Assago, 9 novembre 2022 – “Avete paura di tirare” queste parole dette da Ettore Messina nel time out chiamato dopo 26″ dall’inizio dell’ultimo quarto potrebbero bastare a commentare il derby di Eurolega disputato questa sera al Forum.
Quella vista questa sera è stata una partita fra due squadre che avevano un’energia diversa, una consapevolezza diversa e soprattutto una in campo aveva Milos Teodosic, mentre l’altra non aveva il Chacho Rodriguez…
L’Olimpia Milano era partita bene, ma arrivando anche a +12, ma la Segafredo non ha dato mai l’impressione di essere venuta a fare la vittima sacrificale, come invece era successo a Belgrado contro il Partizan ma anzi, il vantaggio era maturato grazie a prodezze personali di Melli e Mitrou-Long, che avevano avuto la meglio su una difesa che aveva nel solo Jaiteh l’anello debole di una catena che stava reggendo bene.
Dopo un ingresso abbastanza titubante Milos Teodosic ha preso in mano le redini della gara, e da quel momento è sceso il buio più fitto nelle menti e nelle membra dei giocatori di Ettore Messina. La Virtus Bologna non fornito una prova offensivamente scintillante, ma è in difesa che ha deciso la gara, senza lasciare un attimo di respiro a Pangos e compagni, anticipi, blocchi tagliati, raddoppi e pressione asfissiante sul portatore di palla, ma soprattutto una reattività doppia, sono questi i sintomi di una squadra venuta a Milano per fare una partita seria ed approfittare delle insicurezze che l’EA7 ha mostrato in questo inizio di stagione, considerando anche che l’Olimpia ha dovuto far fronte alle assenze di chi avrebbe potuto potrebbe aprire il campo con le sue bombe, Billy Baron, e di chi poteva creare pericoli dal palleggio, Shavon Shields.
Dal +11 di fine primo quarto al -15 a 7’12” da fine partita il parziale a favore di Bologna è stato di 20-46, con un’ Olimpia Milano che mai ho visto così frenetica ed allo stesso tempo tremebonda nel prendersi le responsabilità con i giocatori biancorossi che a forza di passare la palla al compagno inanellavano infrazioni di 24 secondi in serie, emblematica l’azione di fine terzo quarto quando, con Jaiteh e Corinier a terra, Milano non riusciva a prendersi il tiro in tempo utile.
Non tragga in inganno il risultato finale, la Segafredo non ha mai l’idea di poter perdere questa partita, e anche quando Hall e Mitrou-Long han dato un timido segno di risveglio è stato sempre il n° 44 bianconero a mandare i titoli di coda con bomba da 8 metri allo scadere dei 24″ che ha mandato la Virtus sul +10 a meno di 1 minuto dalla fine.
In previsione della prossima trasferta a Kaunas, Milano dovrà lavorare molto per porre rimedio agli enormi problemi che questo inizio stagione sta palesando: inserimento di Pangos ancora in altissimo mare, il play canadese non è ancora riuscito ad entrare nei meccanismi del gioco che il coach vuole. DeShaun Thomas e Brandon Davies che al momento non stanno dando il contributo che tutto l’entourage meneghino si aspetta, gli infortuni, ai quali questa sera si sono aggiunte le assenze di Biligha e Datome per influenza.
In casa Virtus non è tutto oro quel che luccica, anche se i progressi, soprattutto di mentalità paiono evidenti, pure le V nere hanno qualche problemino: scarsa pericolosità e gioco stagnante con Teodosic in panchina. Urge un piano B, altrimenti saranno dolori, condizione ancora precaria di Mum Jaiteh, difficoltà nel chiudere le partite rischiando rimonte come a Kaunas o contro il Villeurbanne.
Una preghiera a Coach Sergio Scariolo: per una volta provi a non fare la 2-3 sulle rimesse dal fondo, così, per vedere l’effetto che fa…
Sala Stampa
Ettore Messina
“Sono stati bravi a sopravvivere ad una partenza difficile, noi abbiamo giocato un grande primo quarto, poi ci siamo fermati, abbiamo cominciato a rifiutare i tiri, a rifiutarci di prendere decisioni, ci siamo depressi e intristiti. Quando succedono queste cose, chiunque alleni la squadra è il responsabile, quindi lavorerò al meglio delle mie possibilità per aiutare la squadra a superare questo momento di difficoltà. E’ chiaro che segnare meno di sessanta punti in casa è allarmante, facciamo fatica a costruire un vantaggio, ma poi se rifiutiamo tiri aperti è chiaro che tutto si complica. Per questo dico che sta a noi come allenatori aiutare la squadra. Certo, ci sono assenze, certo siamo a novembre, noi come staff sappiamo quali sono i motivi per cui facciamo fatica soprattutto in EuroLeague, ma credo sia legittimo attendersi che la squadra giochi sempre come nel primo quarto. Non c’è motivo per non farlo. I tifosi è corretto che siano preoccupati o che pensino adesso che tutto sia finito, giusto o sbagliato che sia, ma la verità è che – ripeto – se nel primo quarto eseguiamo bene, tiriamo di prima intenzione e facciamo bene non c’è motivo di non farlo anche nel resto della partita. Purtroppo stasera abbiamo perso anche Stefano Tonut, che probabilmente si è stirato all’adduttore”.
