Trento, 30 ottobre 2022 – Alla BLM Arena di Trento la Dolomiti Energia Trentino batte la Givova Scafati per 75-68 nel 5° turno del girone d’andata della LBA 2022-23 mettendo (forse), a tacere le comunque blande polemiche innescatesi dopo la terza sconfitta in tre gare nella 7DAYS Eurocup collezionate ad oggi nel torneo continentale (Patrasso, Lions e Paris), e non certo contro squadre di prima fascia.
In effetti, con questa terza vittoria la squadra di Lele Molin consolida una posizione di classifica positiva confermando la sua attitudine a giocarsela alla pari in Italia contro una larga parte di avversarie sebbene stasera, contro una Givova Scafati per niente disposta a fare da vittima sacrificale, abbia sofferto un pò troppo la vitalità avversaria, squadra ricca di esperienza ma anche a tratti troppo timida nei momenti cruciali del match.
Così a risolverla ci pensa la miglior versione stagionale del Capitano, al secolo Toto Forray, con i suoi canestri chirurgici e decisivi in particolar modo ad inizio e fine match. Quando non ci sono aiuti in termini di punti da gente come Trent Lockett, ad esempio, è lui che si carica la squadra sulle spalle con una tripla che prima, al 39′ spezza l’equilibrio della gara (70-65), per poi chiuderla dalla lunetta con un 75-68 che forse punisce troppo la squadra di coach Alessandro Rossi.
E’ vero che lo stesso Forray aveva consegnato un antisportivo nelle mani degli avversari qualche possesso precedente, consentendo al prof. David Logan di rimettere tutto in gioco (67-65), ma come non applaudire la bomba successiva, quasi a volersi scusare con tutta la BLM Arena?
Comunque la Givova Scafati torna da Trento con un bagaglio importante che peserà nell’arco del suo campionato perchè è vero che la squadra del presidentissimo Longobardi ha un elevatissimo tasso d’esperienza tra americani ed italiani ma oggi occorreva combattere di più sotto le plance.
Il 41-33 ai rimbalzi in favore della Dolomiti Energia Trentino ha condannato i gialloblu a dover subire secondi possessi ed a perdere confidenza nel match proprio nel finale anche se, osservando bene lo score, pesa maledettamente lo zero a referto del miglior giocatore ad oggi, quel Kruize Pinkins che arrivava a questa gara con una media di 9,8 p.ti/gara.
Gara quindi molto equilibrata come nello spartito di questa LBA, con Trento avanti solo di 7 punti nel secondo periodo (38-31) ma con Scafati in grado di tenere botta e ribaltare sul +4 (41-45), ad inizio terzo periodo. E quando si cominciava l’ultimo periodo sul 56-55, Scafati avanti con il migliore dei suoi oggi, Riccardo Rossato, subiva la verve del solito Diego Flaccadori preceduto da canestri pesanti di Andrejs Grazulis e Matteo Spagnolo.
E nel finale, con maggiore lucidità e capacità d’analisi, la Dolomiti Energia Trentino portava pane e companatico a casa mentre, dall’altro lato del campo, Julyan Stone & Co. si smarrivano come timide educande, impensabile misurando il peso specifico dei campani.
Adesso Trento vola a Wroclaw per il #Round4 di 7DAYS Eurocup sperando di cogliere il primo successo in stagione mentre Scafati rimembrerà sugli errori che, dopo il KO di Brescia, purtroppo tende a commettere nelle fasi cruciali del match.
Sala Stampa
Alessandro Rossi
«Faccio i complimenti a Trento per l’energia messa in campo soprattutto nei momenti decisivi della partita. Io sono molto dispiaciuto, perché ci siamo macchiati di errori di lucidità, abbiamo perso troppi possessi e la partita nel finale ci è sfuggita di mano. Torniamo a casa senza essere riusciti ancora a sbloccarci in trasferta. Il nostro primo tempo non è stato affatto eccezionale, soprattutto per esecuzione offensiva e controllo dell’area in difesa, nella quale siamo invece migliorati nel secondo tempo, mentre in attacco siamo andati un po’ a folate. Abbiamo perso decisamente troppe palle. Ora dobbiamo rientrare a casa arrabbiatissimi, perché, al di là del valore dell’avversario, per la seconda volta siamo andati vicini alla vittoria in trasferta, ma ne usciamo a mani vuote. Calo fisico? No, parlerei piuttosto di meriti della difesa di Trento e di nostra incapacità a concretizzare certi vantaggi, perché abbiamo fatto pochi canestri anche con giocatori che per noi sono importanti».
