Sassari, 01 maggio 2022 – Era una gara che la Dinamo Sassari non si poteva permettere di sbagliare e non l’ha fatto, vincendo per 98-82 un match quasi mai in discussione contro una Vanoli Cremona già retrocessa e infarcita di ragazzini delle giovanili. Con questa vittoria i sardi staccano ufficialmente il biglietto per i playoff Scudetto, per la decima volta negli 11 anni di militanza in LBA, con due gare ancora da giocare.
Gli uomini di Piero Bucchi, dopo la sofferta vittoria esterna in quel di Napoli, hanno portato a casa anche questi due pesantissimi punti, ampiamente alla portata dei sassaresi alla vigilia, visto il morale e la condizione deficitaria degli ospiti. “Un buon allenamento” come è stato definito dal coach bolognese nel dopo gara, senza mancare di rispetto ai lombardi, ma per evidenziare l’enorme differenza di stimoli e forze messe stasera sul parquet del PalaSerradimigni.
A sancire l’ufficiale approdo alla post season la grande prestazione del solito Gerald Robinson, MVP con 18 punti e 4 assist, e del totem Miro Bilan (11 punti e 7 rimbalzi). La Dinamo in realtà ha trovato tanti protagonisti durante la gara, questo grazie alle ampie rotazioni di Bucchi che hanno svuotato la panchina, con il solo Gandini, povero, rimasto a guardare. Oltre alle consuete certezze Logan (11 punti) e Burnell (10 punti), hanno trovato molti spazio anche Treier (11 punti) e capitan Devecchi. Persino il giovane Luca Sanna, autore dei 3 punti finali che hanno chiuso l’incontro, ha avuto una manciata di minuti.
Per la Vanoli Cremona, invece, l’avvicinamento a questa penultimo turno è stato un incubo: oltre alle ultime sconfitte con Trieste e Brescia, ha dovuto fare a meno del lungo degente Pecchia, di Cournooh accasatosi in A2 con Scafati e persino della giovane stella Spagnolo, restato a casa. Nonostante questo, i veterani e i giovanissimi di Galbiati andati a referto hanno fatto una prestazione dignitosa, onorando appieno l’impegno.
Degne di nota le prestazioni del lettone Verners Kohs, 12 punti con un ottimo 4/5 da tre, del sempreverde Peppe Poeta (8 punti e 11 assist) e del giovane Filippo Gallo, gara solidissima per il triestino classe 2004 che con due giorni d’anticipo si è confezionato un fantastico regalo di compleanno con dentro 8 punti, 4 rimbalzi e 11 di valutazione.
Una gara che ha avuto poco da dire, con le due difese assenti ingiustificate per lunghi tratti dell’incontro.
In avvio la Dinamo prende subito il controllo, portandosi sul 16-10 a metà del periodo, con i soliti Bilan e Robinson, prima del contro parziale ospite firmato dalla tripla di Tinkle che porta sul +1 i lombardi. Stefano Gentile però non ci sta e dalla lunetta chiude avanti la prima frazione (26-24).
Nel secondo quarto le due panchine iniziano a svotarsi e Sassari trova protagonisti inaspettati, come l’estone Treier, autore della bomba del +15. La Vanoli barcolla, ma è il suo veterano Poeta a riportarla in carreggiata, segnando 4 punti consecutivi che riducono il distacco, andando negli spogliatoi sul punteggio di 54-44.
In avvio di ripresa si alzano le percentuali delle due squadre da oltre l’arco, che si rispondono tripla su tripla. Robinson allora prende in mano la gara e prova a dare lo scossone decisivo al match, riportando i sassaresi avanti sul +15. Sembra finita, ma grazie ad un fantastico Filippo Gallo, Cremona risorge e il suo baby playmaker firma un parziale di 9-0 che sembra riaprire la gara, con gli ospiti solamente a -6.
Piero Bucchi è costretto a chiamare timeout e strigliare i propri giocatori, per riportare il match sui binari del primo tempo ed evitare brutte figure. Il soldato Burnell allora si erge ad esempio da seguire e con la sua energia risveglia i compagni, che dopo un paio di giri di lancette sono nuovamente sul +18, con il due più uno firmato Diop del 79-61 con cui si chiude il periodo.
