Bologna, 27 maggio 2022 – Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sulla consistenza della Bertram questa sera se li dovrebbe essere tolti: Derthona, nonostante la sconfitta di questa sera, è la rising star del campionato italiano.
Veniamo alla partita, dopo un inizio marcato Milos Teodosic la partita sembrava indirizzata verso un monologo virtussino, ma la tempra degli uomini di coach Ramondino e la scarsa vena della second unit bolognese hanno permesso a Macura e compagni di riavvicinarsi.
Il secondo quarto è stato quasi un monologo piemontese con un Marco Belinelli, tenete a mente questo nome, sesto uomo di Tortona che mandava completamente fuori ritmo l’attacco bolognese, tirando ogni cosa gli capitasse in mano, ben coadiuvato dall’ectoplasma di Kevin Hervey. Con una Virtus che prendeva un tiro dopo un passaggio la circolazione di palla e le spaziature della Bertram avevano giustamente la meglio ed allo scadere del quarto, dopo un tiro fuori da ogni senso logico di Teodosic, J.P. Macura metteva la bomba del sorpasso.
Dopo un fugace sorpasso firmato Jaiteh, Tortona, guidata dal solito Sanders di questi play off, rimetteva fra sé e gli avversari quei 4/6 punti di vantaggio che evocavano, in tutta la Virtus Segafredo Arena, i fantasmi della Semifinale di Coppa Italia, anche perché Mascolo e Filloy sembravano aver ritrovato le chiavi per scardinare la difesa di casa, complici anche i rimbalzi offensivi lasciati colpevolmente da Shengelia e soci.
L’ultimo parziale sembrava ricalcare gli ultimi 23 minuti di gara, con la Virtus che non trovava il bandolo della matassa mentre Severini e Cannon, la classe operaia piemontese, punivano ogni distrazione bolognese, soprattutto nei cambi, ma a questo punto entravano in campo due fattori decisivi: l’intuizione di un coach e la classe di un campione.
A 4’49” dalla fine Sergio Scariolo decideva di giocare con i 4 piccoli, togliendo il deleterio Hervey di questa sera e schierando Kyle Weems da n° 4 di fianco a Toko Shengelia e, miracolosamente, tutte le palle 50 e 50, tutti i rimbalzi contrastati, tutte le palle vaganti diventavano preda di Bologna, ma ciò non sarebbe bastato se non ci fosse stato l’apporto di uno scatenato Marco Belinelli, che probabilmente aveva confuso il primo tempo col riscaldamento non sbagliando più nulla, caricando compagni e pubblico e guidando la Segafredo ad una importantissima quanto sudatissima vittoria. A tutto ciò bisogna aggiungere che il diavolo quando vuole ci mette sempre la coda, perchè Derthona ha avuto la palla del pareggio, con un tiro in angolo di uno dei suoi migliori interpreti, ma la palla di Severini ha ruotato sul ferro e beffardamente è uscita.
Cosa lascia dunque questa #Gara1?
In casa piemontese sicuramente del rammarico, perchè con un Daum e un Cain quantomeno accettabili forse la si sarebbe potuta portare a casa, ma anche delle belle sensazioni: la panchina, che sarebbe dovuta essere il punto debole rispetto agli avversari, ha portato ben 32 punti, contro i 33 di Bologna, drogati però dai 25 del Belinelli del secondo tempo, la difesa ha confermato di essere da play off. Bisognerà vedere se in casa Derthona prevarrà il primo, o le seconde, ma vista la reazione dopo la sconfitta in gara #1 contro Venezia, il carattere di questa squadra non è in discussione.
Per la Segafredo questa #Gara1 era sicuramente la più insidiosa e, nonostante la fatica, la si è portata a casa. Coach Scariolo ed il suo staff avranno sicuramente da lavorare, ma farlo col referto giallo in mano darà loro sicuramente più serenità. La frenesia del secondo quarto andrà sicuramente evitata, come andranno evitate le amnesie a rimbalzo difensivo. Da valutare le condizioni di Amar Alibegovic perchè, con un Hervey così deleterio, la sua presenza sarebbe importante e permetterebbe di reinserire Jackarr Sampson nelle rotazioni, che contro il Cannon di questa sera avrebbe fatto molto comodo. Altra opzione sulla quale si dovrà lavorare è quella sull’utilizzo di Nico Mannion: sicuri che con le prestazioni di questa sera dei suoi pari ruolo qualche minuto non avrebbe fatto comodo? Insomma, per lo staff bolognese le prossime saranno 48 ore di mal di testa.