Sergio Scariolo
“Una grande vittoria in trasferta contro una grande squadra. Sono davvero felice per i nostri tifosi che ci seguono, significa molto per noi soprattutto dopo la sconfitta della scorsa settimana. Quarto dopo quarto Milano ha segnato sempre meno e penso che questo spieghi la nostra vittoria. Ci sono stati momenti di basket fluido e momenti più difficili. A tratti ci siamo fatti prendere forse da un po’ di ansia ma in generale siamo ancora alla ricerca di una quadratura sulle rotazioni. Più della metà dei nostri giocatori non aveva mai giocato una partita di Eurolega quando abbiamo iniziato. Hackett? Non è in un momento brillante ma è un giocatore che vuole vincere e con carattere, crescerà durante la stagione e oggi dietro ha fatto un grande lavoro, ma anche tutti gli altri in difesa hanno fatto bene. Possiamo crescere ancora ma dal punto di vista difensivo stasera avevamo davanti un banco di prova importante: Milano aveva fuori giocatori importanti ma noi l’abbiamo preparata bene. Teodosic? Grande partita, è stato chirurgico nonostante una difesa importante su di lui. Ha avuto anche lui pazienza e anche dietro ha fatto del suo meglio che è quello che gli chiediamo. Poi ovviamente il suo meglio in difesa è diverso da quello di Pajola però comunque anche lui ha tenuto bene. Poi davanti in queste partite fa cose brillanti.”
Highlights
EA7 Olimpia Milano vs Virtus Segafredo Bologna 59-64
Parziali: 23-12; 12-27; 6-14; 18-11
Pagelle
Brandon Davies 5: è ancora lontano dal dominatore visto a Barcellona, prova ad essere utile, ma tre rimbalzi sono una miseria.
Deshaun Thomas 4,5: chi l’ ha visto?
Naz Mitrou-Long 6,5: è uno dei pochi che ci prova, non ha paura, difende duro, forza qualche conclusione, vero, ma è l’unico che ha il coraggio di prendersela.
Kevin Pangos 4: soffre per tutti i 40 minuti la staffetta difensiva che Scariolo prepara per lui, non incide, si nasconde ed al momento non ha leadership, per un play non proprio un difetto piccolo…
Stefano Tonut 5: è ancora troppo timido, sembra il ragazzo che passa i palloni ai tiratori durante gli allenamenti, oltretutto subisce un infortunio muscolare che gli farà saltare la Nazionale, in bocca al lupo.
Nicolò Melli 6,5: ha un inizio sfolgorante dove si sente in fiducia e mette alcuni canestri di pregevolissima fattura, si perde nel secondo tempo quando la squadra ha più bisogno di un leader, e qui non ci siamo proprio, ma si sapeva, grandissimo secondo violino.
Gianpaolo Ricci 5,5: impiegato anche da n° 3 fa troppa fatica, la volontà non gli manca, ed è sempre utile, ma più di tanto a questi livelli di fisicità fa fatica.
Devon Hall 4,5: rimpingua il bottino a partita finita, quando la palla pesa meno…
Tommaso Baldasso 5,5: non può essere lui il match winner, però è cresciuto moltissimo in difesa e non si nasconde.
Davide Alviti n.e.
Kyle Hines 5: voto di stima, fa un paio di giocate delle sue, ma è indietrissimo di condizione e, senza il Chacho, il p/r centrale che ha fatto le fortune dell’ Olimpia messiniana non si vede.
Johannes Voigtmann 5: impalpabile, c’è anche da dire che il pick and pop che lo ha reso un giocatore di livello europea con questa Olimpia fa molta fatica a svilupparsi.
Marco Belinelli n.e.
Alessandro Pajola 7+: ha ripreso dove aveva lasciato, pressando senza soluzione di continuità i play avversari, un piccolo generatore di difesa.
Ismael Bako 5: non è la sua serata, soffre le malizie e l’esperienza dei suoi dirimpettai, al momento.
Mam Jaiteh 5: altra brutta partita, non riesce a finalizzare le conclusioni che lo scorso anno metteva con disarmante continuità, e che gli sono valse il titolo di MVP della Eurocup 2022.
Gabriel Lundberg 6+: sempre concentrato in difesa, non riesce a sprigionare tutti i cavalli a sua disposizione..
Daniel Hackett 6: offensivamente fa ancora grossa fatica, pompando troppo la palla, però difensivamente fa una partita monstre.
Jordan Mickey 7+: dopo la partita invereconda contro l’Asvel si riprende e dà il contributo che ci si aspetta da lui.
Kyle Weems n.e.
Semi Ojeleye 5,5: alla proverbiale rocciosità difensiva stasera è meno prolifico in attacco…
Milos Teodosic 8: al momento, offensivamente, Milos è la Virtus .
Isaia Cordinier 7+: altra prova convincente, i suoi strappi ed i suoi garretti al fulmicotone mandano nei matti la difesa meneghini, chissà se prima o poi riusciremo a vederlo nel suo ruolo naturale di guardia ?
tromba