Dopo la clamorosa vittoria di Ragusa sul campo di Schio che ha spezzato la striscia di vittorie in fila delle Orange, si torna in campo a più di 1000km di distanza, in Sicilia in quel del PalaMinardi.
E questa gara 2 è stata se possibile ancora più intensa e combattuta del primo atto della serie. La grande favorita Schio che deve vincere per forza contro Ragusa che deve cogliere l’occasione per volare in finale: date queste premesse la partenza piuttosto lenta con tanti errori ci sta tutta.
Piano piano entrambe le squadre si sciolgono in attacco col passare dei minuti, le iblee trascinate da Santucci mentre per le sclerensi è André a mettere a segno punti importanti. Schio prende fin da metà primo quarto un piccolo vantaggio di 4-5 punti che conserva fino all’intervallo.
Al ritorno in campo le Orange piazzano un break andando in vantaggio di 10 punti zittendo un PalaMinardi gremito e facendo pensare a tutti che la pratica fosse archiviata. Invece a metà del terzo quarto Ragusa si rifà sotto sfruttando 3 minuti di trance agonistica di Romeo che con due triplone (una da 9 metri) annulla tutto il vantaggio accumulato dalle avversarie.
Ma l’ultimo quarto ha presentato il conto sotto forma di poca lucidità di una partita dall’intensità ai massimi livelli. Ragusa sbagliava tanto, troppo e non solo al tiro. Perse banali, tiri da sotto non convertiti, triple tutte storte.
Schio da grande squadra quale è ne approfittava per allungare ancora il cuscinetto di sicurezza e respingendo gli ultimi assalti delle siciliane.
Rispetto a gara 1 coach Dikaioulakos lascia fuori DeShields e porta Mestdagh per avere più attacco perimetrale, e la scelta tutto sommato si è rivelata corretta anche se Taylor ha fatto momenti in cui non era fermabile da chicchessia.
Non è un caso che Gruda a parte le più utilizzate siano state proprio le due tiratrici designate Laksa ed appunto Mestdagh. Il coach greco ha letto benissimo ed in anticipo il fatto che con il terzetto Kuier-Hebard e Taylor non fosse così facile ed automatico tirare da sotto più di tanto, quindi ha deciso di munirsi di una clamorosa tiratrice in più.
Perplessità invece mi desta l’utilizzo di Verona, solo 4 minuti nei quali comunque aveva fatto 2-3 robe molto utili alla causa. Probabilmente lo staff voleva, in una partita decisiva, andare con le più esperte del gruppo come Dotto ad esempio ma così facendo ci ha privato (mio cruccio) del duello in chiave azzurra con Santucci.
Ragusa ha fatto tutto quello che è possibile fare contro Schio ed è andata molto vicina al colpo grosso. Ci riproverà senz’altro domenica, conscia che è in grado di espugnare il PalaRomare. Per farlo però, o meglio per rifarlo, dovrà limitare i rimbalzi offensivi concessi che hanno aiutato non poco il Famila a trovare ritmo e a mettere punti importanti su secondi e terzi possessi.
Poi dovrà necessariamente tirare almeno discretamente da tre punti per aprire la scatola, diversamente Schio avrà buon gioco e difficilmente non vincerà.
IL TABELLINO : PASSALACQUA RAGUSA – FAMILA SCHIO 64 – 71
SOTTANA 5: anche stasera polveri bagnatissime al tiro anche se ne mette uno in un momento cruciale. Schio ha bisogno della miglior Giorgia, vediamo se arriva domenica
GRUDA 5,5: a rimbalzo è un fattore ma sbaglia troppi tiri facili per una come lei e lascia l’impressione di soffrire un pochino le lunghe ragusane
CRIPPA 5,5: non fa nulla in 11 minuti se non alzare il livello fisico con dei falli e generare un filo di nervosismo nelle avversarie
KEYS 6: pronti via ha subiro 2 falli a carico, e pure il terzo lo commette rapidamente. Fa dentro e fuori dal campo in una partita nella quale Jasmine fa fatica ad entrare. Nel finale però si sente eccome tra canestri, rimbalzi e lotte in mezzo al campo per la palla
LAKSA 6: a corrente alternata al tiro impegna sempre e comunque la difesa perché è una minaccia costante.