L’ultimo quarto è praticamente una sessione d’allenamento, con le due squadre che svuotano interamente le proprie panchine, dando minuti alle seconde e terze linee. Proprio i due più giovani delle rispettive squadre, Luca Sanna e Filippo Galli, chiudono definitivamente il match sul 98-82, rispettivamente con tre liberi e una tripla sulla sirena.
Sassari consolida così il sesto posto, costretta però a difenderlo dalle grinfie di una Reggio Emilia con lo scontro diretto a proprio favore e con l’ambizione di insidiare il quinto posto di Tortona o persino il quarto di Venezia . Per fare questo però i sardi devono fare percorso netto da qui alla fine, prima nel recupero di venerdì in casa con la capolista Virtus Bologna e due giorni dopo a Masnago in casa di una Varese già salva.
Cremona, invece, nell’ultima giornata di domenica sera potrà salutare il proprio pubblico nella sfida interna con Trento, lasciando la LBA dopo 12 anni consecutivi di permanenza, massima serie raggiunta nel lontano 2008-09 grazie alla vittoria per 3-1 nella finale playoff dell’allora Legadue, proprio ai danni della Dinamo Sassari. Il cammino della squadra di Aldo Vanoli è stato poi arricchito dal primo trofeo importante della propria bacheca: la storica Coppa Italia del 2019 con Meo Sacchetti.
La speranza è che l’addio alla massima serie sia soltanto un arrivederci, per una delle più belle realtà di questo ultimo decennio in LBA.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Vanoli Basket Cremona 98-82
Parziali: 26-24; 28-20; 25-17; 19-21.
Progressione: 26-24; 54-44; 79-61; 98-82.
Sala Stampa
Paolo Galbiati, Piero Bucchi e Stefano Gentile
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Luca Sanna s.v.: entra negli ultimi minuti e tutti i compagni lo cercano per fargli fare i primi punti in LBA. 3 punti dalla lunetta e missione compiuta. Le paste al prossimo allenamento sono salve!
Miro Bilan 7: parte in quinta già dalla palla a due. Dime viene portato a scuola dal croato, che sale in un amen in doppia cifra. Bucchi lo tiene poi a riposo per tanti minuti, scongelandolo solamente a metà del terzo quarto, quando Cremona si avvicina troppo, per poi richiamarlo in panchina in vista della sfida ben più importante di venerdì contro la Virtus.
David Logan 6: entra forse troppo in punta di piede, specialmente in attacco, faticando a trovare il ritmo, con un 0/4 da tre non da lui. Riesce comunque a rimpolpare il proprio tabellino con 11 punti, di cui la metà dalla lunetta.
Gerald Robinson 7: contro una Vanoli parecchio rimaneggiata ci si aspetterebbe un Robinson più dimesso e invece no. Parte subito con i giri altri del suo motore, regalando cioccolatini a Bilan e Burnell e seminando la difesa ospite in qualsiasi occasione. Anche nel finale, con il risultato in cassaforte, non si risparmia continuando a penetrare con una facilità disarmante, con quel primo passo che neanche i ragazzini di coach Galbiati riesco a sostenere. Il suo tabellino parla per lui: 18 punti in 23′ e 4 assist. MVP di serata per la chiave di volta della stagione sassarese.
Filip Kruslin 6.5: in difesa si adegua forse troppo alla bassa intensità della partita, lasciando troppo spesso il suo marcatore libero di concludere. Nella ripresa invece torna a fare male in fase offensiva, con due bombe in sequenza nel momento forse più delicato del match, chiudendo definitivamente la contesa con 15′ d’anticipo.
Giacomo Devecchi 6: rotazioni ampie e anche per il capitano tanti minuti sul parquet. Chiude con una virgola, ma in difesa è come sempre una certezza, con il solito sfondamento preso che ha fatto alzare in piedi tutto il palazzo.
Kaspar Treier 6.5: entra dalla panchina, ma è caldissimo mettendo subito tre triple di seguito, andando persino in doppia cifra prima dell’intervallo. Bucchi gli concede tanti minuti come centro, aiutato anche dall’intensità blanda della gara, e confeziona una solida prestazione persino a rimbalzo. Chiude con 11 punti e 6 rimbalzi.
Jason Burnell 6.5: in risalita fisica e si vede. Torna ad intimidire la difesa con quel gioco spalle a canestro che l’anno reso famoso nel primo anno col Poz. Viene rimesso in campo ogni qualvolta Bucchi vede calare il livello della difesa, lui esegue e la Dinamo torna a distanza di sicurezza nel punteggio.
Eimantas Bendzius 5: toppa completamente la partita, con l’unica fortuna di aver sbagliato forse la partita “giusta” dell’ultime tre di questa regular season. Mani gelate per il lituano, che le scongela solamente nella ripresa segnando solamente 6 punti. In difesa forse va pure peggio, con amnesie da partitella d’allenamento.
Stefano Gentile 6.5: tiene in mano le redini della squadra nel primo vero allungo del secondo quarto. Finalmente torna ad essere pericoloso anche al tiro, con i 5 punti in fila ad inizio ripresa quando Cremona prova a ricucire lo svantaggio. Chiude con 10 punti e 5 assist.
Ousmane Diop 7: nel primo tempo primeggia prima su Dime e poi sull’esplosivo McNeace, portando con i suoi canestri la Dinamo sopra la doppia cifra di vantaggio. Nella ripresa non abbassa la sua intensità, anche con davanti le giovani leve della Vanoli.
Vanoli Basket Cremona
Destiny Agbamu 5.5: nella ripresa entra e parte forse un po’ contratto. Si scioglie alla distanza, quando ormai la gara ha poco o nulla da dire.
Malik Dime 5: soffre pesantemente Bilan in avvio. Si ritrova solamente quando il croato viene richiamato a riposare, segnando 10 punti prima della intervallo. Nella ripresa invece gioca solamente 4′.
Mauro Zacchigna s.v.: messo nei minuti finali, riesce ad entrare nel tabellino della gara con 2 punti.
Jamuni McNeace 6: mette più volte a repentaglio la stabilità dei ferri del PalaSerradimigni, affondando a due mani tutto quello che passa. Nella ripresa sembra dare la scossa per la rimonta, ma è un fuoco di paglia. Perde via via intensità fino a quando non lascia il posto alle giovani leve.
Filippo Gallo 6.5: tanti minuti per il giovane triestino, ripagando Galbiati con un gara ordinata e solida, condita da 8 punti, 4 rimbalzi, 1 stoppata, 1 rubata e 2 assist. Come se non bastasse è lui a firmare il parziale di 9-0 del terzo quarto che riporta i suoi sotto solamente di 6 punti. Proprio un bel prospetto.
Giuseppe Poeta 6.5: prestazione che non sorprende da parte di uno dei veterani del campionato. Smazza 11 assist e segna 8 punti, prima di arrendersi ad un fastidio al polpaccio. ‘O scugnizzo, l’immortale.
Nicholas Errica 6: il classe 2005 fece il suo esordio stagionale proprio a Sassari in Supercoppa e sicuramente ancora se la ricorda bene, con 9 punti in 7 minuti e uno sfavillante 3/3 dai 6.75. Stasera viene buttato nel mischia nel garbage time finale e non sfigura per niente, segnando anche un bel canestro in contropiede.
Verners Kohs 6.5: sorprende la Dinamo con la sua precisione da oltre l’arco, un notevole 4/5 e 80% al tiro. La difesa si adegua nella ripresa e smette di bombardare il ferro dei sardi. Chiude comunque con 12 punti e la sua miglior prestazione in questa LBA.
Tres Tinkle 6: per la Dinamo è stato un rebus marcarlo sin dal girone di settembre di Supercoppa, e la gara di stasera sembra non fare eccezione. Parte subito in palla con 5 punti nei minuti conclusivi del primo quarto, firmando il secondo sorpasso sui sardi. Nella ripresa cala d’intensità e i padroni di casa riescono in breve tempo ad imbrigliarlo. Chiude comunque con 10 punti e 7 rimbalzi.
Filippo Galli s.v.: buttato nella mischia nell’ultimo minuto, fa in tempo a mettere la bomba a fil di sirena. Chapeau.
Adas Juskevicius 6: meno preciso al tiro, rispetto alle sue ultime uscite stagionali, confeziona comunque una buona prestazione, condita da 11 punti e ben 6 assist.
Giovanni Olmeo