Lubiana (Slovenia), 23 marzo 2022 – Alla Stozice Arena della capitale slovena, non c’è assolutamente stata storia tra Cedevita Olimpia Lubiana e Umana Reyer Venezia con la compagine di casa a prevalere per 105-90.
Non tradisca il risultato finale, il Cedevita Olimpia ha toccato il +32 come massimo vantaggio (82-50 dopo 27’) e solo nell’ultimo quarto ha concesso in un completo garbage time la riduzione del margine alla compagine di coach Walter De Raffaele sino al -15 conclusivo.
Una Reyer molle, senza intensità difensiva, che nel linguaggio del corpo ha mostrato zero garra e voglia di lottare sin dall’inizio dell’incontro. Tutti sotto la sufficienza compreso Victor Sanders – non tradiscano i suoi 24 punti con sette triple a segno – : quando c’è stata partita e i con i suoi migliori giocatori in campo, il Cedevita non ha proprio concesso spazio e gioco alla Reyer che è stata totalmente impalpabile e con un atteggiamento senza scuse di stanchezza alcuna. Su tutto, una difesa sotto i tabelloni inesistente (causa anche la stanchezza di Watt e i Morgan, Echodas e Brooks che sono parsi dei telepass difensivi) che ha concesso a un certo punto il doppio dei rimbalzi agli avversari con Omic e Auguste che hanno spadroneggiato senza problemi.
Venezia, quarta sconfitta consecutiva tra campionato e 7 DAYS EuroCup (7-9 di record) in una settimana partendo dalla trasferta di Valencia, non è ancora qualificata matematicamente ai Playoff della competizione europea a due giornate dal termine. Si dovrà vincere nel prossimo impegno casalingo contro il Promitheas Patrasso di mercoledì prossimo al PalaTaliercio per evitare ogni sorta di eventualità di non qualificazione.
CRONACA
Primo quarto difficile con il Cedevita Olimpia partito 8-0 e che dalla doppia cifra di scarto raggiunta dal 16-6 aumenta il massimo divario sino al 28-10 dopo gli iniziali 10’ con gli sloveni a doppiare a rimbalzo la Reyer sul 17-7.
Secondo periodo e arriva il +20 degli arancioverdi sul 30-10 con l’ex orogranata Melvin Ejim, gli orogranata non sono proprio presenti in campo e precipitano addirittura sul -25, 41-16 dopo 14’, De Raffaele chiama time-out. Sul 45-20, l’Umana trova un break positivo di 0-7 con Tonut, Sanders e Bramos, primo time-out di coach Jurica Golemac. Ma non è proprio serata per gli orogranata: Jaka Blazic, Edo Muric e Zoran Dragic, oltre a una maggior attenzione sotto i tabelloni, sono le solite risposte trovate dal Cedevita Olimpia su una Reyer mollissima difensivamente che concede troppi spazi, Zach Auguste da sotto trova i punti del 56-33 a chiudere il primo tempo.
Si ritorna a giocare alla Stozice Arena e non cambia assolutamente il canovaccio della sfida con i padroni di casa a toccare il +30 sul 63-33 al 22’. Venezia gioca individualmente mentre gli sloveni giocano di fatto di squadra rispondendo sempre a ogni tentativo orogranata nel ridurre le distanze, 75-48 dopo 25’ di match ormai totalmente indirizzato. Il Cedevita Olimpia arriva sul +32 come massimo divario su una Reyer che tenta con le triple di Mazzola e Sanders di limare il gap, è 86-59 dopo tre quarti di gara.
Ultimo quarto che è un lunghissimo garbage time, Victor Sanders segna dall’arco tentando di dare un senso alla partita. Nemmeno un antisportivo sanzionato a Yogi Ferrell su Daye ferma il Cedevita Olimpia sulla Reyer, 97-73 a 4’44” dalla fine. Lubiana supera i 100 punti a 3’36” dal termine, gli alley-oop per Scuka e Auguste fanno anche divertire il pubblico sloveno, Venezia con il solito Sanders e Tonut lima il divario sino a- -15 finale, 105-90 alla sirena conclusiva per un +15 immeritato per la squadra di coach Golemac.
Cedevita Olimpia Lubiana vs Umana Reyer Venezia 105-90
Parziali: 28-10; 28-23; 30-26; 19-31.
Progressione: 28-10; 56-33; 86-59; 105-90-
Sala Stampa
Coach Walter De Raffaele ha commentato così la partita di 7DAYS Eurocup a Lubiana. Gli orogranata nel corso della gara hanno perso anche Jordan Theodore per un problema muscolare.
“Abbiamo giocato una partita di livello basso su entrambi i lati del campo permettendo a Lubiana di dominare. Di tecnico c’è da commentare poco. Credo che quando si giocano partite di questo tipo subendo 100 punti non sia il caso di trovare scuse come le trasferte e le assenze, ma guardarsi allo specchio e prendersi ognuno le proprie responsabilità a cominciare dal sottoscritto. Questa è una squadra che ha dimostrato di non essere quella vista stasera non più di 72 ore fa e per affrontare questa parte finale di stagione, che si tratti di campionato o coppa, serve un altro tipo di orgoglio, dediderio di combattere e competere che non può essere sempre indotto dall’esterno. Ora dobbiamo lavorare duro in palestra per affrontare le prossime partite andando oltre tutto e rimanendo uniti”.