Finalissima di Coppa Italia dove si scontrano le prime due della stagione regolare e le candidate più autorevoli alla promozione per quanto visto fin qui. Sanga, reduce dal faticoso esordio contro Spezia e dal supplementare vittorioso in semifinale nel derby fratricida contro Costa, mentre Castelnuovo ha avuto un avvicinamento meno dispendioso affrontando una Firenze non all’altezza e una Udine stanca ed acciaccata.
Ha vinto meritatamente Castelnuovo, squadra costruita per dominare il campionato e salire in A1 che ha però dovuto sudare le proverbiali 7 camicie per aver ragione di un Sanga che ha condotto per 30 minuti per poi accusare la stanchezza e capitolare nell’ultimo quarto.
Ma non è stato solamente un calo fisico a determinare il risultato. Il primo quarto ad esempio, con l’Autosped in evidente difficoltà e in preda ad un palese nervosismo, si sarebbe dovuto concludere con un vantaggio nero arancio ben più cospicuo dei miseri due punticini racimolati.
Colpa dei tanti liberi che le piemontesi si sono conquistate e di qualche tiro aperto sbagliato dalle lombarde, tiri che se segnati avrebbero aperto un solco più profondo e messo ancora più pressione sulle favorite bianconere.
Poi i liberi sbagliati: 5/16 è un dato significativo della stanchezza ma anche della poca abitudine a giocare finali da parte delle ragazze di Pinotti. Il buon Franz ha dovuto fronteggiare anche i problemi di falli di Van Der Kijel e di Guarneri lanciando con profitto in campo Thiam e ricavandone pure un buon rendimento ma non è bastato.
Nel momento decisivo è salita alla ribalta Bonasia che segnato tutti i canestri decisivi al contrario della dirimpettaia Madonna, decisiva in semifinale contro Costa. A sua discolpa c’è da dire che in questa tre giorni non è praticamente mai uscita dal campo ed evidentemente gli è finita la benzina proprio sul più bello.
Vittoria dunque per la squadra di Molino che puo’ guardare al futuro con ancora maggior fiducia e senza la pressione che avrebbe avuto in caso di sconfitta. Ma tutti sanno, Castelnuovo in primis, che nei playoff non sarà certo una passeggiata perché a differenza dei pronostici di inizio stagione Sanga, Costa ed anche Udine non saranno facili da battere. Tra un mesetto parlerà il campo.
IL TABELLINO: Sanga Milano – Autosped Castelnuovo Scrivia 59 – 66
LE PAGELLE
TOFFALI 6,5: con le sue sgasate ha permesso l’allungo Sanga, nella ripresa però la difesa le ha preso le misure
NOVATI 4,5: sbaglia praticamente tutti i tiri che ha preso, quasi tutti buoni, quasi tutti che di solito segna.
MADONNA 6,5: per lunghi tratti trascinatrice di tutta la squadra, nel finale non ne ha più e subisce Bonasia
GUARNERI 5: subito problemi di falli, non riesce a dare un contributo e ce ne sarebbe stato parecchio bisogno
BERETTA 5,5: usata poco, non lascia traccia
PENZ 5,5: non riesce ad essere pericolosa, nemmeno sui cambi difensivi. E sbaglia tutti i tiri da 3 e dalla lunetta.
VAN DER KEIJL 5: doveva avere la maturità per non avere problemi di falli in questa partita, invece….poi ha sofferto più Gatti di Premasunac e non è stata (anche per colpa delle compagne) il solito punto di riferimento offensivo
BONOMI 5: sbaglia tanto al tiro e soffre la fissicità di Rulli e Smorto
THIAM 7: 9 ottimi minuti per lei che di solito non gioca mai. Col senno di poi, date le performance delle sue compagne di reparto, avrebbe dovuto stare in campo lei…..
Marangoni 5: pessima partita, sbaglia tantissimo al tiro e Toffali non la vede mai
Premasunac 5,5: qualche lampo ma troppi falli commessi come fosse una Under20….
Bonasia 7,5: primo tempo non eccelso dove sembra soffrire l’aggressività di Madonna, nel secondo esplode messa accanto a Baldelli. Mossa vincente che gira la partita
Leonardi 6: semplice gregariato
Baldelli 6: per 3 quarti maluccio, ma è in campo quando Castelnuovo la vince
Gianolla 5,5: 9 rimbalzi ma 1/9 al tiro , e tanti di questi forzati o non esattamente la prima opzione dell’attacco di squadra
Smorto 7,5: partita che fotografa bene cosa può dare. Difesa clamorosa, fisicità a rimbalzo ma non solo, qualche canestro occasionale. Co-Mvp della finale
Rulli 6: solo 4 punti ma pesanti come macigni
Gatti 7: si fa trovare pronta nel momento del bisogno segnando 7 punti cruciali, prendendo rimbalzi e non soffrendo mai in difesa
LE VOCI DAL CAMPO
Garbin Cristiano
@garbo75
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