Lele Molin
«Sapevamo che questa partita poteva essere durissima, e così è stato. L’abbiamo affrontata con la responsabilità di sentirla coma una partita da dover vincere, e dopo tre sconfitte una squadra senza un grande vissuto alle spalle come la nostra ha finito per giocare con poca fiducia nei propri mezzi. Sono contento però, perché nell’ultimo quarto abbiamo forzato tanti errori dei nostri avversari e abbiamo invece messo in campo un attacco efficace, guadagnando tiri liberi e prendendo buone scelte di tiro. Credo che sia una vittoria importante per noi: ci sono ancora tante cose da sistemare, ma era importante tornare al successo e ritrovare fiducia».
Dolomiti Energia Trentino – Givova Scafati 75-68
Parziali: 18-18; 23-21; 15-16; 19-13.
Progressione: 18-18; 41-39; 56-55; 75-68.
Le pagelle
Dolomiti Energia Trentino
Luca Conti 6: contrariamente rispetto al recente passato l’enfant du pais entra dalla panca per dar spazio a Spagnolo, svolgendo il suo compito diligente e prezioso. Ma oggi Molin gli concede poco spazio, forse perchè teme l’esperienza dei volponi in gialloblu i quali però, sotto questo punto di vista, oggi lasciano a desiderare. Undici minuti in campo, 2 p.ti ed 1 rimbalzo e tanta difesa.
Matteo Spagnolo 6,5: inizio in scioltezza per lui da startin’ five, probabilmente forza troppo in qualche circostanza e, dopo una di queste, Molin lo ammolla al pino con solo 8′ di gioco attivo nel primo tempo. Quando rientra è più concreto, importante nel quarto periodo quando ricuce il gap da Scafati. Per lui 7 p.ti, 2 rimbalzi e 2 assist.
Toto Forray 8: bene la partenza uscendo (come sempre) dalla panca perchè, seguendo un copione studiato ad hoc con Molin, trascina Monaldi o Rossato in post basso eppoi li fa secchi con il suo gancetto destro con un 3/3 che, nell’economia del primo periodo (18-18 al 10′), pesa molto, complice però una difesa scafatese un cicinin distratta. Nel secondo tempo serra le fila quando Logan è on fire e, nel finale, per farsi perdonare dell’antisportivo, mette la tripla del +5 che spegne le velleità scafatesi. MVP con 13 p.ti, 2 rimbalzi e 2 assist.
Diego Flaccadori 7,5: partenza a marce basse, bassissime per lui avendo marcato visita in settimana vs il Paris Basketball provando a mettere in ritmo la squadra. Si accende nel secondo periodo e, in un battito di ciglia, chiude al 20′ come il migliore dei suoi in punti, rimbalzi ed assist. Difficile vedere una Trento senza di lui, chiude con 18 p.ti (4/6 da tre), 6 rimbalzi e 3 assist.
Mattia Udom 7: entra, tira da tre a vuoto ma poi stoppa Landi ad inizio secondo periodo. Si ripete più in là e marca punti essenziali dalla lunetta. Ad inizio quarto periodo mette una gran tripla riconsegnando all’Aquila un vantaggio di 4 p.ti (59-55), prima che Scafati spaventi la BLM Arena portandosi avanti. Sta salendo di condizione dopo i problemi estivi e se sale lui di livello…Rifila tre stoppate, segna 5 punti e cattura 6 rimbalzi.
Andrew Crawford 6: quando entra quasi non se ne accorge nessuno, d’altronde è ormai risaputo che Drew soffra di alti&bassi prestazionali. Però basta una transizione per accendersi, triplone come sa fare lui nel secondo periodo e coach Rossi deve chiamare tempo (26-22 al 14′), per poi ripiombare nel semi-anonimato offensivo. Da studiare con qualche psico-teraupeta vicino. Chiude 7 p.ti in 20′ di gioco servendo 3 assist.
Andrejs Grazulis 6: bene quando parte la sfida, poi esce dal match. Ci rientra con una bella tripla però il suo compito è quello di fronteggiare gente pericolosetta vicino ai ferri come Pinkins e Thompson. Comunque non brilla come ad inizio stagione, chiude con 9 p.ti, 2 rimbalzi ed 1 assist ma lotta per 30′ in campo.
Darion Atkins 7,5: solito inizio in ufficio, dando sempre la sensazione che sia tutto facile per lui: saltare, tirare, fare canestro ma anche difendere. Sì, perchè questo giocatore è decisamente proficuo su i due lati del campo ed oggi dimostra di essere un problema costante per la difesa della Givova. Trascinatore con 13 p.ti, 8 rimbalzi e 2 recuperi.