Comunque se il buon giorno si vede dal mattino, questa serie non tradirà le attese e ci sarà da divertirsi.
Sala stampa
Virtus Segafredo Bologna vs Bertam Dertona Basket Tortona 77-73
Parziali: 21-16; 14-22; 16-17; 26-18
Pagelle
Amedeo Tessitori 5,5: non è tutta colpa sua, ma coi ritmi di Derthona, e Cannon in campo, fa troppa fatica a cambiare e rientrare sull’uomo, meglio contro Cain.
Nico Mannion n.e.
Marco Belinelli 8: la media col 4 del primo tempo, dove è stato MVP per piemontesi, ed il 12 del secondo tempo, dove ha dimostrato cosa vuol dire essere un campione ed avere huevos, ma a Brooklyn già lo sapevano.
Alessandro Pajola 5: è in difficoltà, fa fatica ad avere il solito impatto difensivo, e con le sue cifre offensive al momento è un handicap.
Kevin Hervey 3: 0/5 al tiro, vaga per il campo come uno zombie, avendone la stessa reattività, ci vorrebbe un’esorcista per scoprire cosa è successo a questo ragazzo dopo l’infortunio.
Michele Ruzzier n.e.
Mouhammadou Jaiteh 6+: la solita precisione offensiva, ma troppo molle dietro, tanto che Scariolo decide di lasciarlo a sedere nel finale per la sua scarsa reattività.
Tornike Shengelia 7: il play aggiunto di questa squadra, quando la palla passa dalle sue sapienti mani tutto il gioco ne guadagna. Non è ancora a posto fisicamente, e si vede nel secondo quarto quanto stampa sul ferro una schiacciata per lui elementare. Nel finale mette il bavaglio a tutto l’attacco tortonese, mezzo voto in meno per la percentuale ai tiri liberi: 3/8 non è accettabile da uno come lui.
Daniel Hackett 5,5: non è la sua migliore serata, e non sembra neanche al meglio fisicamente, ma la sua durezza ed esperienza si fa sentire, eccome se si fa sentire.
Kyle Weems 5,5: insolitamente impreciso al tiro, soffre anche Sanders come non lo avevamo soffrire contro nessuno.
Milos Teodosic 7+: non la sua migliore partita, ma l’abnegazione difensiva su Makura, ed i 9 assist, meritano una menzione particolare. Mezzo voto in meno per la bomba senza senso tirata a fine secondo quarto.
Isaia Cordinier 5: anche lui si fa prendere dalla follia collettiva del secondo quarto e non riesce più ad uscirne. La lavata di capo presa da coach Scariolo ha ricordato una di quelle di Obradovic…
Christopher Mortellaro n.e.
Chris Wright 6: ha un cuore che fa provincia, ma ogni tanto va fuori giri per il troppo ardore e perde qualche pallone di troppo.
Jalen Cannon 7+: è la chiave dell’attacco piemontese di questa sera, con la sua mobilità chiama fuori i lunghi avversari liberando spazi e permettendo rimbalzi offensivi a iosa, quando gli arriva addosso il treno georgiano di pari mobilità, ma con tanti centimetri in più, fa fatica.
Riccardo Tavernelli n.e.
Ariel Filloy 7: non è in serata al tiro dall’arco, allora sfrutta la marcatura di Belinelli per trovare buoni tiri dal mid range: esperto.
Riccardo Cattapan n.e.
Luca Severini 7,5: nel secondo tempo è l’enigma insolubile per la difesa bolognese, la beffa è che sbaglia il tiro forse più comodo dell’intera partita, mandando sul ferro la bomba del pareggio.
Jamarr Sanders 8: prosegue le buone prestazioni di questi play off. Praticamente infallibile dall’arco manda nei matti un signor difensore come Kyle Weems e provoca una lavata di capo a Cordinier. Loosing effort.
Mike Daum 4,5: è troppo importante per Derthona per giocare partite come quella di stasera. Shengelia lo beffa come e quando vuole, in attacco tira con percentuali improponibili, Ramondino lo toglie a metà terzo quarto e se lo dimentica in panchina.
Tyler Cain 4: inesistente.
JP Macura 5,5: come sempre dà l’anima, ma ogni tanto esagera e va fuori giri, come nel contropiede a fine partita quando anziché accontentarsi della palla recuperata forza un appoggio che col suo talento può anche mettere, ma che sbagliato toglie inerzia e possesso: bromuro.