Bologna, 8 giugno 2022 – Il derby d’Italia, che tutto il movimento aspettava è arrivato, e dopo 1 anno in attesa della rivincita l’Olimpia Milano ha espugnato meritatamente la Virtus Segafredo Arena comandando praticamente per tutta la partita.
Non è stato sicuramente un match spettacolare, secondo i canoni normali, ma sicuramente non sono mancate l’intensità e quella sana rabbia agonistica che contraddistingue le sfide di alto livello. Milano ha approcciato meglio la partita, sfruttando lo storico asse Rodriguez to Hines indirizzando subito il risultato. La Virtus Bologna, dal canto suo, ha avuto il merito di riuscire a rimanere attaccata nel punteggio non permettendo all’Olimpia di scappare, nonostante la marea di rimbalzi offensivi concessi e che sono stati la vera chiave dell’incontro.
Dopo il riposo lungo i ragazzi di coach Messina hanno provato a prendere il largo ispirati da un Shields devastante, e segnando nei primi cinque possessi consecutivi ha cominciato a scavare il solco che l’ha portata al massimo vantaggio di +13. Fra botte, spinte, tecnici, e nervosismo latente Bologna ha provato a rimettere in piedi la partita, sfruttando l’ingresso di un vivace Sampson al posto di un irriconoscibile Jaiteh e piano piano ha mangiato punto su punto ai meneghini arrivando sul -2 a 3’10” dalla fine quando dalla lunetta Daniel Hackett ha fatto 0/2 dalla lunetta, da quel momento la squadra petroniana si è afflosciata ed le scarpette rosse sono riuscite a portare in porto questa importantissima vittoria.
Questa sera Milano ha dimostrato che, smentendo tutti i precedenti degli ultimi due anni, può vincere le partite anche tirando col 13% da tre punti, ed è un segnale di forza pazzesco, d’altro canto non si possono non considerare gli alti minutaggi che questa sera hanno avuto i grandi vecchi e che in una serie che, si preannuncia lunga, potrebbero incidere.
Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, in casa Virtus Bologna, bisogna ragionevolmente pensare che venerdì prossimo Jaiteh e Weems si presenteranno in campo e che i tiri liberi si potranno segnare con più del 61%, ma se non troverà le misure per fermare il p/r milanese senza sguarnirsi troppo a rimbalzo, la serie potrebbe essere ancora più in salita.
Nota sull’arbitraggio: era necessario importare un arbitro Ucraino per vedere alcuni scempi come questa sera, non bastavano i disastri nostrani ?
Spogliatoi
Ettore Messina
“E’ stata una partita molto dura, equilibrata, con percentuali basse, ma noi credo che abbiamo avuto la solidità per stare sempre davanti e così abbiamo anche vinto, anche se è stata soltato una partita di una serie che potrebbe diventare molto lunga”.
Gigi Datome
“Non è stata una partita bellissima, ma è stata molto intensa, in campo avevo avuto la sensazione che avessimo fatto molto bene a rimbalzo e così è stato. Credo che sia stato fondamentale eseguire il piano partita, nel primo tempo abbiamo costruito tanti buoni tiri che non sono entrati però abbiamo mantenuto la fiducia per continuare a prenderli. Così abbiamo vinto, ma è solo la prima. Specie sotto canestro è stata durissima, quello che adesso non dobbiamo fare è essere soddisfatti di averne vinta una qui. Anche venerdì dovremo andare in campo arrabbiati, tesi e decisi a ripetere una gara di questa intensità. Tecnicamente invece c’è tanto che possiamo ripulire e migliorare. Ma ripeto è solo una partita”.
Sergio Scariolo
“Complimenti a Milano, hanno giocato diciamo meno peggio di noi in una brutta partita in generale. Il loro merito è stato controllare i rimbalzi. Abbiamo avuto momenti di poca lucidità, ma abbiamo avuto i tiri liberi e il tiro per pareggiare, li abbiamo sbagliati. Prima partita, pensiamo a riposare e ripartiamo dal punto uno del nostro piano partita, ossia controllare i rimbalzi.”
ndr: ma se gli allenatori devono andare in sala stampa per 30″ e poi andare via, senza dare la possibilità ad alcuno di fare domande, perchè non fanno portare un comunicato dagli addetti stampa, così si velocizzano i tempi?
Virtus Segafredo Bologna vs A/X Armani Exchange Milano 62-66
Parziali: 10-13; 17-15; 13-22; 22-16
Pagelle:
Amedeo Tessitori 5: entra con grande energia e segna subito, però poi sbaglia un paio di appoggi con la mano dentro il canestro, a sti livelli non si può.
Nico Mannion n.e.