Trent Lockett 5: si prende carico di Doron Lamb ma oggi non appare proprio essere per lui una giornata da incorniciare. Ad inizio secondo tempo buca una tripla con chilometri di spazio…Si fa stoppare in entrata reverse dal fondo…Non è più quello di qualche anno fa, vabbeh. Zero per lui ai punti
Giovanni Alessio Calamita n.e.
Givova Scafati
Julyan Stone 7,5: dirige come sempre il gioco gialloblu con il suo passo da panterone rosa che alla Reyer hanno ammirato per anni. Quando meno te l’aspetti…Bum…Bum e due triple che tengono Scafati alle costole di Trento nel secondo periodo, quando i bianconeri cercando la fuga. Cuce, difende e propone ma nel finale anche lui si smarrisce. Chiude con 9 p.ti, 4 assist e 4 recuperi (al netto di 2 perse), e 3 rimbalzi.
Doron Lamb 7,5: addosso ha la pittima della squadra avversaria, al secolo Lockett, che ne certifica quanto Molin tema le sue scorribande. Ed il suo lo fa, senza farsi pregare. E se Scafati se la gioca fino all’ultimo è in gran parte merito dei suoi canestri sebbene esca di scena a referto nel quarto periodo. Chiude con 13 p.ti e 3 assist.
Trevor Thompson 6,5: rivedibile per come parta su i due lati del campo, poi due canestri di fila lo mettono in ritmo ma Atkins e Grazulis sono due clienti difficili da gestire anche per uno esperto come lui. Combatte, prende 6 rimbalzi e segna 9 p.ti ma anche tre perse che pesano molto nell’economia del match.
Kruize Pinkins 5,5: il miglior marcatore di questa Givova Scafati ad oggi in questa LBA 2022-23 si muove a fari spenti all’inizio non trovando mai l’interruttore per accendersi. Che sia rimasto in Campania? Cattura 5 rimbalzi e serve 2 assist ma son mancati, eccome, i suoi punti oggi desolatamente zero.
Quirino De Laurentiis 4,5: il suo “far legna” serve sempre sotto canestro ma non chiedetegli, a questi livelli, di poter fare canestri perchè, almeno ad oggi, non è proprio una sentenza quando tira: zero punti anche per lui con tre tentativi fatti dal campo, più un solo rimbalzo.
Aristide Landi 6: l’ex Virtus Roma promossa in LBA nel 2019 prima dell’oblìo, solitamente non impeccabile lontano da casa, si fa valere per quanto può non forzando mai anzi, servendo anche assist. Ordinato, forse troppo oggi dove esegue tanto, raccatta 4 rimbalzi
David Logan 6,5: quando fa il suo ingresso in campo la sfida non è entrata nel vivo ma lui non fa granchè per prendersela, anzi…Nel terzo periodo si accende: lancia un bel missile dei suoi nel cotone della Dolomiti Energia Trentino rinfrancandosi e si ripete, ad inizio quarto periodo, riportando avanti Scafati (59-61 al 32′). Va avanti fino ad inizio quarto periodo per poi spegnersi, come tutta Scafati. Segna 13 p.ti ma chiedergli di più sembra eccessivo.
Riccardo Rossato 7: primo passaggio in campo con una buonissima propensione difensiva e, dopo che segna il primo canestro affondando nella difesa (inesistente), della Dolomiti Energia Trentino al ferro con Molin che deve chiamare tempo, prosegue infilando nel secondo periodo 8 p.ti pesantissimi che ne fanno l’alfiere di Scafati al 20′ con 10 p.ti totali. Esce nel terzo periodo per tre falli quando è a 12 p.ti. Sarebbe il migliore dei suoi se non perdesse 4 possessi nel match perchè i suoi 14 p.ti ed i 4 rimbalzi dimostrano che a questi livelli ci può stare benissimo.
Diego Monaldi 6+: fa vedere subito che il 45% dalla lunga non è un’opinione, primi due tiri e prime due triple a segno, poi esce di scena. Come Rossato, una vita in Serie A2 ma avrebbe meritato più minuti e spazio in LBA. Oggi però non incanta, chiude con 6 p.ti e 1 rimbalzo.
Iris Ikangi 5,5: parte in quintetto facendo a sportellate con Grazulis e non fa poi così male. Ma in attacco è un semi-disastro, sbaglia quasi tutto e colleziona solo 2 p.ti, resettare e ripartire.
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto