Avete presente quando in auto schivate un incidente per questione di attimi? Bene, questa è la sensazione che dovrebbero aver provato tutti i tifosi del Sanga, dopo una partita a due facce contro una Mantova che ha dimostrato in questa serie di meritare di più dell’ottavo posto con cui si è qualificata ai playoff.
Sanga è partita male, contratta in attacco e molle in difesa e il parziale di 8-21 dopo 7 minuti non faceva presagire nulla di buono, sembrava la classica partita stregata della prima della classe (risultato ottenuto con fatica) costretta a subire dalla ottava presentatasi con la mente libera.
Ovvio che giocare senza aver nulla da perdere è molto diverso che farlo con quintali di pressione addosso ed il primo quarto ne è stata una limpida fotografia. Ma le ragazze di Pinotti sono state brave a non crollare mentalmente ma anzi ad aumentare la pressione difensiva, permettendo il rientro con qualche sgroppata in campo aperto di Toffali.
Poi, piano piano, hanno ritrovato tutte le certezze che hanno accompagnato questi mesi: difesa tosta, un gioco offensivo più fluido, punti da chi non ti aspetti (Guarneri) la ricerca di Van Der Keijl in area sia per permetterle di segnare , sia per usarla come un centroboa della pallanuoto.
Quel che non arrivavano erano i punti delle esterne, segnatamente Madonna e Penz, praticamente ferme al palo all’intervallo, ma nella ripresa sarà proprio l’esterna torinese a propiziare l’allungo decisivo con una scarica di punti impressionante.
Decisiva per il risultato finale è stata la percentuale da tre di Mantova, che dopo il 3/4 iniziale ha collezionato uno 0/23 impressionante. Con una tale statistica vincere al PalaGiordani era proprio un impresa tra l’impossibile e il molto impossibile.
Un applauso va comunque fatto alle ragazze di Purrone, sia per aver fatto sudare le proverbiali sette camicie a Sanga, sia per aver concluso molto bene una stagione che ad un certo punto pareva aver preso una brutta piega.
Due mesi fa ad esempio, stavano lottando per l’ottavo posto playoff con Carugate e Trieste ora impegnate entrambe nell’ultimo turno playout per evitare la retrocessione. Con questa forma della stagione regolare, passare dal Paradiso all’Inferno e viceversa è un attimo…..
IL TABELLINO: Sanga Milano – San Giorgio Mantova 65 – 57
LE PAGELLE
TOFFALI 7,5: è lei a ribaltare la partita alla fine del primo quarto con accelerazioni in campo aperto concluse da punti pesantissimi. E poi si guadagna una valanga di tiri liberi non meno importanti
NOVATI 5,5: non ripete la prestazione balistica di gara2, anzi è molto imprecisa. Comunque lotta a rimbalzo ed in difesa, anche se la squadra va meglio con Guarneri da 4
MADONNA 6: la media tra il 4 per la pessime percentuale al tiro e l’8 per la difesa, i 10 rimbalzi ed i 6 assist.
PENZ 6,5: per lei invece è la media tra il 4 del primo tempo e il 9 dell’ultimo quarto dove una volta sbloccatasi scarica 11 punti in un amen e chiude la partita
GUARNERI 7,5: per me, la chiave della partita. 16 punti in 21 minuti con canestri dalla media anche allo scadere dei 24 che hanno fatto malissimo alla difesa in un momento poi dove Penz e Madonna non segnavano mai. E poi, 6 rimbalzi e 4 assist. Cuore di capitana.
VAN DER KEIJL 7: anche per lei brutto inizio sia in attacco dove fatica a trovare i suoi spazi, sia in difesa dove subisce Llorente e le sue linee di fondo concluse con un reverse. Poi sale in cattedra lentamente nonostante i soliti falli non fischiati le facciano sbagliare qualche appoggio di troppo.
BERETTA 6,5: due bombe importanti, tanto lavoro sporco
BONOMI sv
Llorente 6,5: fa a sportellate con tutte la sotto, quando riesce a sfoderare il suo piede perno è sempre un bel vedere
Togliani 5,5: partita piuttosto anonima per Giulia, non riesce a lasciare il segno
Petronio sv
Bevolo 5,5: le avversarie sono le più fisiche della categoria, ha qualche sprazzo di vitalità ma non poteva essere lei a trascinare le compagne
Bottazzi 5: il coraggio certamente non le manca, ma 1/11 da tre è una statistica che risulterà decisiva ai fini del risultato. Peccato, perché la sua abnegazione difensiva ela predisposizione alla lotta avrebbero meritato altro finale
Labanca 6,5: buona partita nel complesso, ed era praticamente la sua prima serie playoff vera e tosta. Può solo crescere
Orazzo 5: insieme a quelli di Bottazzi mancano i suoi punti nei momenti clou. Vero che era braccata dalla difesa che ne ha fatto un caposaldo del gameplan.
Dell’Olio 6: parte benissimo, e non le capita spesso. Poi cade in problemi di falli che la tolgono progressivamente dal match
Ianezic 5,5: anche il suo 0/6 da tre è stata pesante, non bastano i 10 rimbalzi e la discreta difesa a farle raggiungere la sufficienza
DAL CAMPO SI DICE CHE……
Garbin Cristiano
@garbo75
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