzi (tutti difensivi) e 3 stoppate, ma va troppo a intermittenza soffrendo tanto Sarauskaite e le lunghe lettoni, sembra si limiti troppo.