Marco Belinelli 5: in una serata dove nessuno faceva canestro ci si attendeva una prova da capitano, ma questa volta non è andata bene, troppi errori, anche in conclusioni per semplicissime, male, male, male.
Alessandro Pajola 5: non ha il fuoco addosso, ed è forse in difficoltà fisica, e se non incide dietro…
Amar Alibegovic 6: la sua energia la mette sempre, schiaccia un pallone che dà ossigeno alla rimonta bolognese, forse qualche minutino in più, anche da 5, lo avrebbe meritato.
Mouhammadou Jaiteh 4: viene mangiato vivo in difesa da Hines che col Chacho lo uccellano per 4 possessi consecutivi, inoltre sbaglia tre canestri con la mano già dentro al ferro, pachidermico e letargico.
Tornike Shengelia 6: una serata all’insegna della quantità a dispetto della qualità, fa buone cose e catalizza le attenzioni della difesa milanese quando è in post basso, ma quando è fuori dall’arco Pozz e tutto lo staff milanese aprono una bottiglia di quelle buone.
Daniel Hackett 6+: difende come un ossesso, sgomita, litiga, prende tecnici, fa una partita più testosteronica che altro, provando ad indicare la via ai compagni, ma ha il grande demerito di quel 0/2 ai liberi.
Jakarr Sampson 7: nella sua confusione dà energia a tutta la squadra, stoppa difende e schiaccia, se Bologna è riuscita a rientrare nel match, molto merito è suo.
Kyle Weems 4: probabilmente sta pagando lo sforzo di una stagione sempre a tirare la carretta facendo la sua peggior prestazione in tre anni: un’ameba stasera.
Milos Teodosic 7+: tutto il palazzetto ha trattenuto il fiato quando dopo neanche un minuto è ricaduto sopra la caviglia malandrina di Shields, ma ha la forza di rientrare e di tenere in piedi la baracca per tutta la partita, commovente.
Isaia Cordinier 5,5: solo una volta riesce a scatenarsi, ma per il resto è troppo timido, probabilmente ha pagato la tensione.
Nicolò Melli 6: da una grande mano a rimbalzo ma il miglior Nik è distante anni luce. Specie offensivamente, alle volte sembra si giochi in 4 con lui. Battibecco con Hackett che riporta a galla vecchie ruggini e che credo lo rivedremo nelle prossime puntate.
Jerian Grant 5,5: nove minuti in cui tenta di dare intensità difensiva. Continuo a ritenere sia più utile Kell ma è solo la mia opinione.
Chacho Rodriguez 6: parte facendo a fette la difesa bolognese con i suoi giochi a due con Hines, poi si spegne e quando rientra spadella come poche altre volte ha fatto. Tenuto giustamente seduto nei minuti finali, anche perché 26 minuti sono tanti dato che si dovrà giocare ogni due giorni.
Giampaolo Ricci 5,5: in soli sei minuti segna un bel canestro ma poi soffre l’atletismo avversario e non riesce ad incidere come vorrebbe.
Paul Stephan Biligha: n.e.
Devon Hall 5,5: per lunghi tratti della partita un disastro, nel finale rinsavisce e piazza un paio di zampate delle sue, anche a rimbalzo. Comunque sia può e deve dare di più (senza essere eroi….)
Tommaso Baldasso 5: dopo i fasti della serie contro Sassari sbatte il muso contro la corazzata bianconera e i suoi difensori come Pajola e Weems che hanno l’ordine preciso di non farlo tirare da 3. Vengono graziati per tre volte, e lì Tommaso perde fiducia e posto sul parquet.
Shavon Shields 7,5: a volte pasticcione, a volte ferma troppo la palla ma delle sue incursioni e del suo basket d’antan Milano ha bisogno come l’aria. Zero triple tentate ed MVP vinto sono due dati che nel basket moderno sembrano inconciliabili, ed invece….
Davide Alviti: n.e.
Kyle Hines 7,5: beneficia dei cioccolatini del Chacho all’inizio ma è con le sue difese, i suoi aiuti e i suoi tagliafuori che si merita il bel voto. E lo spauracchio Jaiteh reso inerme come un bimbo.
Benjamin Bentil 6,5: sbaglia tanto al tiro ma è sempre vivo e nel vivo del gioco. Parecchi extra possessi garantiti da suoi rimbalzi catturati grazie a forza fisica e senso della posizione.
Gigi Datome 7,5: grande prova per Gigi che aiuta a rimbalzo e prende gli sfondamenti, oltre ovviamente a scavare il break decisivo con le sue triple. A Messina conviene riporlo in una teca fino a fine stagione, troppo importanti le sue triple dagli angoli.
posted by: tromba
Pagelle Olimpia: Garbo