DOTTO F. 7: all’inizio sembra timida ma poi guida da par suo la squadra e segna 4 canestri importanti e uno più bello e difficile dell’altro. Nel momento chiave della stagione lei c’é e non è un caso.
ANDRE’ 7,5: la realizzatrice che non ti aspetti, segna in taglio facili appoggi ma anche piazzati dai 4 metri tutt’altro che banali. Non cattura tanti rimbalzi ma il suo segno sulla partita è indelebile ugualmente.
MESTDAGH 7: buona partita con triple spaccagambe che evidentemente DeShields non garantisce al coach greco. Ed ha difeso pure bene su Taylor
VERONA 6: pochissimo spazio, giusto il tempo di segnare un bel canestro in transizione
ROMEO 6,5: primo tempo difficile nel quale si innervosisce a più riprese contro arbitri e contro il destino cinico e baro che fa sputare dal ferro qualche suo tiro da fuori. Ha una sfuriata pazzesca a cavallo tra 3 e ultimo quarto ma a differenza di gara1 non conclude l’opera. Non sempre le ciambelle escono col buco.
KACERIK 5: tutti quei minuti (32) con soli tre tiri presi e zero segnati. Poco, troppo poco. Deve essere più pericolosa, altrimenti la difesa si concentra tutta su Romeo e Taylor
SPINELLI sv: non è ancora pronta per questi livelli, e lo avrei scritto forse a prescindere dal suo infortunio
SANTUCCI 5,5: la media tra il 7 del primo tempo e il 4 del secondo. Parte benissimo con un gioco da tre punti e due triple, la solita leadership e le solite mani veloci che producono recuperi. Nel secondo tempo invece commette sciocchezze in serie non da lei, tante perse e un rigore da sotto sbagliato. Tutti errori pesanti.
KUIER 7: da fuori e dalla media è sempre pericolosissima, però per gli equilibri ragusani va poco nel pitturato. Vediamo se in gara 3 modifica il suo atteggiamento oppure continua a giocare perimetralmente.
TAYLOR 7: quando ha quei momenti di trance in cui fa tutto lei e spesso fa tutto bene è veramente esaltante guardarla. Per me, senza DeShields avrebbe potuto prendersi più tiri ed iniziative. 13 non sono pochi ma ha proprio dato l’impressione di poter disporre a piacimento di tutta la difesa…..
HEBARD 6: voto medico, nel senso che sappiamo non sia affatto al 100% con quella caviglia malmessa e quindi alziamo il voto di un cicinin…..peccato che la sua esplosività sia veramente ridotta. Per vincere gara 3 deve produrre ben altra prestazione
OSTARELLO 6: si guadagna tutti i minuti a scapito di Spinelli mettendo una tripla mica facile. ovvio che comunque in certe situazioni sotto canestro contro Gruda soffra ma comunque da il suo onesto contributo alla causa
SALA STAMPA
Gianni Recupido: “Non abbiamo fatto la migliore difesa di tutta la stagione – commenta coach Gianni Recupido – diciamo che a Schio abbiamo difeso meglio di oggi; soprattutto nei primi due quarti ci sono stati tanti canestri su distrazione individuale e non di sistema e poca aggressività.
Certo, alla fine ogni allenatore vorrebbe sempre la partita perfetta, ma purtroppo si gioca sempre con avversari, e che avversari in questo caso. Abbiamo lottato e questo è un merito: ci portiamo le cose buone che abbiamo fatto. Resettiamo, andiamo a cercare un’altra impresa a Schio.
Ce la rigiochiamo e in fondo è come se tutto cominciasse proprio domenica”.