Dopo la sconfitta con ombre e luci di ieri contro la Spagna l’Italbasket Rosa, dopo solo 24 ore, affronta il Belgio nella seconda giornata di gare del Trofeo di Melilla
Lardo non cambia le 12 giocatrici rispetto a ieri ma rivoluziona il quintetto ottenendo in cambio il giusto approccio contro le più fisiche giocatrici belghe.
Nonostante questo nei primi due quarti la partita si mantiene equilibrata con le azzurre che, trascinate da Verona, cercano di far valere la maggior agilità delle lunghe e il gioco corale più sviluppato mentre le avversarie si aggrappano alle lune di Vanloo e Joris da fuori e da Linskens sotto canestro.
Poi nella ripresa le percentuali da fuori del Belgio subiscono un netto calo e la difesa italica ha la meglio, con un immensa Andrè che fa show a 8 metri da canestro e poi recupera, propiziando tanti palloni rubati o che fanno perdere ritmo alle avversarie, ora costrette a forzare tiri e conclusioni finendo come pesciolini alla rete del pescatore con la maglietta azzurra e nera e con il logo Italbasket sul petto.
I soli 4 liberi tentati in tutta la partita dal Belgio raccontano più di mille parole la tenace difesa azzurra che è riuscita ad opporre la propria fisicità ma anche una buona organizzazione di squadra, non concedendo mai viaggi in lunetta con falli stupidi e non finendo mai il bonus dei 4 falli troppo precocemente.
Tutto ciò porta ad un ampliamento del divario che fa imbestialire il coach belga, il quale non riesce a sovvertire l’inerzia: l’Italbasket Rosa (quasi sperimentale, per la verità) vince e convince e non è un dato banale.
Il nuovo corso intrapreso da Lardo pare ben impostato con tante giovani delle fortunate classi 99 e 2000 già in grado di tenere botta mescolate a veterane che sanno il fatto loro, dalla grande leadership e dal grande senso di squadra: coesione e partecipazione di tutte sono valori fondanti di questo gruppo anche se è ovvio che è più facile ruotare a 11 o 12 in un torneo amichevole.
Ne avremo la riprova il 17 e il 19 contro rispettivamente Slovenia e di nuovo il Belgio a Cividale del Friuli, sede del prossimo raduna azzurro
Certo mancavano le star, Zandalasini in testa ma anche Cubaj, Keys, Romeo e ne tralascio delle altre, ma il progetto pare aver fondamenta solide e sembra anche avere molti margini di miglioramento dato che anche le classi seguenti al 2002 hanno prodotto giocatrici che già oggi dicono la loro. Un nome su tutti, Matilde Villa.
Il futuro quindi sembra roseo, ma anche il presente non è male se è vero come è vero che il risultato di Spagna e Belgio potrebbe addirittura far vincere alle ragazze di Lardo questo torneo di Melilla. Chi ben comincia…
IL TABELLINO: BELGIO – ITALIA 60 – 77
LE PAGELLE
BESTAGNO 7,5: grande partita. Sbaglia pochissimo davanti dove finalizza il lavoro di squadra e dove è un punto di riferimento per le altre. Si guadagna falli e liberi con mestiere ed esperienza facendo capire a tutti che la capitana è e sarà imprescindibile.
PENNA 7,5: sembra che i Looney Tunes le abbiano ridato il talento che i malvagi le avevano rubato ad inizio anno. Giocatrice ritrovata dopo un anno con mille problemi e ne siamo davvero felici. Credo anche lo sia anche lei, che ha ricevuto un grande attestato di stima e fiducia con questa convocazione ed ha subito ripagato lo staff (a cui vanno fatti i complimenti per il progetto di recupero per Elisa).
VERONA 7: questa partita potrebbe aver designato il play titolare dell’Italia per il futuro prossimo. Corsa, grinta, atletismo e un discreto talento offensivo le sue doti, ma soprattutto leadership, che in cabina di regia non guasta affatto.
PASTRELLO 7: 15 minuti giocati come fa a San Martino con le Lupe. Sacrifica il corpo contro la tostissima Lisowa e fa valere le sue doti di rimbalzista aggiunta.
SANTUCCI 6: oggi poco brillante e un po’ pasticciona, si fa male e non rientra più nel finale. Deve riciclarsi meglio nel ruolo di cambio di Verona perché mi sa tanto che le gerarchie saranno queste, specie se Cocca continuerà a sfornare prestazioni come quella di oggi.
FASSINA 6,5: spesso braccata dalla Lisowa a volte fatica a liberarsene, altre cerca di attaccarla con alterne fortune. E come suo solito si rende utile in tante fasi del gioco.
ANDRE’ 8: la mia Mvp. Deve fronteggiare dei colossi ma fa valere la sua rapidità di mani , di piedi e di testa. In difesa è dappertutto, aiuta a 9 metri da canestro sui pick and roll e un attimo dopo è a saltare sotto le plance. Segna canestri non banali, peccato a volte ne sbagli di banalissimi altrimenti il voto sarebbe stato ancora più alto. Totem.
NATALI 6,5: noi che seguiamo la LBF sappiamo che la faccia tosta non gli manca, e così all’esordio gioca senza timori reverenziali e segna pure un bellissimo canestro in entrata alzando la parabola per evitare la stoppata. Ovviamente deve crescere in malizia e in fisicità, ha tutto il tempo per farlo.
MADERA 6,5: partita più che buona la sua. Regge l’impatto fisico ed anzi punisce le avversarie con il suo tiro da 3 e attacca i close out con partenze in palleggio di buona fattura.
PANZERA 5: il canestro facile sbagliato ieri con la Spagna gli è rimasto in testa ed è la causa del clamoroso errore da sola in campo aperto. Poi il canestro diventa ancora più piccolo ma ha preso tutti tiri che bisognava prendere senza forzare nulla. Forza Ilaria, la prossima volta andrà meglio!
TRUCCO 5,5: gioca poco e quindi non ha occasione per mettersi in mostra. Sembra che Madera sia più avanti nelle gerarchie, sta a lei erodere minuti alla compagna giocando come sa, triple difese e rimbalzi…
SALA STAMPA
Lino Lardo
Ieri a fine partita avevamo detto di ripartire dal secondo tempo con la Spagna e così abbiamo fatto. I margini di miglioramento di questo gruppo sono enormi ma la vittoria di questa sera ce la godiamo perché è arrivata contro una squadra fisica e di ottimo livello, per di più dopo aver perso Santucci nel primo tempo.
Qui a Melilla abbiamo nove Under 25, atlete che hanno bisogno di giocare proprio questo tipo di partite per crescere. Ora non vogliamo rilassarci, dopo una settimana di riposo ci ritroviamo a Cividale del Friuli con un gruppo più ampio. Chi è stato in raduno a Chianciano deve sentirsi parte attiva di questa vittoria perché prestazioni come quella di questa sera sono figlie dell’ottimo lavoro svolto in Toscana”.
Cristiano Garbin
@garbo75